Un controller così bello non l'avete mai visto! La recensione di PowerA Fusion Pro

L'unboxing del PowerA Fusion Pro Wireless Controller trasmette subito una sensazione premium: la scatola è composta da uno scomparto che, una volta sfilato, mostra un disegno che richiama la trama dell'illuminazione RGB.

Dopodiché ci si ritrova davanti alla base di ricarica, che è composta da uno stand ed un magnete con ingresso USB-C. Nell'incavo della basetta è alloggiato il ricevitore USB-A, mentre nella comodissima custodia vi attende il controller e il cavo di ricarica intrecciato.

• Dimensioni: 156 x 107 x 60 mm
• Peso: 654 g
• Connettività: wireless a bassa latenza tramite adattatore USB incluso
• Compatibilità: Xbox Series X|S, Xbox One, Windows 10/11
• Porte: porta USB-C e jack audio 3,5 mm
• Funzionalità avanzate: Ghost RGB LED Lighting, analogici regolabili in altezza, 4 pulsanti aggiuntivi, grilletti regolabili, analogici Hall Effect, rotella del volume, supporto app

Il primo aspetto che salta subito all'occhio del PowerA Fusion Pro Wireless è il peso di 654 grammi, che può in effetti sembrare notevole, soprattutto se confrontato con altri controller premium come l'Xbox Wireless Elite 2 (circa 350 g).

C'è però da dire che il tutto risulta ben bilanciato e dà una sensazione di solidità tra le mani: la presa è stabile, ma se siete sensibili al peso di un controller vale la pena tenerlo a mente in fase di l'acquisto.

L'ergonomia è simile a quella di un controller Xbox tradizionale, alla quale però PowerA ha ammorbidito leggermente l'impugnatura, per merito soprattutto delle gommature, che tuttavia assorbono un po' di polvere di troppo.

La connessione wireless avviene tramite il ricevitore sia su Xbox, sia su PC: una cosa non così scontata, visto che prodotti come il Turtle Beach Stealth Pivot, ad esempio, funzionano senza fili solo su PC e non su Xbox, pur essendo dotato della licenza ufficiale.

Da spento è piuttosto asettico e minimale, poiché rinuncia pure ai colori su Y, B, A e X e piazza un po' di bianco sul logo Xbox. La magia avviene non appena lo si accende: basta premere proprio il tasto Xbox per dare inizio allo spettacolo di colori, un arcobaleno che si dipana dal cuore e si espande su tutta la parte frontale, andando ad illuminare il disegno sulla scocca. L'effetto è a dir poco spettacolare, e lo si può pure personalizzare.

Il fulcro del Fusion Pro Wireless di PowerA, l'avrete ormai intuito, è proprio il suo sistema di illuminazione RGB.

È possibile passare in rassegna i vari effetti con uno specifico tasto posteriore, messo accanto a quello con il quale potrete mappare i tasti extra, ma per il massimo della personalizzazione dovete affidarvi all'applicazione per Windows PowerA Gamer HQ.

Il software è piuttosto completo, sebbene non privo di problematiche. Per dire, è davvero notevole che si possa modificare la luminosità su quattro zone diverse e con vari effetti, ma non esiste un riscontro visivo immediato sull'applicazione durante la regolazione della luminosità, costringendo l'utente a verificare le modifiche direttamente sul controller.

L'interfaccia non è il massimo dell'intuitività e la navigazione avviene in parte con il mouse e in parte con il controller, eppure, una volta digerito il tutto, si ha un grande controllo sulle funzioni del gamepad, dalle zone morte, fino all'intensità della vibrazione.

Chiusa la parentesi software, molto del buono del PowerA Fusion Pro Wireless Controller lo si nota pad alla mano. Spiccano i Quick-Twist Thumbsticks, cioè degli analogici che consentono di regolare l'altezza degli stick con una semplice rotazione. Una chicca non da poco, unita pure alla tecnologia Hall Effect, che assicura più precisione e longevità.

