Ambulance Life A Paramedic Simulator Recensione: la realtà dietro la sirena
Nel settore dei videogiochi da sempre, accanto alle grandi avventure, si è cercato di offrire al pubblico esperienze di gioco che potessero replicare controparti reali di varia natura. Impresa ardua contare i simulatori di volo o di guida che ne decenni si sono susseguiti. A questi si sono poi affiancati altri di nuova generazione, ispirati […] L'articolo Ambulance Life A Paramedic Simulator Recensione: la realtà dietro la sirena proviene da Vgmag.it.


Nel settore dei videogiochi da sempre, accanto alle grandi avventure, si è cercato di offrire al pubblico esperienze di gioco che potessero replicare controparti reali di varia natura. Impresa ardua contare i simulatori di volo o di guida che ne decenni si sono susseguiti. A questi si sono poi affiancati altri di nuova generazione, ispirati da specifiche professioni, come ad esempio Farming Simulator (ecco la nostra recensione di Farming Simulator 25). L’obiettivo è sempre lo stesso: offrire un’esperienza quanto più immersiva, dettagliata e fedele alla realtà, con risultati più o meno convincenti. Ambulance Life A Paramedic Simulator si inserisce all’interno di questo filone, trasformandoci in novelli paramedici impegnati a salvare vite umane durante le emergenze. Rimane solo da chiederci se un videogioco possa davvero trasmettere la tensione, l’adrenalina e la complessità di un lavoro così cruciale.
Ambulance Life A Paramedic Simulator: emergenze sanitarie in città
Ambulance Life A Paramedic Simulator è un titolo di simulazione sviluppato da Aesir Interactive e pubblicato da Nacon. All’interno del titolo c’è già tutto ciò di cui abbiamo bisogno per capire la natura del videogioco. Saremo infatti messi nei panni di un soccorritore che deve affrontare emergenze, valutare pazienti e prendere decisioni critiche. Ovviamente non c’è nessuna traccia di una narrazione che faccia da collante tra i diversi interventi ma passeremo da un turno all’altro, aspettando in ambulanza di ricevere una chiamata di soccorso. Nello specifico, vestiamo i panni di un giovane paramedico in addestramento, affiancato da un collega più esperto. Il nostro mentore ci guida attraverso le prime missioni e ci supporta nella pratica in quelle successive. Il ciclo di emergenze e turni lavorativi crea certamente un senso di continuità, permettendo di immedesimarsi fin da subito nel ruolo che siamo chiamati a coprire. Allo stesso tempo, però, si percepisce una certa ripetitività di fondo che a volte emerge con violenza. Nonostante questo, il gioco riesce a trasmettere il fascino e la sfida di questa professione, gettandoci immediatamente nel centro dell’azione.
La nostra giornata lavorativa si svolge all’interno di una città liberamente ispirata a quella di San Francisco. La mappa è suddivisa in 3 quartieri distinti che vengono sbloccati man mano che si procede nel gioco. Purtroppo non brilla per una grafica particolarmente curata. L’esperienza di gioco, a una prima analisi, risulta però molto ben pensata. Gli incidenti per cui saremo chiamati a intervenire sono molto diversificati e ci richiederanno di curare ben 36 tipologie di ferite differenti. Gli strumenti di cura che abbiamo a nostra disposizione sono 17 come il saturimetro, le bende per ferite e anche diversi farmaci per il paziente. Gli incidenti sono vari e spaziano da piccoli traumi a eventi catastrofici con molteplici vittime, mettendo alla prova la nostra capacità di gestione dello stress. Con questi presupposti, non possiamo fare altro che timbrare il cartellino e iniziare il nostro turno in ambulanza.
Un gameplay tra immersione e limiti tecnici
L’anima di Ambulance Life A Paramedic Simulator risiede indubbiamente all’interno del suo gameplay. Ogni turno di lavoro, che spazia dai 15 ai 45 minuti (reali), alterna fasi di guida dell’ambulanza a interventi di primo soccorso. Dopo aver preso posto sul sedile di guida, arriverà una chiamata d’emergenza che ci costringerà a partire rapidamente per raggiungere il luogo dell’incidente. La guida dell’ambulanza è piuttosto realistica, con traffico da evitare e tempi da rispettare. Ciò che danneggia questa esperienza è soprattutto il comportamento degli NPC che lascia spesso a desiderare. Non è raro infatti trovare automobilisti che si fermano nel mezzo della strada o pedoni che si muovono casualmente, portandoci spesso a causare noi stessi degli incidenti (le fiancate dell’ambulanza sono le prime a risentirne). Una volta arrivati sul posto, entra in gioco la parte più tecnica. La prima fase è effettuare un’anamnesi, ponendo delle domande prestabilite al ferito. Le domande, però, sono ripetitive e le risposte spesso risultano poco chiare. La somma dei due elementi rende questa fase del soccorso meno coinvolgente di quanto potrebbe e dovrebbe essere. Una maggiore attenzione alla costruzione di dialoghi realistici avrebbe reso il tutto molto più credibile.
