L’Ohio corre per la riserva strategica in Bitcoin

Non è però in pole position, visto che davanti a tutti c'è la democratica Arizona.

Mar 25, 2025 - 15:32
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L’Ohio corre per la riserva strategica in Bitcoin
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Dopo l’istituzione della riserva nazionale statunitense in Bitcoin ad opera di Donald Trump, diversi Stati USA si stanno dando da fare per essere i primi ad averla: uno di questi è l’Ohio

Ad oggi non ce n’è ancora stato nessuno che abbia approvato in via definitiva una legge in tal senso, anche se ve ne sono alcuni in cui il disegno di legge ha già superato con successo i primi passaggi e si accinge ad approvarlo in via definitiva. 

La riserva in Bitcoin dell’Ohio

Ieri, il rappresentante alla Camera dell’Ohio Steve Demetriou ha dichiarato che sta lavorando duramente a Columbus per creare una Riserva in Bitcoin dello Stato. 

Columbus è la città in cui hanno sede le istituzioni statali dell’Ohio. 

L’Ohio è uno dei cosiddetti “swing state“, ovvero uno di quegli Stati USA in cui non c’è una netta maggioranza storica di repubblicani o democratici. Con i suoi undici milioni di abitanti, e ben 17 grandi elettori, spesso risulta decisivo per l’elezione del Presidente a livello nazionale. 

Il suo attuale governatore è repubblicano, e a dire il vero è ormai dal 2016 che i repubblicani vincono sempre in Ohio. Quindi non è cruciale come la vicina Pennsylvania, ma non è storicamente repubblicano tanto quanto, ad esempio, il Texas o la vicina Indiana. 

Essendo però da quasi un decennio a maggioranza repubblicana, non stupisce che sia uno di quelli che sta facendo a gara per approvare il prima possibile una riserva in Bitcoin come quella voluta da Trump a livello nazionale. 

Gli Stati oltre all’Ohio che puntano ad avere una riserva strategica in Bitcoin

In Oklahoma, il disegno di legge per istituire una riserva in Bitcoin sta già per giungere al traguardo, dato che la sua Camera lo ha approvato con 77 voti favorevoli e solo 15 contrari. Ora manca solo più l’approvazione del Senato e la firma del governatore. 

La situazione è simile anche in Texas

Lo Stato in cui il processo è più avanzato è l’Arizona, come riporta la cosiddetta “Reserve Race” di Bitcoin Laws. 

Infatti, se attualmente sono solamente tre gli Stati in cui un disegno di legge per istituire una riserva in Bitcoin abbia già ottenuto l’approvazione della Camera (Oklahoma, Texas e Arizona), solo in Arizona ha già anche ottenuto l’approvazione del comitato finanza del Senato. Quindi solo in Arizona manca solo più un ultimo passaggio, ovvero l’approvazione al Senato, prima che la legge venga firmata dal governatore ed entri in vigore. 

Invece, in Oklahoma deve ancora ottenere l’approvazione del comitato finanze del Senato, dopo essere stato approvato alla Camera. 

L’Ohio risulta essere in quella vasta schiera di Stati in cui il disegno di legge ha ottenuto ancora solamente l’approvazione del comitato finanze della Camera, e quindi deve ancora essere sottoposto al voto della Camera stessa. 

Vi è anche uno Stato, il West Virginia, in cui il disegno di legge deve ancora ottenere anche l’approvazione del primo comitato, mentre ve ne sono cinque in cui è già stato bocciato (Montana, North Dakota, South Dakota, Wyoming e Pennsylvania). In questi cinque Stati però non è detto che in futuro non possano essere presentati altri disegni di legge simili. 

A questi si aggiungono altri 15 Stati in cui non è ancora stato proposto alcun disegno di legge in tal senso. 

Le tempistiche

Per quanto riguarda il disegno di legge che istituirebbe una riserva in Bitcoin in Arizona, sebbene manchi ancora solo un voto, non è detto che possa essere messo ai voti a breve. 

Tuttavia, alla Camera ci ha messo circa un mese ad essere approvato, una volta passato il voto della commissione, quindi è lecito attendersi che possa essere approvato entro la fine di aprile. 

In Oklahoma ed in Texas, invece, deve ancora essere analizzato dalla commissione finanze del Senato, e non è detto che ciò avvenga a breve. 

Tuttavia in entrambi i casi nel giro di meno di due mesi è stato redatto, presentato, ed approvato alla Camera, quindi è lecito che possano volerci meno di altri due mesi perchè venga approvato al Senato. 

Da notare che anche in Texas la Camera ha approvato a larga maggioranza, e come l’Oklahoma è uno Stato a maggioranza repubblicana. L’Arizona invece è a guida democratica. 

Gli effetti sul prezzo di BTC

Non sembra però che un’eventuale approvazione definitiva potrebbe avere un impatto rilevante sul prezzo di Bitcoin. 

Infatti, non lo ha avuto nemmeno l’approvazione della riserva strategica nazionale per mano di Donald Trump.

Ciò che invece potrebbe davvero fare la differenza è l’eventuale notizia di una campagna di acquisti di BTC. 

La riserva strategica nazionale per ora non prevede alcun acquisto di BTC, ma solo l’inserimento nella riserva dei Bitcoin già in possesso del Dipartimento di Giustizia grazie ai sequestri giudiziari effettuati negli ultimi anni. 

Le riserve dei singoli Stati invece non possono attingere ai BTC sequestrati, perché tali sequestri li fa per l’appunto il Dipartimento di Giustizia nazionale. Quindi una volta eventualmente istituita la riserva in Bitcoin, dovranno dire come intendono procedere per metterci dentro dei BTC. 

L’ipotesi iniziale è quella di raccoglierli con donazioni o pagamenti verso lo Stato, ma potrebbe essere davvero troppo poco. Se un qualsiasi Stato prima o poi dovesse annunciare una significativa campagna di acquisti di BCT questo potrebbe avere effetti positivi sul prezzo di Bitcoin.