Apple sta vivendo il suo “momento Windows Vista”? Cresce la preoccupazione
Apple sta vivendo il suo “momento Windows Vista”? Cresce la preoccupazione Secondo il noto analista tecnologico Benedict Evans, Apple potrebbe essere nel bel mezzo del suo “momento Windows Vista”. Il paragone con il famigerato sistema operativo di Microsoft del 2007 non è casuale. Windows Vista fu criticato per bug, scarsa ottimizzazione e per decisioni di design controverse. Ora, Evans suggerisce che Apple stia affrontando un declino [...]

Apple sta vivendo il suo “momento Windows Vista”? Cresce la preoccupazione

Secondo il noto analista tecnologico Benedict Evans, Apple potrebbe essere nel bel mezzo del suo “momento Windows Vista”.
Il paragone con il famigerato sistema operativo di Microsoft del 2007 non è casuale. Windows Vista fu criticato per bug, scarsa ottimizzazione e per decisioni di design controverse. Ora, Evans suggerisce che Apple stia affrontando un declino simile in termini di innovazione e realizzazione dei progetti.
Le preoccupazioni principali riguardano il Vision Pro, lanciato troppo presto e senza una vera strategia, e il ritardo delle funzionalità AI di Siri, che Apple aveva promesso per il 2024 ma che potrebbero arrivare solo tra qualche anno.
Secondo Evans, il lancio del Vision Pro non è all’altezza degli standard Apple:
“Il Vision Pro è un concept, o una demo, e Apple non lancia demo. Perché ha deciso di commercializzarlo? Cosa ha ottenuto? Non ha registrato vendite significative, perché non poteva, e non ha stimolato l’attività degli sviluppatori, perché nessuno l’ha acquistato. Molti in Apple sono perplessi”.
Apple ha sempre evitato di lanciare sul mercato prodotti incompleti, ma il Vision Pro sembra aver fatto eccezione. Il risultato? Pochi utenti, poco entusiasmo e un ecosistema di app che fatica a decollare.
Ancora più grave è il caso della nuova versione di Siri, presentata con grande enfasi alla WWDC 2023 e poi posticipata a data da destinarsi. Evans sottolinea come questo sia un caso senza precedenti per la società:
“Apple ha mostrato una demo, e lo fa solo quando le cose sono quasi pronte. In passato, Apple ha sempre rispettato le scadenze e il prodotto sarebbe dovuto essere disponibile “entro la fine dell’anno”, ma così non è stato. Eppure, oggi non stiamo usando la nuova versioni di Siri.”
L’aggiornamento di Siri basato sull’AI potrebbe non arrivare prima del 2025 o addirittura tra il 2026 e il 2027. Una tempistica che rischia di far perdere ad Apple il treno dell’intelligenza artificiale, mentre competitor come OpenAI e Google stanno avanzando rapidamente.
Evans conclude con una riflessione che getta un’ombra sul futuro di Apple:
“Il fallimento di Siri 2 è di gran lunga l’episodio più drammatico di una tendenza crescente di Apple a lanciare i propri prodotti in ritardo. Il ciclo di rilascio del software era un metronomo: l’annuncio alla WWDC in estate, il rilascio dell’OS in settembre con tutto ciò che era stato mostrato. Ora questo schema sembra essere saltato. È un sintomo di una deriva simile a quella di Windows Vista?”
Le critiche su Apple che “non innova più” esistono da decenni, ma questa volta sembra che ci sia qualcosa di diverso in gioco. Il Vision Pro e il flop di Siri potrebbero essere solo i primi segnali di un problema strutturale che Apple dovrà affrontare al più presto.