Pi Network: continua il crollo di PI ma il listing su Binance potrebbe cambiare tutto
Il crollo di PI continua dopo un esordio disastroso, ma il listing su Binance potrebbe cambiare tutto. Intanto SOLX è una valida alternativa, ora a $23 milioni in presale.


Il debutto di PI è stato alquanto deludente, ma ora le cose potrebbero cambiare: da poco Binance ha infatti indetto un sondaggio nel quale ha chiesto ai suoi utenti se listare o meno il token e i risultati sembrano essere positivi.
La notizia ha portato a un forte rimbalzo del token, che però oggi perde nuovamente oltre il 4% su base giornaliera: resta da vedere se i risultati del sondaggio, che si chiuderà il prossimo 27 febbraio, porteranno effettivamente l’exchange a listare PI e a risollevarne, probabilmente, le sorti.
Intanto una valida alternativa a PI sembra essere il nuovo progetto Solaxy, ora a $23 milioni in prevendita, che vuole favorire la blockchain di Solana, creando la prima L2, per velocizzarla e renderla ancora più economica.
Pi Network lancia il suo Open Network
Di base, Pi Network vuole rendere accessibile il mining di criptovalute a tutti, attraverso l’uso del proprio smartphone, eliminando così costi eccessivi dovuti al mining tradizionale. La rete utilizza il PoS, che non inquina l’ambiente, e ha all’attivo oltre 10 milioni di utenti.
Giorni fa c’è stato il lancio della mainnet del progetto, allo scopo di migliorare la scalabilità, la sicurezza e le app nel mondo reale, che è coincisa con il lancio di PI, andato abbastanza male. Probabilmente ciò è accaduto perché il progetto ha molti detrattori, come il CEO di Bybit, che lo considera una truffa.
Il punto che fa sollevare più dubbi è il fatto che i PI minati, in gran parte, resteranno bloccati fino al 2027, rendendo impossibile per gli utenti accedervi. Per quanto riguarda il network, questo gestisce i nodi in maniera centralizzata, per cui il team di sviluppo è colui che può creare le transazioni.
Per accedere a Pi Network, inoltre, è necessario effettuare la verifica KYC, a differenza di quanto accade per gran parte delle altre reti, dove non è richiesta una verifica della propria identità: ciò potrebbe portare a un uso improprio dei propri dati.
Il lancio di PI è stato disastroso ma un listing su Binance può cambiare tutto
Lo scorso 20 febbraio Pi Network ha lanciato in contemporanea la sua mainnet e il token nativo PI, che ha debuttato con un crollo del 97%, nonostante sia stato listato su vari exchange di rilievo, come OKX, Bitget e MEXC.
PI ha toccato un massimo di $1,65 nelle 24 ore, per poi crollare nuovamente a $1,51 di oggi, con una perdita superiore al 4%. Il volume di trading è molto alto, pari a $1,12 miliardi, anche questo però in calo di oltre il 33%.
Il market cap del token, tuttavia, non è stato ancora sottoposto a verifica da CoinMarketCap e CoinGecko: se PI ha registrato un balzo in alto, prima di crollare nuovamente, probabilmente è per il sondaggio lanciato da Binance, che ha chiesto ai suoi utenti se procedere al listing di PI.
Anche se si concluderà il prossimo 27 febbraio, si propende già per il sì, dato che c’è un 85% di pareri positivi: resta ora da vedere se il listing avverrà effettivamente e come questo possa cambiare le sorti di PI.
Intanto gli investitori sono sempre più attratti dal nuovo progetto Solaxy, che ha superato $23 milioni in prevendita e che potrebbe vedere il suo token nativo SOLX esplodere.
Solaxy è la migliore alternativa a PI?

Il destino di PI dipende non solo da un eventuale listing su Binance, ma anche da altri fattori, come un effettivo sviluppo di Pi Network e il successo del progetto: nell’attesa, gli utenti si concentrano su nuove criptovalute con utilità reale come Solaxy, che è la prima blockchain L2 di Solana e che punta a snellirne i processi, velocizzarne le transazioni e ridurne le tasse.
Le prospettive del progetto lo hanno portato a superare $23 milioni in prevendita: al momento un SOLX costa 0,001644 dollari, un prezzo basso e accessibile a tutti in questa fase, per cui i primi investitori trarranno i maggiori vantaggi nell’acquistarlo.
Il progetto offre, sin dalla prevendita, il meccanismo di staking, che al momento conta su un APY del 175%, una percentuale ancora alta e che consente di ottenere introiti passivi notevoli.
La blockchain sarà attiva da subito grazie ai toolkit dedicati agli sviluppatori, che semplificheranno la creazione di app. Ecco la recensione dettagliata del progetto secondo lo youtuber crypto Alessandro Autiero: