Prezzo di Ethereum in forte difficoltà: siamo vicini al bottom?

C'è il rischio di una ingente liquidazione forzata di ETH che potrebbe far scendere ulteriormente il prezzo.

Mar 11, 2025 - 12:03
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Prezzo di Ethereum in forte difficoltà: siamo vicini al bottom?
prezzo di ethereum in grande difficoltà

Il vero perdente di questa fase di difficoltà per i mercati crypto in questo momento sembra il prezzo di Ethereum. 

Sebbene non sia la crypto che perde di più, in molti speravano che riuscisse a tenere meglio delle altre, ed invece sta attraversando un momento di forte sofferenza, soprattutto se paragonato a quello di Bitcoin. 

Oltretutto i suoi problemi sembrano venire da lontano, nonostante sia ancora il leader incontrastato della DeFi, e potrebbero venir esacerbati da una discesa sotto i 1.800$. 

La sofferenza del prezzo di Ethereum

Il massimo storico del prezzo di Ethereum (ETH) sono ancora i 4.900$ sfiorati a novembre del 2021. Da allora non è ancora mai riuscito nemmeno ad avvicinare questa cifra. 

Anzi, per ben tre volte ha provato ad abbattere il muro dei 4.000$ riuscendoci solo in parte e solo per breve periodo. 

Le prime due sono state effettuate prima del lancio degli ETF su ETH spot sulle Borse USA, ed è probabilmente questo l’evento spartiacque che sta causando al prezzo di Ethereum i principali problemi. 

L’anno scorso aveva sfiorato i 4.100$ a marzo, sull’onda dei nuovi massimi storici di Bitcoin dopo il lancio sulle borse USA degli ETF su BTC spot, ed a maggio aveva riprovato un altro assalto fallito ai 4.000$. 

Con la vittoria elettorale di Trump a novembre era riuscito a portarsi a 4.100$, ma solo grazie alla mini-altseason durata poco più di due settimane. 

Infatti già il mese successivo era tornato a 3.000$.

Dopo quel primo crollo ne sono seguiti addirittura altri tre, uno ad inizio febbraio con la discesa sotto i 2.500$, uno a fine febbraio con discesa sotto i 2.100$, ed un recente con una breve discesa addirittura sotto i 1.800$. 

Sebbene ora sia leggermente risalito sopra i 1.900$, va ricordato che a fine ottobre prima della vittoria elettorale di Trump era sopra i 2.400$. 

Questa perdita superiore al 20% rispetto a fine ottobre sembra davvero brutta. 

Il crollo di agosto: il prezzo di Ethereum non riesce a riprendere fiato

Osservando il grafico del prezzo di Ethereum degli ultimi due anni, e confrontandolo con quello di Bitcoin, emerge chiaramente un problema verificatosi ad agosto dell’anno scorso. 

Infatti mentre Bitcoin scese da 68.000$ a 55.000$, con un calo di quasi il 20% già quasi completamente riassorbito a fine mese, il prezzo di Ethereum scese da 3.500$ a 2.300$, con un calo del 30% che non fu riassorbito. Anzi, terminò solo il mese successivo a 2.200$, a soli due mesi dalle elezioni americane. 

In particolare si nota un grosso gradino ad agosto 2024 nel rapporto di prezzo tra ETH e BTC, passato da 0,052 a 0,042. Quel calo di fatto è ancora in corso, tanto che ora il rapporto è sceso addirittura a 0,023, e dato che è iniziato a luglio dell’anno scorso a 0,056 rende bene evidente quanto Ethereum stia soffrendo in confronto a Bitcoin. 

Proprio a luglio 2024, non a caso, furono lanciati gli ETF su ETH spot, e mentre il lancio degli ETF su BTC spot a gennaio fu un grande successo, quello degli ETF su Ethereum si è rivelato un problema sul breve periodo. 

Infatti, nel corso degli anni precedenti Grayscale aveva accumulato molti ETH in eccesso sul suo fondo, e non appena questo è stato trasformato in un ETF ha potuto liquidarli molto in fretta. Questa liquidazione veloce di grandi quantità di ETH ne ha fatto scendere in modo significativo il prezzo tra luglio ed agosto, ma in seguito gli afflussi su quegli ETF non sono stati sufficienti a farlo recuperare. 

Quando arriva l’altseason?

Le conseguenze di quel problema non sembrano ancora essere state riassorbite, inoltre i mercati crypto da qualche tempo a questa parte si stanno interessando quasi esclusivamente di Bitcoin

Infatti, l’altseason index di CMC rivela che da fine febbraio sono entrati in Bitcoin season, ovvero l’opposto dell’altcoin season, proprio perché si stanno ampiamente disinteressando alle altcoin (compresa Ethereum) concentrandosi su Bitcoin. 

Sebbene ciò sia in realtà tipico delle fasi di difficoltà, rimane il fatto che per il prezzo di ETH sia una sciagura, seppur probabilmente solo momentanea. 

Non va dimenticato che il prezzo di BTC attuale è ancora nettamente superiore ai 70.000$ che aveva prima della vittoria elettorale di Trump, tanto che la perdita accumulata dai massimi di due mesi fa si ferma ad un semplice -25%. ETH invece è a -60% dai massimi del 2021. 

Il panorama DeFi nel frattempo

Il TVL della DeFi, seppur in calo, è composto ancora per più del 50% da asset sulla blockchain di Ethereum, anche se tra questi vi sono molti USDT, USDC e DAI. 

Questo però riguarda in particolare la blockchain di Ethereum, e non necessariamente la criptovaluta nativa Ether (ETH). 

Al secondo posto c’è Solana, con un misero 7,5%, ed infatti anche la criptovaluta nativa SOL è in forte sofferenza. 

Sebbene sia solamente a -34% dai massimi storici di gennaio, ora è scesa sotto i 150$ di ottobre, con una perdita cumulata da allora del 25%, ovvero superiore a quella di Ethereum. 

In altre parole Ethereum pare in particolare sofferenza solo perchè è la principale delle altcoin, ma se si confronta l’andamento del suo prezzo con quello delle altre altcoin la sua sofferenza sembra in linea con quella di altre crypto. 

La situazione pertanto è difficile ma forse non tragica, anche se tutto ormai dipende da Bitcoin, che può sia rilanciare sia affossare il mercato crypto in questo momento. 

L’elefante nella stanza

A questo scenario già difficile si aggiunge un grosso rischio.

C’è, infatti, un grosso prestito DeFi su Sky (ex Maker) che rischia di essere liquidato.

È stato aperto con 130 milioni di dollari di garanzie in ETH, ma il debitore (Sky Vault) ha dovuto mettere altri 2.000 ETH come garanzia aggiuntiva per evitare la liquidazione forzata. 

Il problema è che il livello di liquidazione del prestito è solo di poco superiore ai 1.800$, e se dovesse venir liquidato forzatamente verrebbero venduti in un istante più di 67.000 ETH. Questo potrebbe far peggiorare ulteriormente la situazione sul breve periodo.