La Germania investe sulle batterie agli ioni di sodio
Il progetto tedesco SIB:DE FORSCHUNG esplora le batterie al sodio-ion come alternativa sostenibile per energia e mobilità europea.
Ben 14 milioni di euro di investimenti, 21 partner coinvolti e un obiettivo che guarda al futuro: rivoluzionare il panorama delle batterie in Europa con la tecnologia sodio. È questa la sfida lanciata dalla Germania con il progetto SIB:DE, un’iniziativa che porta la firma del gigante chimico BASF e che mira a offrire un’alternativa sostenibile e accessibile alle batterie al litio. Questo progetto non si limita alla ricerca: l’obiettivo è adattare la nuova tecnologia alle linee produttive già esistenti, aprendo così una strada concreta per la sua industrializzazione.
Sostenuto dal Ministero Federale dell'Istruzione e della Ricerca tedesco, il programma rappresenta il più grande consorzio nazionale dedicato alle batterie al sodio. La forza di questa iniziativa risiede nella collaborazione tra università, centri di ricerca e aziende, che puntano a sfruttare i vantaggi del sodio: un elemento non solo abbondante e a basso costo, ma anche con catene di approvvigionamento più sicure rispetto al litio, oggi dominato da mercati asiatici. L’orizzonte temporale è chiaro: entro il 2027, il consorzio mira a fornire dati concreti sulla fattibilità industriale di queste batterie, aprendo così la strada a un successivo sviluppo chiamato SIB:DE ENTWICKLUNG.
LE COMPLICAZIONI
Le sfide tecniche, tuttavia, non mancano. Le differenze chimiche tra sodio e litio pongono interrogativi sulla durata e sulle prestazioni delle batterie. Ma il consorzio è determinato a superare questi ostacoli attraverso lo sviluppo di materiali innovativi e processi produttivi ottimizzati. Questo sforzo rappresenta un tassello fondamentale nella strategia europea per l’indipendenza energetica e la sostenibilità ambientale.