Apple, il ritardo dell'AI sarebbe stato causato dalla disorganizzazione aziendale
Alla ricerca di leadership.
I ritardi con cui Apple sta sviluppando l'intelligenza artificiale sui suoi dispositivi sarebbe frutto di una disorganizzazione aziendale interna. Lo riferisce The Information citando persone a conoscenza dei fatti: per Apple Intelligence la società di Cupertino aveva inizialmente optato per lo sviluppo di due modelli linguistici denominati "Mini Mouse" - da eseguire direttamente su iPhone - e "Mighty Mouse" - su cloud - per poi decidere di implementarne uno unico di grandi dimensioni da eseguire esclusivamente su cloud.
Queste indecisioni sarebbero state motivo di revisione nelle leadershp della divisione AI nonché causa di frustrazione da parte degli ingegneri, alcuni dei quali hanno preferito lasciare l'azienda nei mesi scorsi. Spetterà a Mike Rockwell rilanciare Siri per porre fine ai ritardi che la dirigenza stessa ha definito "spiacevoli e imbarazzanti".
QUANTI ERRORI
Il lavoro svolto sino a poco tempo fa da John Giannandrea è stato pressoché inutile, incentrato sulla certezza che migliorare Siri fosse un'operazione relativamente semplice e sul fatto che ChatGPT fosse stato sopravvalutato. In questi ultimi anni il management ha obbligato gli ingegneri ad includere nei prodotti Apple modelli esclusivamente proprietari (dunque non di terze parti) che, tuttavia, si sono dimostrati non all'altezza della concorrenza. Il team di Siri nel frattempo si sarebbe concentrato troppo sui piccoli successi come l'eliminazione di "Hey" dal comando da impartire all'assistente vocale (un processo che ha richiesto 2 anni di lavoro) senza dare importanza ad aspetti ben più importanti.