Linkem sotto attacco: gli hacker in possesso dei dati dei clienti
Durante le ultime ore un attacco hacker avrebbe colpito gli utenti Linkem esponendo i loro dati sensibili.

Diversi utenti potrebbero essere in pericolo durante queste ore, soprattutto se usano in casa una rete Linkem. Stando a quanto riportato infatti il provider sarebbe sotto attacco hacker e lo avrebbe confermato ufficialmente. I dati sensibili degli utenti sarebbero finiti dunque in possesso dei criminali del web: si tratta di dati personali ma anche bancari. Per avvisare la sua clientela, Linkem ha pubblicato un comunicato all’interno dell’Area Clienti sul sito, con gli utenti che sono stati avvisati anche tramite SMS.
Il comunicato spiega che l’incidente ha riguardato direttamente il sistema che gestiva l’Area Clienti online, all’interno del quale sarebbe stato individuato un malware. Questo software malevolo, secondo quanto dichiarato, ha agito sull’applicativo che erogava i servizi web, portando all’esfiltrazione di dati. L’app è stata immediatamente trasferita su un altro server e l’intera area è stata, come specifica Linkem, “completamente sanificata e ripristinata”.
Cosa è stato rubato agli utenti Linkem
L’attacco ha consentito agli hacker di accedere a una quantità significativa di dati. Tra le informazioni sottratte figurano:
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nome, cognome, data e luogo di nascita;
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codice fiscale e indirizzo di residenza;
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indirizzo email e numero di telefono;
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dati contrattuali con Tiscali e codici cliente;
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dati di pagamento, incluse carte di credito.
Per precauzione, Linkem invita i clienti a monitorare attentamente i movimenti delle proprie carte, segnalando immediatamente qualsiasi attività sospetta alla banca di riferimento.
Le misure adottate
Dopo aver rilevato l’attacco, l’azienda ha coinvolto esperti di cybersicurezza e ha allertato le autorità competenti, tra cui l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale. Il sito di Linkem, rimasto offline per diversi giorni, era stato indicato come “in manutenzione straordinaria”, ma ora si sa che il blackout era legato proprio a questo attacco.
L’episodio riapre la discussione sull’importanza di sistemi di difesa sempre più robusti, specialmente per realtà che gestiscono dati personali e finanziari di milioni di utenti.