21Shares avanza con il progetto di un ETF su Polkadot: aggiornata la richiesta alla SEC 

Possibili implicazioni del lancio di un ETF su Polkadot

Mar 7, 2025 - 18:48
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21Shares avanza con il progetto di un ETF su Polkadot: aggiornata la richiesta alla SEC 

21Shares, società specializzata nella gestione di asset digitali, ha compiuto un ulteriore passo verso il lancio di un ETF su Polkadot (DOT). 

Il 6 marzo, l’azienda ha presentato alla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti un aggiornamento alla richiesta di registrazione S-1, inizialmente depositata il 31 gennaio.  

Questo aggiornamento indica che 21Shares sta collaborando attivamente con la SEC, potenzialmente per rispondere a richieste di chiarimento o per migliorare il dossier in vista dell’approvazione. 

Se accettato, l’ETF su Polkadot sarà quotato sulla Cboe BZX Exchange, con Coinbase come custode delle riserve di DOT.  

21Shares: il contesto degli ETF su criptovalute e il ruolo di Polkadot  

La domanda di 21Shares si inserisce in una più ampia tendenza del settore finanziario verso gli ETF su criptovalute a replica fisica. Il 25 febbraio, anche Grayscale ha presentato una richiesta per un ETF su Polkadot, proponendone la quotazione sul Nasdaq.  

Oltre a Polkadot, 21Shares ha recentemente avanzato richieste per ETF basati su Ripple (XRP) e Solana (SOL), che andrebbero ad affiancare le offerte già disponibili su Bitcoin (BTC) ed Ethereum (ETH).

L’introduzione di un ETF collegato direttamente a Polkadot potrebbe incidere significativamente sul mercato

L’obiettivo del progetto Polkadot è diventare la principale rete di interoperabilità multi-chain, consentendo alle blockchain di comunicare tra loro in modo efficiente.  

Un aumento dell’adozione istituzionale derivante dall’ETF potrebbe favorire la posizione di Polkadot nel mercato e incrementarne la stabilità a lungo termine. Tuttavia, il progetto ha dovuto affrontare forti oscillazioni di prezzo e incertezze tra gli investitori.  

Secondo i dati di CoinGecko, DOT ha registrato un calo del 56% nell’ultimo anno e una riduzione del 2,9% nell’ultimo mese

Questo rende il prodotto più esposto a rischi di volatilità. Nel documento presentato alla SEC, 21Shares ha riconosciuto che le prestazioni dell’ETF seguiranno direttamente i movimenti del mercato di Polkadot.  

L’analista di Bloomberg ETF, James Seyffart, ha sottolineato che il successo di un ETF su Polkadot dipenderà principalmente dalla domanda degli investitori. “Se nessuno investe nel fondo, chiuderà”, ha spiegato.  

Regolamentazione e incertezze sullo status di DOT  

Oltre alle dinamiche di mercato, le incertezze normative rappresentano un altro elemento critico. La SEC non ha ancora chiarito se DOT debba essere considerato un titolo finanziario secondo la legislazione statunitense.  

Per evitare una regolamentazione eccessivamente rigida, la Web3 Foundation, che supervisiona lo sviluppo di Polkadot, ha attuato alcune misure preventive. Tra queste:  

  • Esclusione degli investimenti puramente speculativi da parte dei venture capital  
  • Maggiore enfasi sulla tecnologia e l’ecosistema di Polkadot invece che sul valore del token  

Questi provvedimenti mirano a rafforzare la natura decentralizzata di DOT, riducendo il rischio di controllo da parte di un unico ente o gruppo.  

Un ulteriore fattore chiave per il futuro di Polkadot è il rilascio di Polkadot 2.0, previsto per il primo trimestre del 2024.  

Questa nuova versione introduce miglioramenti alla scalabilità e all’accessibilità per gli sviluppatori, con l’obiettivo di incentivare una maggiore adozione della rete. 

Attualmente, una prima testnet è attiva su Kusama, consentendo ai programmatori di testare le innovazioni prima del lancio ufficiale.  

Nel frattempo, gli sviluppi normativi potrebbero influenzare l’approvazione degli ETF su criptovalute. Il 20 gennaio, il presidente della SEC Gary Gensler ha rassegnato le dimissioni, aprendo la strada a una possibile svolta nel settore degli investimenti digitali.  

Gensler era noto per la sua posizione prudente nei confronti degli asset digitali, e la sua uscita ha coinciso con un’ondata di nuove richieste di ETF.  

Ad esempio, società come Osprey Funds e REX Shares hanno recentemente presentato proposte per ETF su criptovalute emergenti come Dogecoin (DOGE), Official Trump (TRUMP) e Bonk (BONK).  

Nuove strategie per gli ETF: staking ed espansione del mercato  

Un’altra innovazione nel settore arriva sempre da 21Shares, che ha proposto l’integrazione dello staking all’interno di un ETF su Ethereum.  

La società ha chiesto alla SEC di autorizzare lo staking degli ETH detenuti dal fondo, permettendo agli investitori di ottenere ricompense passivamente. 

Se questa strategia fosse approvata, potrebbe aprire la strada a ETF su criptovalute che incorporano meccanismi di rendimento, aumentando l’attrattività di questi prodotti finanziari.  

Parallelamente, la SEC ha concesso una prima approvazione a ETF innovativi come quello di Bitwise Asset Management, che combina esposizione a Bitcoin ed Ethereum in un unico fondo

Questo approccio conferma un interesse crescente nella regolamentazione di strumenti finanziari basati su asset digitali.  

La domanda di ETF crypto sta crescendo, e le istituzioni finanziarie stanno ampliando la loro offerta per includere una maggior varietà di asset digitali

Tuttavia, il percorso normativo resta in parte incerto, e il successo di questi strumenti dipenderà dalla risposta degli investitori e dalle decisioni della SEC.  

L’aggiornamento della richiesta per l’ETF su Polkadot segna un passo importante in questo processo. 

Se approvato, potrebbe rappresentare un punto di svolta per l’adozione istituzionale di DOT e confermare l’interesse del settore finanziario verso una maggiore integrazione tra mercati tradizionali e criptovalute.