DRAGON BALL Z La Battaglia degli dei Recensione: la Sfida Divina
Torna sul grande schermo DRAGON BALL Z La Battaglia degli dei. Originariamente uscito nelle sale nel 2014, viene ora riproposto in versione estesa, con ben venti minuti di materiale inedito, e preceduto da una speciale anteprima in lingua originale, per poi essere riproposto doppiato in italiano questa settimana (info su sale e programmazione su https://www.nexostudios.it/). […] L'articolo DRAGON BALL Z La Battaglia degli dei Recensione: la Sfida Divina proviene da Vgmag.it.


Torna sul grande schermo DRAGON BALL Z La Battaglia degli dei. Originariamente uscito nelle sale nel 2014, viene ora riproposto in versione estesa, con ben venti minuti di materiale inedito, e preceduto da una speciale anteprima in lingua originale, per poi essere riproposto doppiato in italiano questa settimana (info su sale e programmazione su https://www.nexostudios.it/). Un’occasione unica per tutti i fan della famosa saga! Il maestro Akira Toriyama (purtroppo prematuramente scomparso il primo marzo di un anno fa) continua a vivere grazie alle sue opere. Considerato l’artista che ha rivoluzionato la storia dei manga, influenzando generazioni di mangaka (soprattutto con la sua opera più famosa, per l’appunto, Dragon Ball) è stato oltre che il disegnatore anche il character designer di molti videogiochi, tra cui Chrono Trigger, Blue Dragon, Dragon Ball Legends e Dragon Ball Z: Kakarot. Con Dragon Ball Z – La Battaglia degli dei vediamo un suo ritorno alla saga, avendo contribuito direttamente alla scrittura della storia e alla progettazione dei personaggi. Questo con grande sollievo per i fan, che all’epoca hanno considerato il film un ritorno alle origini vero e proprio.
La Minaccia di Beerus e il Segreto del Super Saiyan God
In Dragon Ball Z – La Battaglia degli dei riviviamo la fine di un capitolo canonico della saga “Z”. Per fare un riepilogo della situazione, diciamo che ci troviamo tra Dragon Ball Z e la serie Dragon Ball Super, a circa quattro anni dalla sconfitta di Majin Bu. Ora Goku e i suoi amici devono difendere il pianeta dalla minaccia di un nuovo nemico, Beerus (Bills nella versione tradotta) il dio della distruzione. Beerus, dopo essersi svegliato da un lungo sonno, dice di aver sognato un potente guerriero chiamato Super Saiyan God. Convinto che non sia stato solo un sogno e incuriosito dall’idea di un combattente più forte di lui, va a cercarne l’esistenza sulla Terra, accompagnato dal suo assistente e maestro Whis. Quest’ultimo è un personaggio misterioso, del quale non si conosce esattamente la potenza dei suoi poteri. Beerus invece è scaltro e superbo, ma lascia trapelare del timore quando si parla di una nuova divinità che potrebbe “fargli “le scarpe. Inoltre, anche se dal suo aspetto di “gattone” non si direbbe, Beerus non è da sottovalutare. È pur sempre il dio della distruzione! Incoscientemente Goku, invece, lo vede come un semplice combattente da sfidare solo per misurarsi a “chi è più forte”. Da aggiungere anche che, nonostante la trasformazione in Super Saiyan God rappresenti una novità inaspettata, purtroppo il film non approfondisce troppo su cosa questo significhi per la saga. Lo si può solo intuire e per questo i fan potrebbero sentirsi un po’ insoddisfatti. Da far presente un tema che accomuna l’intera saga di Dragon Ball e che mi ha sempre affascinato: i valori che si cercano di trasmettere. Parliamo di amicizia, famiglia e bene comune. Non è scontato vedere trattati certi argomenti e trattandosi di principi fondamentali per i quali Goku e gli altri si battono ogni volta, oserei dire che c’è sempre una morale anche educativa.
– ‘Sei diventato un dio per salvare le persone a te care?’
– ‘Certo!’
Questo breve dialogo che avviene tra Beerus e Goku in Dragon Ball Z – La Battaglia degli dei è un’esempio di cosa il nostro eroe sia disposto a fare per le cose in cui crede.
Un Ritorno al passato
Con Dragon Ball Z – La Battaglia degli dei abbiamo il ritorno di Goku, Vegeta, e degli altri personaggi dopo una lunga pausa cinematografica durata quasi 17 anni. Questo ha portato grande entusiasmo da parte dei fan, ansiosi di vedere il ritorno dei loro eroi preferiti. Qui a farla da padrone sono soprattutto le battaglie. Combattimenti spettacolari, come solo Akira Toriyama sapeva concepire, realizzati con una combo di animazione a mano e software digitali, in un mix che ha unito la tradizione dell’animazione giapponese alle innovazioni moderne. Anche la comicità però non è da meno! Chi conosce la serie di Dragon Ball, sa che è nota per le situazioni umoristiche spesso (solo apparentemente) fuori contesto. Ma quest’alternanza tra comicità, momenti drammatici e combattimenti, alleggerisce molto l’atmosfera. In più non si può dire che le gag non aiutino a rendere il film meno serio o pesante.
Anche se la pellicola ha segnato il ritorno di questa grande serie, la trama lascia un po’ a desiderare. Diciamo che il cliché del “nuovo nemico arriva e sfida il nostro eroe” è trita e ritrita e rende il tutto molto prevedibile. Inoltre è palese che il film si concentra eccessivamente su Goku come protagonista assoluto, mentre, dopo tanto tempo e un’atteso ritorno, sarebbe stato interessante dedicare un po’ di spazio anche ad altri personaggi come Gohan, Piccolo o Trunks.
Nel complesso Dragon Ball Z – La Battaglia degli dei è un film che, pur portando nuovi personaggi, nuove trasformazioni e nuove sfide, rimane fedele alla saga di Dragon Ball Z, seguendo con orgoglio la sua storia. Poi il ritorno tanto atteso di alcuni personaggi fa senz’altro sorvolare sulla trama, che può sembrare un po’ scontata. Da non dimenticare un merito particolare alla colonna sonora di Norihito Sumitomo e alla sigla d’apertura Cha-La Head-Cha-La di Hironobu Kageyama, che già dalle sue prime note riesce a far battere forte il cuore dei fan.
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