Golfo d'America, il Messico non ci sta: vie legali se Maps non rispetta le giurisdizioni

Il Messico ha giurisdizione per il 49% dell'area, gli USA per il 46%

Feb 18, 2025 - 13:44
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Golfo d'America, il Messico non ci sta: vie legali se Maps non rispetta le giurisdizioni

Il Messico non ha preso bene la variazione di nome dei giorni scorsi di Google Maps su input del Presidente Trump. Com'era prevedibile, il Paese dell'America centrale non ci sta: se il neo Golfo d'America non può tornare alla denominazione precedente, cioè Golfo del Messico, allora che siano rispettate le giurisdizioni. La modifica, che era nell'aria già da qualche tempo, si è concretizzata la settimana scorsa in seguito alla decisione formale dell'amministrazione Trump, e rappresenta uno scossone nella rappresentazione geografica di questa importante area marina che si estende tra la costa orientale del Messico e la penisola della Florida.

A fare la voce grossa contro la decisione USA e di Maps è stata la Presidente del Messico Claudia Sheinbaum, la quale rivendica la vecchia denominazione almeno per la parte dell'area su cui è il Messico ad avere giurisdizione. Sheinbaum sostiene che la mossa viola la sovranità del Paese, e ha ricordato che gli USA hanno giurisdizione sul 46% circa del Golfo mentre il Messico sul 49%, con la restante parte che invece fa capo a Cuba.

La Presidente ha ribadito la posizione del Paese, in disaccordo con la decisione, spiegando che il Ministro degli Esteri ha inviato una nuova comunicazione a Google per affrontare la questione nella quale si dice in maniera molto chiara che il Messico non accetta in nessun caso la ridenominazione di un'area geografica che include parte del suo territorio nazionale e che ricade sotto la sua giurisdizione. Nella lettera spedita a Mountain View si dispone che:


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