Dreams of Another Anteprima: il viaggio onirico di Baiyon
Tra i giochi mostrati al primo State of Play del 2025 di Sony c’è stato un’interessante Dreams of Another, nuovo titolo di Q-Games, studio giapponese noto per la serie PixelJunk. Il gioco, diretto dall’artista multimediale Baiyon, alias Tomohisa Kuramitsu, sembra rappresentare un’esperienza unica, combinando esplorazione, azione e creazione in un mondo surreale e suggestivo. Aggiungendosi […] L'articolo Dreams of Another Anteprima: il viaggio onirico di Baiyon proviene da Vgmag.it.


Tra i giochi mostrati al primo State of Play del 2025 di Sony c’è stato un’interessante Dreams of Another, nuovo titolo di Q-Games, studio giapponese noto per la serie PixelJunk. Il gioco, diretto dall’artista multimediale Baiyon, alias Tomohisa Kuramitsu, sembra rappresentare un’esperienza unica, combinando esplorazione, azione e creazione in un mondo surreale e suggestivo. Aggiungendosi alla serie PixelJunk, Dreams of Another arriverà durante il 2025, senza una data precisa, come esclusiva PS5 e con supporto PSVR2 (whishlist).
La serie PixelJunk del team nipponico viene descritta dal CEO Dylan Cuthbert come semplice, familiare ed originale. Si può aggiungere che la serie si distingue per il suo stile visivo distintivo, gameplay accessibile, musica originale e innovazione. Per PixelJunk Eden e PixelJunk Eden 2 (su Nintendo Switch e in arrivo su PS5 e PC) si può attribuire gran merito all’artista Baiyon per il suo lavoro nel sound design e nella direzione artistica. Inoltre la serie era stata creata inizialmente per le console Playstation, per poi arrivare successivamente anche su altre piattaforme.
Dreams of Another: la parola a Baiyon
Dreams of Another è il primo gioco diretto a 360° da Baiyon, occupandosi di: concept, storia, grafica e, in particolare, la colonna sonora. L’artista ha voluto creare un gioco che trasmettesse il suo amore per i videogiochi. Nella sua mente troviamo diverse riflessioni:
“Potrei creare un gioco che intrecci il mio profondo amore per i videogiochi e ci permetta di condividere questa passione insieme? Si potrebbe creare un gioco che esplori la bellezza della vita e della creazione nel contesto della distruzione?” Dai quesiti nasce questo gioco d’esplorazione e azione in terza persona che si basa sul tema filosofico “nessuna creazione senza distruzione”.
Sì perché in questo gioco si spara non per distruggere ma per materializzare e creare il mondo che ci circonda, paradosso affascinante quanto bizzarro con una prospettiva completamente diversa rispetto alle forme e tradizioni dei giochi del medium attuale. Anche i dialoghi sono opera di Baiyon, infondendo le sue personali emozioni, dubbi e riflessioni. La colonna sonora e il sound design dell’artista sono stati composti per essere in sintonia con la narrazione e l’intero mondo di gioco.
Una tecnologia artistica a nostro servizio
Il trailer di debutto di Dreams of Another ci introduce in un universo caratterizzato da un’estetica onirica, costruita attraverso un’innovativa tecnologia Point Cloud Rendering.
In base a ciò che ha espresso Digital Foundry in un recente video, questa tecnologia non costruisce ambienti con mesh poligonali tradizionali, ma semplicemente mappa la posizione di singoli punti nello spazio 3D e poi determina come rappresentarli visivamente sullo schermo. Q-Games utilizza dei quadrati rivolti verso la telecamera, creando un effetto unico. Quando si osservano da vicino personaggi o ambienti, si possono notare piccoli quadrati che si muovono e ruotano per mantenersi sempre visibili alla telecamera. Grazie all’illuminazione spaziale 3D, giocano con la percezione del giocatore, simili ai vecchi sprite dei giochi 2D ma con più profondità. L’effetto finale dona al gioco uno stile visivo davvero distintivo, mai visto prima così.
Composto da una moltitudine di particelle, quindi, l’ambiente è in continua mutazione dipesa dal giocatore e dalle sue azioni, generando strutture con cui interagire e, comunicare.
