L’uomo che riuscì a fermare il Condor!
Nel mondo hacker, dove i confini tra giusto e sbagliato si sfumano, Kevin Mitnick rimane una delle figure più amate e controverse. Dietro la sua cattura, però, ci fu un altro uomo che... The post L’uomo che riuscì a fermare il Condor! first appeared on Hackerjournal.it.

Nel mondo hacker, la linea tra “eroi” e “antieroi” è sottile, ed è comune che figure considerate generalmente come “i buoni” si rivelino meno perfette di quanto appaiano. Ciò che è certo, è che si tratta di figure non convenzionali. Anzi, uniche. È il caso di Tsutomu Shimomura, un esperto di sicurezza informatica giapponese diventato noto perché contribuì a incastrare Kevin Mitnick, uno dei più celebri hacker della storia, conosciuto come “il Condor”. Forse il primo in assoluto, di cui abbiamo più volte parlato sulle colonne di questa rivista. Ma chi è questo enigmatico uomo e come riuscì a compiere una tale impresa?
IL PRINCIPIO
Tsutomu Shimomura non è un hacker nel senso classico del termine. Non proveiene da una cultura di sovversione digitale né condivide l’etica del “libero accesso” che spesso guida il mondo dell’hacking. È uno scienziato, un esperto in crittografia e sicurezza informatica che lavora per difendere i sistemi dagli attacchi. In passato, il suo percorso si è incrociato con quello di Mitnick, quando quest’ultimo decise di infiltrarsi nei suoi sistemi.

Shimomura ha raccontato la sua “impresa” nel libro Takedown (del 1996) che fu adattato per il cinema nel film omonimo nel 2000.
UNA SFIDA
Tutto avvenne nel 1994, quando Mitnick, già ricercato dall’FBI, violò i sistemi di Shimomura e, per quest’ultimo, la caccia al Condor non fu solo una questione lavorativa, ma una vera e propria sfida.
Armato delle sue competenze e della sua passione per la sicurezza, Shimomura collaborò con l’FBI per rintracciare Mitnick. Fu una battaglia tecnologica all’avanguardia, in cui Shimomura utilizzò tecniche di tracciamento innovative per l’epoca, tra cui la triangolazione dei segnali cellulari, per localizzare l’hacker che si nascondeva dietro il suo alias.
Mitnick, che aveva passato anni eludendo le autorità, si trovò improvvisamente davanti un avversario inaspettato. Non un altro hacker, ma un uomo che combinava una profonda conoscenza tecnica con una determinazione feroce. Alla fine, nel febbraio del 1995, Kevin Mitnick fu arrestato in un appartamento a Raleigh, nel North Carolina, grazie anche all’inseguimento digitale orchestrato da Shimomura.

John Markoff è il giornalista informatico che collaborò con Shimomura alla cattura di Mitnick.
UNA BATTAGLIA TRA DUE MONDI
“L’inseguimento” tra Shimomura e Mitnick non fu solo una battaglia tecnologica, ma anche una sorta di scontro ideologico. Da una parte, c’era il Condor, simbolo della libertà hacker e della sfida alle autorità; dall’altra, Shimomura, emblema della difesa della sicurezza e del rispetto per la legge. Questo conflitto rappresenta perfettamente una delle dinamiche più affascinanti del mondo dell’hacking: la costante tensione tra chi vede nella Rete uno spazio di anarchia e libertà, e chi lo considera un terreno da proteggere e regolamentare. Entrambi i protagonisti di questa vicenda sono diventati figure di culto nei rispettivi ambiti, e la loro storia continua a essere studiata e discussa dagli appassionati di tecnologia e sicurezza informatica.

Il padre di Shimomura, Osamu Shimomura, vinse il premio Nobel per la chimica nel 2008.
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