Un emulatore di terminale bellissimo e funzionale per macOS e Linux
Non capita tutti i giorni di cambiare emulatore di terminale, ma per Ghostty si potrebbe fare un'eccezione: scopriamo perché e come funzionaL'articolo Un emulatore di terminale bellissimo e funzionale per macOS e Linux sembra essere il primo su Smartworld.

Cambiare emulatore di terminale? Fare questa domanda a molti utenti potrebbe equivalere a un insulto, ma nel caso di Ghostty forse potrebbe valere la pena di provare.
Non tutti usano di frequente (o mai) l'emulatore di terminale, ma per quella nicchia di utenti avanzati spesso si tratta di una scelta attenta, perché deve soddisfare esatte necessità (anche estetiche). Vediamo se Ghostty può essere l'alternativa che incrina molte certezze, con un'avvertenza: al momento è solo per Mac e Linux.
Cos'è Ghosty
Ghostty è un emulatore di terminale open source, gratuito e ricco di funzionalità creato da Mitchell Hashimoto. Le sue caratteristiche principali sono il fatto di essere multipiattaforma e di essere sviluppato in modo nativo per i sistemi operativi supportati, macOS e Linux.
Il suo sviluppatore infatti dichiara di aver iniziato questo progetto perché sentiva che con gli altri emulatori bisognava rinunciare almeno a una caratteristica tra velocità, funzionalità o interfacce utente native. Per questo ha voluto creare un terminale "competitivo" in tutte queste categorie, ed è convinto di aver raggiunto questo obiettivo.
Un'architettura diversa
Ghostty è basato su una libreria cross-piattaforma e compatibile con C-ABI chiamata libghostty, che fornisce le funzionalità di emulazione e rendering, oltre alla gestione dei font.
In teoria, una volta che l'API sarà stabile a sufficienza, verrà rilasciata e chiunque potrà costruire un'interfaccia grafica (GUI) per libghostty, creando così un ecosistema di emulatori con funzionalità diverse.
Al momento, però, solo due GUI possono utilizzare libghostty, ovvero le app native Ghostty per macOS, scritta in Swift e che usa AppKit e SwiftUI, e per Linux, scritta in Zig e che usa l'API GTK4 C.
Le caratteristiche di Ghostty
Ma cosa differenzia Ghostty dagli altri emulatori di terminale? Del fatto di avere applicazioni native abbiamo già parlato: Ghostty supporta componenti nativi dell'interfaccia utente per funzionalità come schede o messaggi di errore, oltre alle scorciatoie standard da tastiera e mouse.
Non solo, ma questo consente di integrarsi con le funzioni del sistema. Su macOS, ad esempio, c'è il supporto a Quick Look, Force touch e altro.
Per quanto riguarda le prestazioni, sono garantite dall'utilizzo del renderer OpenGL, su Linux, e Metal, su Mac. Questo rende Ghostty l'unico terminale oltre a iTerm a usare questa soluzione direttamente. Ma mentre se si abilitano le legature iTerm utilizza un renderer CPU, Ghostty utilizza il renderer Metal direttamente anche per questo, il che consente di mantenere 60 fps anche sotto carico pesante.
L'app utilizza vsync e supporta frequenze di aggiornamento variabili su DisplayLink. Inoltre utilizza la GPU integrata invece di una GPU dedicata o esterna e i thread di rendering non focalizzati verranno spostati su E-core. Infine, se la finestra è completamente oscurata, rallenterà il rendering in quanto non è visibile all'utente.
Dal punto di vista delle funzionalità: Ghostty ne offre due tipologie, del terminale e dell'applicazione (ovvero quelle che consentono di interagire con il terminale). Il terminale supporta il protocollo grafico Kitty, le finestre divise, le notifiche in modalità chiaro/scuro, i collegamenti ipertestuali e altro, mentre l'applicazione include il supporto alle schede native, la possibilità di passare tra tema chiaro e scuro, il terminale a discesa (su macOS) e altro.
