L’AI di Grok di Elon Musk parla di un suo possibile token
Si tratta di una memecoin non ufficiale, di cui però ne esistono decine di cloni truffaldini.


È cosa nota che il chatbot AI di X, Grok, non abbia un suo token.
Ciononostante afferma esplicitamente che GrokCoin è una memecoin ispirata dall’intelligenza artificiale, spesso associata a progetti come quello di xAI, l’azienda di Elon Musk che ha sviluppato l’AI chiamata Grok.
Se interrogata specificatamente in merito al legame tra GrokCoin e Grok risponde che non c’è una connessione ufficiale tra GrokCoin e xAI o Musk, ma aggiunge “a meno che non sia specificato diversamente in un progetto particolare”.
Inoltre aggiunge che in realtà esistono diverse versioni di GrokCoin.
L’AI Grok parla di un possibile token
“Grok” è un termine con più significati a seconda del contesto, ma che ruotano tutti attorno all’idea di comprensione profonda o connessione intuitiva.
Il termine è stato inventato dallo scrittore di fantascienza Robert A. Heinlein nel suo romanzo del 1961 Straniero in terra straniera (Stranger in a Strange Land), come parola marziana che significa comprendere qualcosa o qualcuno in modo profondo, empatico e quasi totale
xAI di Elon Musk ha scelto di chiamare in questo modo il suo chatbot basato su intelligenza artificiale.
Si tratta di un’intelligenza artificiale sviluppata dall’azienda xAI fondata da Elon Musk, e progettata per aiutare gli utenti a comprendere l’universo ed a rispondere alle loro domande in modo utile e veritiero.
La sua ultima versione, Grok 3, risulta essere al momento una delle più potenti al mondo.
Grok è stato progettato per essere un assistente AI che fornisce risposte utili e veritiere, spesso con una prospettiva esterna sull’umanità, con l’obiettivo di aiutare gli utenti a “grok”, cioè a comprendere profondamente concetti complessi, dall’universo alla vita quotidiana.
I token Grok
Sebbene Grok di xAI non abbia un suo token ufficiale, vi sono diversi token crypto con questo nome.
Il problema è che ve ne sono molti che sono veri e propri tentativi di truffa, spesso pubblicizzati proprio su X dai loro creatori. Oltretutto molti token con questo nome sono stati lanciati non a caso proprio oggi, dopo la diffusione della notizia, ed è praticamente certo che questi siano truffaldini.
Occorre quindi molta prudenza nell’avvicinarsi a questi token, perché se ci si imbatte in uno di quelli truffaldini si rischia solo di perdere denaro.
Uno di questi però, GrokCoin è stato indicato da Grok stesso come la sua possibile memecoin, anche se non c’è mai stata alcuna ammissione certa della società xAI in questo senso.
In totale su CMC ci sono almeno cinquanta token che hanno la parole Grok nel nome, e molti di questi sono stati lanciati sui DEX su cui chiunque può lanciare token con qualsiasi nome. Ve ne sono anche diversi chiamati GrokCoin.
In genere per capire quale sia quello ufficiale, ammesso che ve ne sia uno, occorrerebbe andare sul sito web ufficiale dell’azienda e cercare informazioni a riguardo.
Sul sito web ufficiale di xAI non c’è traccia di un token ufficiale di Grok, che pertanto non lo ha.
Pertanto tutti i token Grok o GrokCoin esistenti sui mercati crypto sono da considerare non ufficiali.
Ciò non toglie che tra quelli non ufficiali potrebbe anche essercene qualcuno dedicato proprio a Grok di AI, ma a dire il vero poco importa, perché si tratterebbe comunque solamente di un’associazione di carattere esclusivamente lessicale, senza alcun altro reale legame concreto.
GrokCoin
Ve ne è però uno, $GROK scambiato sia su DEX che su alcuni CEX, che esiste dal novembre 2023, ovvero proprio il mese di lancio di Grok di xAI.
Si tratta di un token che ha raggiunto i 18 milioni di dollari di capitalizzazione di mercato, e sebbene 18 milioni siano pochi sul mercato crypto, può essere preso come punto di riferimento delle memecoin non ufficiali dedicate a Grok.
Il prezzo iniziale era inferiore al millesimo di dollaro, e dopo tre settimane dal lancio ha toccato il suo massimo storico a quasi 30 millesimi.
Il boom però è durato poco, perché già il mese successivo era tornato sotto i 10 millesimi, ed a febbraio dell’anno scorso era precipitato a meno di 3 millesimi.
Tuttavia a marzo 2024 era riuscito a riportarsi a 25 millesimi, con un altro boom durato pochissimo. Infatti ad aprile era tornato a 7 millesimi.
Da allora è entrato in una fase discendente, ancora in corso, che si è interrotta solamente a novembre quando per un breve periodo era riuscito a riportarsi sopra i 10 millesimi.
Ora è di nuovo tornato sotto i 3 millesimi di dollaro, e persino la notizia uscita oggi non è riuscita a far altro che portarlo da 2,6 a 3 millesimi. Pochi minuti dopo però è tornato sotto questa soglia.