Analisi del prezzo di Bitcoin ed Ethereum: il mercato è blindato dagli orsi

Al momento il mercato sembra trovarsi in una fase di stagnazione.

Feb 18, 2025 - 12:00
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Analisi del prezzo di Bitcoin ed Ethereum: il mercato è blindato dagli orsi
Bitcoin ethereum prezzo

Ieri, Bitcoin ed Ethereum hanno tentato la fuga a rialzo, ma gli orsi hanno prontamente assorbito il movimento e respinto il prezzo delle due crypto. Al momento il mercato sembra trovarsi in una fase di stagnazione, incapace di reagire agli stimoli positivi ed intrappolato all’interno di un pattern grafico pericolosamente ribassista.

Cosa aspettarsi ora? Approfondiamo la situazione in questo articolo.

Bitcoin rischia di testare i $92.000 se non reagisce ora, Ethereum perde potere

Il prezzo di Bitcoin pare intrappolato da ormai diverse settimane all’interno di una grande range tra i 95.000 e i 105.000 dollari, ma a breve questa struttura potrebbe risolversi con un affondo ribassista. Ieri la criptovaluta arancione ha provato ad innescare un mini rally sopra i 97.000 dollari, ma gli orsi hanno subito reagito in corrispondenza della media mobile a 99 periodi su time frame orario. Questo è l’ennesimo duro colpo sferrato contro Bitcoin, che segna una performance deludente del -9% negli ultimi 30 giorni.

Ora gli analisti si chiedono se l’incapacità dell’asset di trovare un nuovo driver rialzista si trasformerà in un catalizzatore bearish. Su grafico giornaliero Bitcoin presenta una struttura tecnica in bilico, con le medie mobili veloci che incrociano al ribasso formando una spirale di “Death Cross”. Solitamente questi pattern di prezzo finiscono per rompere con una leg down, segnando l’inizio di una fase di downtrend più o meno prolungata. Se Bitcoin non dovesse tenere l’attuale supporto dei 95.000 dollari, potrebbe facilmente catapultarsi a 92.000 dollari, dove è presente un’altra area solida di acquirenti

Secondo il trader “FireCharts”, la moneta crittografica mostra palesemente un interesse a pescare nuova liquidità su livelli di prezzo inferiori.Osservando la chart BTC-USD su Binance notiamo che sotto ai 95.000 dollari c’è una chiara linea di interesse di offerta, evidenziata da una riduzione degli ordini d’acquisto sull’order book. In particolare, sembra che solo i retail siano rimasti all’interno del mercato durante il weekend, mentre le balene hanno mostrato disinteresse.

Nel frattempo anche secondo i dati derivati di Coinglass Bitcoin non manifesta segnali di ripresa, con l’open interest in fase discendente ed il funding rate che rimane piatto sotto allo 0,01%. Per quanto riguarda il mercato delle opzioni, su Deribit Metrics notiamo una forte componente forte di “put” per la scadenza del 28 febbario, con gli orsi che puntano alle aree di prezzo tra i 70.000 e i 90.000 dollari. Allo stesso tempo però, per la scadenza del 5 marzo la situazione pare più sbilanciata a favore dei contratti “call”.

Fonte: https://x.com/MI_Algos/status/1891492078653243760/photo/1

Ethereum prova la ripartenza sulla scia dell’aumento improvviso del gas, ma viene subito respinto

Non solo Bitcoin, anche Ethereum ieri ha provato una fuga al rialzo, senza tuttavia riuscire a portare il suo prezzo al di sopra di livelli critici per gli orsi. Solo per un pochi minuti, la seconda criptovaluta del mercato è riuscita ad acciuffare la soglia dei 2.850 dollari, segnando un guadagno intraday del 7% che si è però polverizzato nelle ore seguenti. Alla fine ether ha chiuso la giornata a 2.740 dollari, con i traders che hanno seguito il movimento con un follow-down dell’offerta.

Analizzando i dati del network Ethereum, ci accorgiamo che lo stimolo rialzista di ieri è avvenuto in concomitanza dell’aumento del prezzo del gas (gwei). Pare che un progetto memecoin semi-sconosciuto, noto come Wall Street Pepe, abbia attirato grande attività sulla blockchain. In pochi minuti le tariffe di commissione sono schizzate da 0,70 a 70 dollari, accompagnando il rally della criptovaluta. Ad ogni modo i guadagni sono rapidamente svaniti quando le commissioni sono tornate a livelli normali, abbattendo tempestivamente l’ottimismo degli investitori.

Più da vicino, possiamo osservare come la fase di hype sia avvenuta tra le 14:00 e le 16:00 del fuso orario UTC, mentre era in atto il claim della presale della shitcoin appena citata.
Un solo indirizzo ha contribuito a creare congestione su Ethereum con circa 190 ETH di gas spesi, pari a 520.000 dollari. Solitamente, picchi di attività di rete vengono associati a movimenti di prezzo rialzisti, poiché ciò sottende un forte interesse del mercato e un aumento della domanda.Questo può derivare da un’ondata di nuovi investitori, dall’incremento dell’uso di applicazioni DeFi, dal boom degli NFT o da eventi di mercato significativi.

Fonte: https://x.com/quod_e_demon/status/1891524957311500599/photo/1

Il futuro del prezzo di Ethereum tra aggiornamento Pectra, ETF e dati on-chain

A quanto pare, osservando i dati on-chain notiamo come la breve euforia di ieri dell’ecosistema Ethereum sia svanita rapidamente. I premi sui contratti futures sono stati scambiati al  6%, mantenendo un equilibrio all’interno del canonico il livello del 5-10%, senza che vi sia stata una particolare influenza positiva. Allo stesso tempo però l’open interest della crypto su mercati derivati è aumentato di più rispetto al benchmark Bitcoin, segnando potenzialmente un momento di shifting dell’interesse tra i due assets.

Nei prossimi mesi il prezzo di Ethereum potrebbe essere influenzato da diversi fattori.

Uno di questi sarà sicuramente il tanto attesa aggiornamento Pectra, che dovrebbe raddoppiare la capacità blob per i rollup, consentendo transazioni layer-2 più economiche e veloci. Inoltre, le modifiche proposte includono l’introduzione di transazioni “senza gas”, che possono essere sponsorizzate da terze parti. Questo tecnicamente dovrebbe migliorare la scalabilità di Ethereum, aumentando la percezione del valore intrinseco della tecnologia agli occhi degli investitori.

Fonte: https://x.com/ripdoteth/status/1891538010447151163

Un’altro fattore che sarà determinante sul successo a breve termine del prezzo di Ethereum è rappresentato dagli ETF di Wall Street. La SEC è attualmente sotto pressione per l’approvazione dei fondi quotati in borsa in ether con la feature dello staking, il che consentirà agli investitori di ottenere uno yield sulla propria posizione. Di recente la Cboe BZX Exchange ha presentato una richiesta proprio all’ente regolare degli Stati Uniti per  modificare il 21Shares Core Ethereum ETF, al fine di includere questa nuova funzionalità.

Se approvati, gli ETF staking potrebbe dare quel brivido che manca alla price action di Ethereum, creando un nuovo pretesto per l’aumento della domanda sul mercato.

Fonte: https://x.com/1percentup/status/1891504207166832699