DOGE: la più grande violazione dei dati americana travestita da lotta agli sprechi
Tanti dubbi sulla legalità dell'agenzia che Donald Trump ha dato in mano ad Elon Musk.
Parte del mondo politico e dell'opinione pubblica statunitense è sicura: quello che il DOGE sta mettendo in atto è la più monumentale violazione dei dati mai avvenuta nel Paese. Migliaia di persone - prevalentemente giovani e inesperte, e nel migliore dei casi provenienti da organizzazioni private dell'ecosistema di Elon Musk - stanno avendo accesso a informazioni di milioni di dipendenti federali, nonché al sistema che gestisce 6 mila miliardi di dollari di pagamenti destinati alla popolazione.
Il Department of Government Efficiency fortemente voluto da Donald Trump ed affidato al CEO di Tesla ha pieno accesso ai conti dell'America e degli americani, mettendo tra l'altro in atto sistemi di cui si sa ben poco e di cui non si conoscono del tutto le pratiche di sicurezza informatica. E questo mette ancora più in pericolo il Paese, ora esposto più che mai ad eventuali attacchi da parte di hacker pronti a sfruttare la situazione. TechCrunch non va per il sottile, dicendo innanzitutto che "finora le prove suggeriscono che la sicurezza non è una priorità", poi che "l'accesso da parte del team DOGE di Musk rappresenta ila più ampia compromissione nota di dati detenuti dal governo federale da parte di un gruppo privato di individui".
VANIFICATO IL LAVORO DI UNA VITA
I professionisti della sicurezza informatica e una larga parte dei legislatori sono rimasti scioccati dalla facilità con cui Elon Musk e il suo team hanno preso il controllo dei dipartimenti e avuto accesso ad archivi sino a quel momento protetti e resi inaccessibili dal lavoro dei dipendenti federali. I membri del DOGE, tra l'altro, godono di un'autorizzazione provvisoria concessa attraverso uno dei tanti ordini esecutivi firmati in questi giorni da Trump.