Brasile: gli agenti del fisco possono confiscare Bitcoin (BTC) negli aeroporti
L’ispezione dei crypto-wallet dovrebbe avvenire solo per “obiettivi specifici”.


Alcuni agenti del fisco federale del Brasile (RFB) hanno parlato della possibilità di confiscare Bitcoin (BTC) negli aeroporti. Tali agenti sono anche protagonisti della serie “Airport – Restricted Area” e hanno sottolineato che l’ispezione dei crypto-wallet avviene solo per “obiettivi specifici”.
Brasile e la confisca dei Bitcoin (BTC) negli aeroporti solo per “obiettivi specifici”
Secondo quanto riportato, gli agenti del fisco federale del Brasile (o RFB) Mario De Marco, Anderson Leme e Rodrigo Quaresma, hanno parlato del controllo dei crypto-wallet negli aeroporti.
In pratica, i tre agenti, protagonisti anche della serie “Airport – Restricted Area”, hanno partecipato al podcast di Ticaracaticast. Nello specifico, gli agenti hanno parlato di limiti, pratiche e legislazione brasiliana in tema “trasporto di denaro”, coinvolgendo anche Bitcoin (BTC)
A tal proposito, l’agente Quaresma ha esordito con una regola che si applica sia all’ingresso che all’uscita dal Brasile:
“Oggi c’è un limite di 10.000 dollari e bisogna dichiarare che si viaggia con più di 10.000 dollari”
Parlando dei crypto hardware wallet in stile Ledger, il presentatore ha chiesto agli agenti se controllano tali dispositivi e i Bitcoin (BTC) contenuti.
A tal proposito, l’agente De Marco ha affermato che l’ispezione dei crypto-wallet viene effettuata dai RFB solo quando si hanno “obiettivi specifici”.
Tuttavia, l’agente Leme ha fatto un commento importante, osservando che “la legislazione parla di contanti”. In altre parole, non è compito della RFB svolgere questo lavoro, a meno che il sospettato non sia indagato per un reato.
Brasile: tra la confisca di Bitcoin in aeroporto e la proposta dei pagamenti stipendi in BTC
Parlando di RFB e Bitcoin, nel 2024, l’agenzia aveva messo all’asta quattro portafogli Bitcoin (BTC), con un’offerta di partenza di 300 reais.
Tali wallet di BTC erano stati sequestrati dalla dogana dell’aeroporto di Viracopos, ed erano tre del marchio Ballet e uno di Block, la società di Jack Dorsey. .
Ad ogni modo, mentre ora il tema cruciale è l’ispezione di BTC negli aeroporti in Brasile, la settimana scorsa bitcoin è stato menzionato in una proposta di legge.
E infatti, pare che il Brasile sta valutando di introdurre una normativa per i pagamenti degli stipendi in BTC e altre crypto.
Nello specifico, il Deputato federale Luiz Philippe de Orleans e Bragança ha presentato tale normativa, in modo da consentire ai datori di lavoro di corrispondere parte dello stipendio in criptovalute.
Si tratta dunque di un’autorizzazione di pagamenti volontari e parziali in BTC e altre crypto. Nello stesso tempo, però, si impone il vincolo di versare almeno il 50% dello stipendio in real brasiliano, la moneta ufficiale del Paese.
L’ETF su Ripple (XRP) spot
Lo scorso febbraio, il Brasile ha fatto parlare di sé in tema crypto per essere il primo Paese al mondo a lanciare il primo ETF su Ripple (XRP) spot.
E infatti, in quel momento, era appena arrivata l’approvazione del fondo HASHDEX NASDAQ XRP FUNDO DE ÍNDICE, da parte della Comissão de Valores Mobiliários (CVM).
Tale iniziativa ha il potenziale di ampliare l’accesso a XRP per gli investitori istituzionali e retail.