L’uomo di argilla: dal 13 febbraio nei cinema
Presentato alla 80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Orizzonti Extra, vincitore del Premio del Pubblico al Busan International Film Festival 2023, arriva finalmente nelle sale italiane dal 13 febbraio L’uomo di argilla, opera prima della regista francese Anaïs Tellenne. Incorniciato in una ambientazione fiabesca e seducente e acclamato in patria come uno […] L'articolo L’uomo di argilla: dal 13 febbraio nei cinema proviene da Vgmag.it.


Presentato alla 80° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Orizzonti Extra, vincitore del Premio del Pubblico al Busan International Film Festival 2023, arriva finalmente nelle sale italiane dal 13 febbraio L’uomo di argilla, opera prima della regista francese Anaïs Tellenne. Incorniciato in una ambientazione fiabesca e seducente e acclamato in patria come uno dei film rivelazione degli ultimi anni, L’uomo di argilla colpisce al cuore lo spettatore per il suo racconto poetico e toccante: l’incontro di due personaggi completamente agli antipodi ma similmente meravigliosi e intriganti, interpretati dalla possente e introversa personalità di Raphaël Thiéry (Povere creature!) e dal fascino inquieto e sfuggente di Emmanuelle Devos (I Profumi di Madame Walberg).
Al tempo stesso, il film è un elogio dell’empatia e del ruolo della bellezza e dell’arte come stimolo per una crescita interiore e per l’acquisizione di consapevolezza da parte di chi ha la sensibilità di coglierle e apprezzarle. Una storia d’amore non convenzionale che trasforma e migliora. L’uomo di argilla sarà distribuito da Satine Film nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 13 febbraio.
Sinossi:
Raphaël è il custode di un’imponente villa familiare ormai disabitata, abbandonata da anni dai suoi proprietari. Vive con la madre, un tempo al servizio della famiglia, nella grande tenuta della proprietà, in una piccola costruzione adiacente alla villa. Le giornate di Raphaël trascorrono ripetitive, assomigliandosi l’una all’altra: la caccia alle talpe nel giardino, la passione per la cornamusa che pratica in un gruppo amatoriale con cui si esibisce occasionalmente, le scappatelle amorose con la postina. Ma, inaspettatamente, in una notte tempestosa, arriva Garance, l’erede proprietaria della tenuta. Priva di bagagli ed emotivamente alterata, Garance si rifugia nella villa in preda a un evidente desiderio di isolamento e apparente autodistruzione che lascia Raphaël turbato e al tempo stesso incuriosito. Scoprirà che Garance è una rinomata artista visiva che ha fatto dei dolori della vita la sua arte, tanto da raccogliere in fialette le proprie lacrime o tatuarsi il corpo come se fosse il mosaico dei tagli di un macellaio. Garance si rinchiude nelle stanze della villa e non desidera essere disturbata da nessuno. Un atteggiamento misterioso e al tempo stesso nascostamente sofferente che fa breccia nel cuore di Raphaël, sempre più disorientato dal sentimento che prova verso quella donna che il mondo dell’arte chiama “La signora in blu” e che sente sempre più crescere dentro di sé. Ma l’attrazione è reciproca: anche Garance è attratta dalla fisicità possente e dall’anima criptica e tormentata di Raphaël, che lei definisce essere come “un paesaggio mutevole e accidentato, un canyon che potrebbe passare ore ad attraversare…”.
Una sintonia non convenzionale ma altrettanto intima e profonda si instaura tra i due, finendo per avvolgere entrambi in una connessione emotiva e artistica che cambierà per sempre le loro vite.
L'articolo L’uomo di argilla: dal 13 febbraio nei cinema proviene da Vgmag.it.