Analisi completa del crollo del TVL in DeFi: Ethereum impatta negativamente
Il crollo del prezzo di Ethereum sta trascinando giù anche il settore della finanza decentralizzata.


Il TVL totale della DeFi è crollato sotto i 90 miliardi di dollari, segnando un -35% dai $140 miliardi di dicembre.
A pesare è soprattutto il crollo del prezzo di Ethereum.
Analisi del TVL della DeFi
Il cosiddetto TVL (Total Value Locked) della DeFi è il controvalore in dollari di tutti gli asset immobilizzati sui vari protocolli DeFi.
Si tratta di migliaia di protocolli su decine, o centinaia, di chain differenti.
Il grosso è concentrato su Ethereum (51%), mentre tutte le altre chain messe insieme non arrivano alla metà del valore complessivo.
In seconda posizione c’è Solana (7,5%), in grande crescita negli ultimi mesi, e addirittura in terza posizione c’è Bitcoin (6%) grazie soprattutto al Lightning Network.
Solo BSC supera il 5%, oltre a quelle già citate, mentre Tron si ferma al 4% soprattutto grazie a USDT. In forte ascesa Berachain con il 3,6%.
Il massimo storico del TVL DeFi è stato toccato nel 2021, a quasi 180 miliardi di dollari.
Durante il grande bear-market del 2022/2023 crollò a 36 miliardi, ed il timore è che anche nel 2025 possa verificarsi un crollo per certi versi simile.
Il picco massimo successivo è stato di 138 miliardi di dollari toccato il 17 dicembre 2024, mentre ieri è sceso sotto gli 88 miliardi.
Il problema di Ethereum
Dato che la chain di Ethereum domina ancora incontrastata il TVL della DeFi, il crollo del prezzo di ETH sta giocando un ruolo chiave, sebbene nel TVL di Ethereum siano presenti anche altri asset su questa chain, come ad esempio USDT, USDC e DAI.
Il picco massimo raggiunto dal prezzo di ETH a fine 2024 sono stati i 4.100$ toccati il 16 dicembre, ovvero non a caso il giorno prima del picco del TVL.
Da allora però si sono verificati ben quattro forti cali, tanto che ieri è crollato anche sotto i 1.900$, con una perdita accumulata negli ultimi tre mesi scarsi del 53% dai recenti massimi.
È molto probabile che dietro il crollo del 35% del TVL della DeFi ci sia proprio questo -53% di ETH, anche perchè molti asset immobilizzati in DeFi sono stablecoin che non perdono valore nel corso del tempo.
Il crollo del prezzo di Ethereum (ETH)
Fino a poche settimane fa non si pensava realistico un ritorno a breve del prezzo di ETH sotto i 2.000$.
Tuttavia già il 20 dicembre, solamente quattro giorni dopo l’ultimo picco, era sceso a 3.000$, suggerendo l’ipotesi che avrebbe anche potuto scendere ancora.
Il secondo crollo c’è stato ad inizio febbraio, quando è sceso sotto i 2.500$, ed il terzo a fine febbraio, quando per un breve momento era sceso sotto i 2.000$.
Il vero grosso problema è che tale crollo non sembra ancora essere finito, tanto che ieri per un brevissimo momento è sceso persino sotto i 1.800$.
Ora è rimbalzato a 1.900$, ma in questa fase non si intravedono segni di una possibile significativa risalita, perlomeno per ora.
La DeFi sta soffrendo di conseguenza, anche perchè oltre ad un -28% di ETH negli ultimi trenta giorni c’è stato anche un -40% di SOL (Solana).
La fine del Trump trade
Tutto ciò si deve sostanzialmente alla fine del cosiddetto Trump trande, ovvero allo scoppio della mini-bolla gonfiatasi dopo la vittoria elettorale di Donald Trump.
A dire il vero però se il prezzo di Bitcoin attuale è ancora superiore a quei 70.000$ dai quali ha iniziato a gonfiarsi la mini-bolla, per Ethereum il discorso è differente, perchè a fine ottobre era di molto superiore ai 2.000$.
Questo discorso vale anche per Solana, perché prima del Trump trade era sopra i 150$, mentre ora è precipitato a poco più di 120$.
Tutto ciò indica che se Bitcoin sostanzialmente sta ancora tenendo, al netto dello scoppio della mini-bolla, per le altcoin invece la situazione è ancora decisamente difficile, tanto che non si possono escludere ulteriori perdite.