Telegram contro WhatsApp, Pavel Durov attacca: “Sono anni che ci copiano”
Pavel Durov, fondatore di Telegram, non usa mezzi termini per sbeffeggiare l'avversario di sempre, WhatsApp: "Un'imitazione scadente". The post Telegram contro WhatsApp, Pavel Durov attacca: “Sono anni che ci copiano” appeared first on telefonino.net.

WhatsApp è tutt’ora l’applicazione di messaggistica istantanea più utilizzata al mondo, con 2 miliardi di utenti attivi, ma la sua posizione dominante comincia ad essere inficiata da Telegram.
Stando alle parole del suo fondatore, Pavel Durov, Telegram ha superato la soglia del miliardo di utenti attivi, avvicinandosi così al rivale. Nonostante il divario sia ancora significativo, Durov si mostra ottimista circa il futuro, sottolineando come Telegram abbia generato profitti per 547 milioni di dollari lo scorso anno.
Pavel Durov, fondatore di Telegram, critica duramente WhatsApp
In un post sul suo canale ufficiale di Telegram, Durov non ha risparmiato frecciatine nei confronti di WhatsApp, definendola una “imitazione annacquata” della sua piattaforma. L’accusa è quella di copiare le innovazioni di Telegram, ribadendo come, nonostante gli ingenti investimenti in lobbying e campagne pubblicitarie, WhatsApp non sia riuscita a frenare la crescita del competitor. Durov ha anche evidenziato l’indipendenza di Telegram, a differenza di WhatsApp, che fa parte dell’universo di Meta.
Secondo i dati di Statista, l’applicazione cinese WeChat si colloca al secondo posto della classifica, con circa 1,38 miliardi di utenti. Telegram, pur crescendo rapidamente, non è esente da controversie. Negli anni, è stata ampiamente criticata per l’elevata presenza di contenuti disinformativi ed estremisti, la cui visibilità è stata enfatizzata anche grazie al discutibile lavoro degli algoritmi.
Una delle accuse più gravi riguarda la presenza di materiale illegale, come il CSAM (Child Sexual Abuse Material), sui canali creati dagli utenti. Sebbene Telegram non ospiti direttamente tali contenuti, la sua struttura decentralizzata ha reso difficile il controllo. Nel 2024, Durov è stato arrestato con l’accusa di “aver facilitato attività criminali” attraverso la piattaforma. In seguito a questi eventi, Telegram ha adottato misure più stringenti, unendosi all’Internet Watch Foundation per identificare e rimuovere contenuti illegali e collaborando con le autorità, fornendo dati come indirizzi IP e numeri di telefono dietro legittima richiesta.
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