Caos autovelox, problema davvero risolto? No, Salvini blocca il decreto
Il decreto è stato bloccato e si torna nel caos normativo
Pareva che fosse stata trovata una soluzione al problema dell'omologazione degli autovelox che aveva portato ad una valanga di ricorsi. La bozza del decreto di cui avevamo parlato pochi giorni fa sostanzialmente avrebbe permesso un'omologazione automatica per tutti gli autovelox approvati dall'agosto 2017 in poi. Una sorta di sanatoria, se così vogliamo chiamarla. Per i dispositivi più vecchi, invece, l'obbligo di spegnimento in attesa di una nuova omologazione. La procedura era descritta sempre all'interno della bozza del decreto. Il documento era stato inviato al sistema TRIS dell'UE per la consultazione pubblica e sembrava che fosse solo questione di tempo. Terminata a giugno la consultazione pubblica, il decreto sarebbe stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale per poi entrare in vigore.
Tutto bene? No, perché il decreto è stato bloccato su richiesta del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini che si è limitato ad affermare che servono ulteriori approfondimenti. Il ministro non ha chiarito se saranno effettuati solo alcuni correttivi o se il decreto sarà riscritto o addirittura accantonato del tutto. Quello che pare chiaro è che lo stop fa ripiombare il settore nel caos normativo.
LE POLEMICHE SUL DECRETO
La bozza del decreto pare che comunque non fosse piaciuta alle forze dell'ordine soprattutto per una questione di tempistiche, visto che avrebbe creato un problema nel periodo estivo, quando il traffico cresce sensibilmente a causa delle ferie estive. Di fatto, il decreto avrebbe spento moltissimi autovelox, quelli più vecchi, in un momento molto critico per la viabilità. Per Asaps, l'Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, si sarebbe trattato potenzialmente di una sorta di "liberi tutti", considerato come troppo spesso l'alta velocità sia la causa principale degli incidenti.