La Corea del Sud blocca i download di Deepseek

DeepSeek, l’assistente AI molto popolare, non è più disponibile negli app store in Corea del Sud dal 15 febbraio. La Personal Information Protection Commission (PIPC) della Corea ha annunciato che i download potranno riprendere solo quando la compagnia AI cinese rispetterà le leggi locali sulla protezione dei dati. Chi ha già scaricato l’app può continuare a usarla. DeepSeek è bloccato anche sui dispositivi governativi e militari del paese.

Stabilimento e conformità di DeepSeek

Solo il 10 febbraio, DeepSeek ha stabilito una presenza in Corea del Sud. L’azienda ha ammesso di non aver valutato a fondo le leggi sulla protezione dei dati della Corea del Sud quando ha lanciato il servizio a livello globale. Fortunatamente, la nuova potenza AI ha intenzione di cooperare con la PIPC.

Processo di ispezione e collaborazione

La PIPC ha comunicato che controllare DeepSeek richiederà tempo. Le ispezioni di sei servizi AI di aziende come Google, OpenAI e Microsoft hanno impiegato circa cinque mesi. Questa ispezione, focalizzata solo su DeepSeek, dovrebbe durare meno.

Preoccupazioni sulla sicurezza dei dati

La PIPC, in una dichiarazione a TechCrunch, ha scoperto che DeepSeek inviava i dati degli utenti coreani a ByteDance, la società che possiede TikTok. L’autorità ha avvertito gli utenti locali di evitare di inserire informazioni personali nell’app.

L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali in Italia ha richiesto informazioni a DeepSeek su quali dati venissero utilizzati per allenare i modelli. Anche Australia e Taiwan hanno vietato l’app su dispositivi governativi, citando preoccupazioni per la sicurezza.

Reazioni internazionali al ban di DeepSeek

Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha risposto al bando di DeepSeek in Corea del Sud, affermando che la Cina non incaricherebbe mai aziende o individui di raccogliere o immagazzinare dati illecitamente.

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