I due misteriosi protagonisti, in una narrazione poetica, sono: l‘uomo in Pigiama e il Soldato Errante, di cui non conosciamo il legame che hanno. Ma si va oltre quest’ultimi, poiché il gioco permette di interagire con diversi oggetti, come alberi e porte parlanti, che trasmettono le loro riflessioni, emozioni e segreti nascosti, mettono in luce punti di vista alternativi sulle convenzioni sociali. Attraversando il mondo onirico, assisteremo allo svolgersi delle vicende e delle esperienze dei personaggi, esplorando ciò che hanno vissuto e provato lungo il cammino. Nel frattempo, i 2 personaggi dovranno ricostruire i misteri di questo universo surreale, muovendosi nel confine sottile tra sogno e realtà.
Analisi e interpretazioni
Il trailer di Dreams of Another si apre con bolle fluttuanti integrate col point cloud rendering, accompagnata da una voce velata e indistinta, giungendo in un probabile cortile con le presenze di una casa e un pianoforte ben evidenziato (sarà possibile suonarlo?). Vediamo quindi lui, l’Uomo in Pigiama, armato di mitraglietta, che spara, creando subito un portone. A seguire un dialogo con una porta domandando al protagonista “Dove pensi abbiano gli occhi le porte?”. La porta è in genere un punto di passaggio e cambiamento, vedere da entrambi i lati potrebbe riferirsi al passato e presente, o alla soglia tra sogno e realtà. Vediamo poi svariate trasformazioni di nuvole di pixel in oggetti attraverso la nostra mitraglietta e addirittura un RPG che potrebbe rivelare grandi aree o grossi segreti.
Le interazioni non si fermano agli oggetti: il protagonista parla con un albero, il quale pronuncia: “Non sappiamo dove metteranno le radici i nostri figli”. Potrebbe riferirsi al futuro incerto per le prossime generazioni, magari a causa di guerre o ad una situazione post-apocalittica. Improvvisamente una sparatoria tra soldati, forse un ricordo post-traumatico dovuto alla guerra? Nella scena successiva una giostra con cavallucci che gira, ma altri cavalli sono liberi e corrono via. Che stia a significare un senso di evasione o desiderio di libertà?
Avanti, un portone si apre d’innanzi ai due protagonisti. Un passo importante per entrambi? Un occhio al passato? Potrebbe essere il passaggio per un’altra dimensione, o un livello successivo d’affrontare insieme. Nel mentre una scritta: “Nessuna creazione è senza distruzione, perché la distruzione non è affatto la fine, ma l’inizio di qualcosa che va oltre.”
Infine, vediamo il Soldato Errante che, in un gesto simbolico, posa il suo fucile d’assalto su una sedia e due persone su un tetto, che osservano il cielo con un telescopio, in serenità. Un punto di svolta, di non essere più un soldato? Ed un lontano ricordo di una storia d’amore? La scritta conclusiva del trailer dice: “Tutta la vita umana è finita, ed è per questo che senti un’esplosione di vita quando qualcosa viene distrutto”. Una grande riflessione, che porta a varie interpretazioni.
Dreams of Another si presenta quindi come un gioco narrativo con svariati enigmi, da risolvere tramite dialoghi, interpretando simboli, attraversando portali, materializzando oggetti e trasformando il caos in ordine. Da vedere se ci saranno diversi tipi di armi, con ognuna un “potere” diverso. Sicuramente però il gioco potrebbe sbalordire per le sue meccaniche gameplay particolari, dove un’arma che nella realtà ha la capacità di “distruggere”, in questo titolo assume invece un ruolo di creazione. Dopotutto, non c’è creazione senza distruzione!
Q-Games, questa volta, sembra aver dato carta bianca all’artista Baiyon, dandogli piena fiducia. Dreams of Another appare come un gioco bizzarro, e vuole esserlo, uscendo fuori dai canoni. Ci troviamo così alla fine del trailer con più domande che risposte e diverse interpretazioni verso questo gioco pieno di simbolismi, metafore ed un’estetica surreale, con al centro un interessante gameplay e ottime aspettative. Ricorda l’effetto visivo di esperienze come Child of Eden e Rez Infinite, un’esperienza audiovisiva coinvolgente, soprattutto se si ha PSVR2 con cui sfruttare la feature del tracking oculare. E proprio quest’ultima feature che mi auguro sarà integrata nel gioco, insieme ai feedback aptici dei controller, potendo così rendere questo gioco davvero unico, immergendoci a pieno in un mondo surreale, profondo e dinamico. Una vera esperienza super interattiva capace di lasciare il segno.
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