Fusione Honda-Nissan: le particolari condizioni per riaprire i colloqui
Il destino di Nissan in bilico: l'offerta di Honda, con la condizionale, per un nuovo inizio
Incredibile ma vero. Honda sarebbe disposta a riaprire i negoziati con Nissan per creare quello che diventerebbe il quarto gruppo automobilistico più grande al mondo, ma solo a condizione che l'attuale amministratore delegato di Nissan, Makoto Uchida, lasci il suo incarico. A rivelarlo è il Financial Times, che cita fonti vicine alle discussioni.
Le due case automobilistiche, rispettivamente seconda e terza per vendite in Giappone dopo Toyota, avevano avviato trattative per una fusione con un valore complessivo stimato in 60 miliardi di dollari. Tuttavia, le negoziazioni si sono interrotte la scorsa settimana, lasciando Nissan in una situazione di ulteriore incertezza. La casa giapponese sta affrontando un periodo difficile, segnato da una drastica riduzione degli utili a causa della mancanza di modelli ibridi competitivi sul mercato statunitense e della crescente pressione dei produttori cinesi.
FARSI DA PARTE
Il fallimento dei colloqui avrebbe acceso nuove tensioni all'interno del consiglio di amministrazione di Nissan, aumentando le pressioni su Uchida per un passo indietro. Il manager, in carica dal 2019, ha dichiarato di voler rimanere fino al 2026, ma sia alcuni membri del consiglio che il partner francese Renault spingerebbero per una sua uscita anticipata. Secondo il Financial Times, il board avrebbe già avviato discussioni informali sulle tempistiche di una possibile successione.