Infine, come vedremo Ghostty si distingue per le incredibili possibilità di personalizzazione: possiamo renderlo realmente come piace a noi, in ogni singolo aspetto.
Come installare Ghostty
Come abbiamo anticipato, Ghostty è disponibile solo per Mac e Linux.
Se sei un utente Mac, puoi scaricare il file .dmg dal sito ufficlale, per poi cliccarci sopra due volte e spostare l'app nella cartella Applicazioni. In alternativa, se usi Homebrew puoi installarlo con il comando brew install --cask ghostty.
Se sei un utente Linux, puoi scaricare il file binario per la tua distro da qui oppure installarlo dai repository ufficiali seguendo le indicazioni in questa pagina.
Come usare Ghostty
Una volta installato, Ghostty è pronto a essere usato senza nessun tipo di configurazione. Anzi, lo sviluppatore si vanta del fatto di cercare continuamente di "eliminare qualsiasi configurazione necessaria per utilizzare" l'app.
La personalizzazione
Se però si vuole rendere il terminale esattamente come si vuole, le possibilità sono infinite. Lo sviluppatore ammette che qui c'è ancora del lavoro da fare, e per esempio su Mac manca un pannello delle preferenze.
Per personalizzare l'interfaccia, bisogna infatti utilizzare o i comandi o modificare il file config (nel Mac: $HOME/Library/Application\ Support/com.mitchellh.ghostty/config). Per accedere ai comandi disponibili, basta digitare ghostty +show-config --default --docs, mentre per vedere i temi ghostty +list-themes.
Modificando il file config, puoi modificare tema, font, dimensioni del font, caratteristiche, stile delle schede delle finestre e tantissimo altro. Ma è un lavoro da power user.
Per fortuna c'è Ghostty Config
Se non hai voglia di perdere tutto questo tempo, c'è uno strumento non ufficiale, sempre open source, che ti permette di fare tutto in pochi minuti: Ghostty config. Si tratta di un generatore di configurazione per Ghostty, con la possibilità di vedere in anteprima le modifiche, i coloti e molto altro.
Al momento lo strumento è nelle fasi iniziali di sviluppo, e il creatore promette di aggiungere molte funzioni in futuro, ma già così è fantastico. Per usarlo, vai a questo indirizzo e scegli le opzioni che preferisci per:
- Applicazione
- Appunti
- Finestra
- Colori (tema)
- Font
- Comportamento del mouse
- Interazione con il sistema operativo
- e molto altro
Dopo aver effettuato le tue scelte, clicca su Ghostty Config in alto a sinistra, seleziona Import & Export, e clicca su File a destra di Export. Lo strumento scaricherà il file config con le configurazioni da te selezionate. Ora aprilo con editor di testo (Text Editor nel Mac), copia il contenuto e incollalo nel file config originale (dopo aver aperto anche quest'ultimo in Text Editor), oppure sostituiscilo direttamente.
Ghostty è un piacere da usare, nonostante sia un progetto giovanissimo. Un utente esperto probabilmente avrà da ridire su certe caratteristiche, ma questo emulatore di terminale è veramente veloce e sono poche le funzioni che mancano all'appello. La personalizzazione, poi, è incredibile.
I difetti? Manca la versione per Windows, su tutti. Hashimoto promette che prima o poi verrà fatta, ma non ci sono date. Un altro difetto è la necessità di utilizzare il file config per la configurazione, ma come abbiamo visto grazie a Ghostty Config è tutto molto più facile.
Per ogni dettaglio, dai un'occhiata alla pagina ufficiale.
Mentre decidi se Ghostty possa fare o meno al caso tuo, dai un'occhiata anche alle altre app per Mac: troverai senz'altro qualche idea per migliorare la tua produttività o semplicemente l'aspetto del tuo desktop!
- App per Mac
- Migliori app per Mac gratis
- Portal ci porta nella natura dal Mac
- NotchNook rende utile il notch dei MacBook
L'articolo Un emulatore di terminale bellissimo e funzionale per macOS e Linux sembra essere il primo su Smartworld.