Il portale del DOGE, l'agenzia dei tagli di Elon Musk, si "buca" facilmente
Un ".gov" che di governativo ha poco
È nato per essere una sorta di diario dell'azione del DOGE, l'agenzia capitanata da Elon Musk che il governo Trump ha incaricato di erogare "consigli" su dove praticare la lotta agli sprechi. E invece, il sito web del DOGE, sembra un diario collettivo, aperto a chiunque, e il DOGE stesso un'agenzia che ha sollevato parecchi dubbi e altrettante critiche. Due sviluppatori esperti hanno segnalato una falla ai colleghi di 404media.co: il sito web dell'agenzia attinge da un database che è aperto a chiunque, alla visualizzazione e alla modifica.
Accade così che per dimostrare la vulnerabilità (enorme e grave per un portale ".gov") sono state aggiunte almeno un paio di voci all'interno del database e, di fatto, sul portale. Voci ironiche, innocue, che sono state messe lì per dimostrare la semplicità con cui potenzialmente chiunque può pubblicare ciò che vuole su un sito governativo. E non è tutto, perché dopo le modifiche al database e la diffusione della notizia (che sta facendo il giro del mondo), una delle due voci, diverse ore dopo, è ancora lì, nessuno si è preoccupato di rimuoverla. Insomma: il sito del DOGE non è blindato, e nemmeno sorvegliato.
"An official website of the United States government", si legge in cima al portale, quasi uno sberleffo nei confronti di Musk e di Trump a giudicare di quanto semplice sia "bucarlo" e pubblicare ciò che si vuole. Di certo il sito non si regge su server governativi.