Apple ha davvero chiesto di cancellare Chrome dagli iPhone? Facciamo chiarezza
Apple ha davvero chiesto di cancellare Chrome dagli iPhone? Facciamo chiarezza Durante lo scorso fine settimana, una notizia virale ha iniziato a rimbalzare tra siti e social. Secondo quanto riportato inizialmente dal New York Post, Apple avrebbe consigliato agli utenti di cancellare Google Chrome dai propri iPhone. Se così fosse, si tratterebbe di una mossa clamorosa da parte di Cupertino. Ma la realtà, come spesso accade, [...]

Apple ha davvero chiesto di cancellare Chrome dagli iPhone? Facciamo chiarezza

Durante lo scorso fine settimana, una notizia virale ha iniziato a rimbalzare tra siti e social. Secondo quanto riportato inizialmente dal New York Post, Apple avrebbe consigliato agli utenti di cancellare Google Chrome dai propri iPhone. Se così fosse, si tratterebbe di una mossa clamorosa da parte di Cupertino. Ma la realtà, come spesso accade, è molto più sfumata.
Tutto ruota attorno a una vecchia campagna pubblicitaria di Apple risalente all’estate 2023, nella quale Safari veniva presentato come il browser della privacy, a differenza di altri concorrenti. Lo spot, intitolato Flock, mostrava una serie di telecamere volanti che inseguivano un utente durante la sua navigazione online, con lo slogan: “La tua navigazione è sotto controllo”.
Il messaggio era chiaro: gli altri browser tracciano, Safari protegge.
Nello spot, Apple non menzionava direttamente Chrome, ma il riferimento era evidente. La campagna ha raccolto oltre 20 milioni di visualizzazioni e ha avuto una certa risonanza all’epoca, ma è tornata d’attualità proprio in questi giorni. Il motivo è presto detto. Un cambiamento di strategia da parte di Google.
Nel luglio 2023, solo pochi giorni dopo il lancio dello spot Apple, Google aveva annunciato alcune modifiche imminenti a Chrome per ridurre il tracciamento da parte di terze parti. Si trattava di un’importante apertura verso una maggiore tutela della privacy, apparentemente in linea con le politiche di Apple degli ultimi anni.
Tuttavia, nei giorni scorsi, Google ha ufficialmente fatto marcia indietro. In un nuovo post, l’azienda ha spiegato che non introdurrà più un prompt specifico per la gestione dei cookie di terze parti, giustificando la decisione con una combinazione di “accelerazione dell’adozione di tecnologie per la privacy”, “nuove opportunità offerte dall’intelligenza artificiale” e un contesto normativo internazionale in continua evoluzione.
Insomma, secondo Google, non sono più necessarie modifiche di alcun tipo. Tuttavia, proprio questo dietrofront ha riacceso il dibattito, spingendo molti utenti e giornali a rispolverare lo spot di Apple e, in alcuni casi, a travisarne il messaggio.
È importante chiarire che Apple non ha mai ufficialmente invitato gli utenti a eliminare Google Chrome dai propri iPhone. Né tramite comunicati stampa né tramite messaggi diretti su iOS. La tutela della privacy è certamente un tema centrale per Apple, ma la comunicazione aziendale si è sempre basata su confronti indiretti e campagne pubblicitarie, non su istruzioni perentorie.
Il titolo sensazionalistico del New York Post ha sicuramente avuto un effetto virale, ma ha anche contribuito a creare confusione, spingendo molti utenti a credere che Apple avesse intrapreso una vera e propria “crociata” contro Chrome. Non è così.
Al netto delle semplificazioni, la vicenda solleva comunque la differenza sempre più marcata tra Apple e Google in tema di privacy online. Mentre Apple continua a promuovere un modello più restrittivo in materia di tracciamento, Google si muove con maggiore cautela, cercando di bilanciare le esigenze pubblicitarie con quelle degli utenti.