Non finisce qui, perché la dotazione vanta pure una manopola audio, delle levette per scegliere la corsa dei grilletti e 4 pulsanti extra, insieme a quelli per la modifica del pattern dei LED e la mappatura. Vale la pena analizzarli più da vicino, ma in ogni caso il tutto risulta davvero completo.

Ho utilizzato il PowerA Fusion Pro Wireless Controller per tutti gli ultimi titoli recensiti su queste pagine, da Assassin's Creed Shadows a Monster Hunter Wilds, per testarne le performance su una vasta gamma di generi.

L'esperienza d'uso è sostanzialmente assimilabile a quella di un tradizionale controller Xbox, ma sono proprio quei piccoli accorgimenti che fanno la differenza.

Innanzitutto, l'ergonomia generale è un punto di forza: le bombature delle impugnature sono state studiate per essere più morbide, così come i grilletti, che presentano contorni dolci e una texture zigrinata. Il feeling dei pulsanti d'azione e dei dorsali è poi molto soddisfacente: rispondono rapidamente e offrono un feedback ben definito.

I pulsanti extra posteriori risultano ben posizionati, in particolare quelli destinati ai medi. Quelli progettati per gli anulari, invece, richiedono una pressione leggermente maggiore, probabilmente per evitare attivazioni accidentali, e non li ho trovati così comodi come quelli centrali, anche se per comandi non utilizzati frequentemente possono andare bene.

Ottimi invece i Quick-Twist Thumbsticks, che permettono di regolare l'altezza degli analogici su tre livelli, senza dover effettuare il cambio degli stick. Si tratta di una soluzione indovinata che, una volta provata, fa dimenticare il vecchio sistema degli analogici fissi, poiché poter personalizzare al volo è decisamente più comodo che cambiare levetta.

Gli unici due aspetti che non mi hanno convinto fino in fondo sono la corsa regolabile dei grilletti e la croce direzionale: quest'ultima risulta un po' più rigida rispetto a quella di un normale controller Xbox. Per attivare l'input occorre premere con maggiore forza, il che potrebbe risultare meno confortevole per chi è abituato a D-pad più morbidi.

Per quanto riguarda invece la corsa regolabile dei grilletti, è possibile impostarla su tre livelli diversi, cosa encomiabile a livello di personalizzazione, ma avrei preferito che almeno uno dei tre livelli azzerasse la corsa per farlo davvero istantaneo, come accade in tanti altri modelli.

Chiudiamo dicendo che, chiaramente, l'illuminazione resta un vezzo estetico, anche perché durante il gioco saremo troppo concentrati per notarla. Tuttavia, la base di ricarica inclusa è una chicca: poggiando il controller per ricaricarlo, questo si illumina in tutto il suo splendore, regalando un colpo d'occhio davvero scenografico.

L'autonomia del PowerA Fusion Pro Wireless Controller è più che accettabile: con una singola carica si raggiungono circa 25 ore di utilizzo, un risultato più che discreto considerando la presenza dell'illuminazione RGB: disattivandola guadagnerete almeno 5 ore extra di gioco. Inoltre, è possibile continuare a giocare anche collegandolo via cavo USB-C, oppure, come accennato, lo si può poggiare sulla sua personalissima base di ricarica.

Il prezzo di listino del PowerA Fusion Pro Wireless Controller con l'illuminazione Lumectra è di 149,99€. Una cifra alta che lo posiziona poco sopra Xbox Elite Series 2 Core (circa 130€), ma sotto Xbox One Elite 2 (circa 200€). Talvolta lo si trova in offerta a costi ben più appettibili, tanto è vero che su Amazon è sceso addirittura a 90€.

Il sample per questa recensione è stato fornito da PowerA, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso economico. Potete leggere maggiori informazioni su come testiamo e recensiamo dispositivi su SmartWorld a questo link.

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