La seconda fase è la prima analisi del soggetto. Osservando in punti prestabiliti sul corpo del paziente, saremo in grado di notare dettagli utili alla diagnosi, da concludere sul nostro prezioso tablet. Questo strumento registra in automatico le nostre osservazioni, permettendoci di capire quale è il problema e il relativo trattamento. A questo punto dobbiamo caricare il paziente sull’ambulanza e sottoporlo alle prime cure. Le opzioni di trattamento sono davvero numerose e variano a seconda della gravità delle ferite. Possiamo decidere di somministrare farmaci, applicare bendaggi, eseguire manovre salvavita e molto altro. Nella modalità “Classica” siamo guidati e consigliati nelle operazioni da eseguire mentre chi vuole un maggiore senso di veridicità, può scegliere quella “Simulazione”. Qui siamo totalmente liberi di prendere le nostre decisioni. Una volta terminate queste operazioni di primo intervento, dovremo rimetterci alla guida e trasportare il paziente in ospedale. Se sarà ancora vivo, ovviamente.
In Ambulance Life A Paramedic Simulator, infatti, non dovremo intervenire solo per svenimenti o piccole cadute ma anche in veri e propri incidenti o eventi catastrofici. Qui, oltre a dover capire il trattamento, siamo chiamati anche a soccorrere più persone e quindi stabilire chi ha più necessità di un pronto intervento. Per aiutarci nell’organizzazione, è stato inserito un sistema di triage con cui catalogare la gravità delle ferite, utile ma non fondamentale. Nelle situazioni di emergenza su larga scala, molto impegnative, il gioco da il suo massimo e tutti i tecnicismi perdono di importanza. Durante incidenti multipli, incendi, tentativi di suicidio e altri scenari complessi, dove servono sangue freddo e capacità di gestione delle risorse, diventa quasi una perdita di tempo decidere se assegnare un codice verde o giallo al paziente appena visitato. A parte questi momenti di forte emozione, si percepisce a sprazzi una sensazione di ripetitività del gioco che ne abbassa sensibilmente la qualità. Forse una parte narrativa più strutturata e con un minimo di sviluppo, avrebbe reso il tutto ancora più coinvolgente.
Ambulance Life A Paramedic Simulator è un titolo che cerca di offrire un’esperienza autentica e coinvolgente nel mondo del soccorso medico. Un gioco che si presenta con forti contrasti, luci e ombre su un gioco che sarebbe stato altrimenti grandioso. Dal punto di vista del gameplay, i singoli interventi sono molto fedeli alla realtà, dimostrandosi coinvolgenti, immersivi e stimolanti. Dopo aver ricevuto la chiamata, dobbiamo guidare l’ambulanza fino al luogo dell’incidente, parlare con il paziente e visitarlo, per comprendere il problema. Effettuata la diagnosi, dovremo quindi scegliere il migliore trattamento per stabilizzarlo, almeno fino all’arrivo in ospedale. Gli interventi sono variegati e vanno da semplici cadute o svenimenti fino a veri e propri disastri o incidenti su larga scala, dove le nostre scelte potrebbero fare la differenza fra la vita e la morte. Tutto molto bello, nel piccolo, ma se guardiamo il quadro generale, la situazione cambia. Emerge così una grafica degli ambienti non molto curata e un’AI degli NPC abbozzata, che appare anche nelle risposte che ci danno i pazienti durante l’anamnesi. La mancanza di una vera e propria storia rende l’esperienza di gioco a tratti ripetitiva e quindi meno coinvolgente. Nonostante i suoi difetti (che sicuramente verranno corretti con l’arrivo di patch), Ambulance Life A Paramedic Simulator rimane un’esperienza interessante, forse l’unica in questo caso, per chi ama i simulatori e soprattutto vuole provare l’emozione di salvare vite. Per tutti gli altri, soprattutto per quei videogiocatori non amente del genere simulazione, il gioco potrebbe lasciare un po’ di amaro in bocca.
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