Rivoluzione medica: primo paziente lascia l'ospedale con un cuore in titanio
Innovazione salvavita permette a un uomo di vivere 105 giorni con un cuore meccanico in attesa di trapianto
Un traguardo storico è stato raggiunto nel campo della cardiologia: un uomo australiano sulla quarantina è diventato la prima persona al mondo a lasciare l'ospedale con un cuore artificiale in titanio, continuando a vivere normalmente per ben 105 giorni.
Il dispositivo, sviluppato dall'azienda BiVACOR, è un'innovazione rivoluzionaria nel campo dei cuori artificiali. Si tratta di una pompa in titanio delle dimensioni di un pugno, dotata di un'elica a levitazione magnetica che spinge il sangue verso i polmoni, mantenendo in vita il paziente mentre attende il trapianto di un cuore umano.
Il 6 marzo, quando è finalmente diventato disponibile un cuore umano donato, il dispositivo in titanio è stato rimosso e sostituito con l'organo biologico. I medici sono stati chiari: senza questo "ponte" tecnologico, il cuore del paziente avrebbe ceduto prima che un donatore fosse disponibile. "Con il suo cuore originale, il paziente riusciva a percorrere solo 10-15 metri senza avere difficoltà respiratorie. Ora è in grado di fare cose che non poteva fare da molti anni", ha dichiarato il cardiologo Chris Hayward, responsabile del team chirurgico del St. Vincent's Hospital di Sydney dove è stata eseguita la procedura.