Porteus Linux, una piccola gemma per i PC più vecchi

Porteus Linux è una distribuzione leggera e altamente portatile che si distingue per la sua rapidità e modularità. Ideale per vecchi PC, può essere eseguita da supporti rimovibili come USB, senza necessità di installazione.

Mar 18, 2025 - 13:44
 0
Porteus Linux, una piccola gemma per i PC più vecchi

Mentre con Windows 11 Microsoft ha reso più severi i requisiti minimi per l’installazione del sistema operativo, in ambito Linux si mettono in evidenza piccole gemme capaci di resuscitare anche i PC più datati. È il caso di Porteus Linux, una distribuzione GNU/Linux unica nel suo genere, progettata per essere portatile, veloce e flessibile. Nata come fork di Slax nel 2010 con il nome “Slax Remix“, Porteus si è evoluta in un progetto indipendente che offre un’esperienza Linux completa, in un pacchetto compatto e altamente personalizzabile.

Porteus Linux: principali caratteristiche

Un progetto come Porteus Linux nasce per essere eseguito da supporti rimovibili come chiavette USB, senza necessità di installazione. Il sistema utilizza file compressi in formato XZM, caratterizzati da una velocità di decompressione elevata, assicurando un’occupazione di spazio di poche centinaia di megabyte.

Una delle caratteristiche più notevoli di Porteus è la sua rapidità di esecuzione. Il sistema può essere caricato direttamente in RAM, risultando in prestazioni eccezionali.

Porteus adotta un approccio modulare unico per la gestione dei pacchetti software. Invece di utilizzare un gestore di pacchetti tradizionale, il sistema impiega moduli pre-compilati che possono essere attivati o disattivati con un semplice doppio clic. Questo metodo permette:

  • Installazioni istantanee
  • Facile rimozione dei programmi
  • Ottimizzazione delle risorse di sistema

Se decideste di provare una qualunque “edizione” di Porteus (vedere più avanti), ricordate che la password predefinita dell’utente root è toor.

Massima libertà nella scelta di desktop environment e window manager

Attualmente, l’ultima versione di Porteus Linux è disponibile in ben sette differenti varianti: Cinnamon, KDE, LXDE, LXQT, Mate, Openbox e xfce.

Openbox è generalmente considerata una delle “varianti” più leggere e reattive in assoluto. Il window manager richiede poche risorse di sistema, confermandosi ideale per hardware meno recente o per chi cerca un’esperienza desktop snella e veloce.

Altri ambienti desktop come xfce e LXDE sono anch’essi noti per la loro leggerezza e velocità. Il primo è spesso preferito per la sua maggiore completezza e facilità d’uso rispetto a Openbox, che richiede più personalizzazioni manuali per essere pienamente funzionale.

Compatibilità

Tra i vantaggi di Porteus Linux, citiamo il fatto che questa distro – certamente meno conosciuta rispetto ad altre – resta ancora pienamente compatibile con i vecchi sistemi a 32 bit. Basta fare riferimento alla lista dei mirror per il download del file ISO quindi accedere alla cartella i586. La directory x86_64 contiene invece le ISO di Porteus compatibili con i sistemi più recenti a 64 bit, AMD64 o Intel64.

Per creare una chiavetta USB avviabile con Porteus, suggeriamo di utilizzare il software Rufus: basta selezionare il supporto di destinazione (il cui contenuto sarà interamente cancellato), l’immagine ISO della distribuzione quindi assicurarsi che nei menu a tendina sottostanti siano selezionate le opzioni MBRBIOS o UEFI.

Va detto che di default Porteus non utilizza un bootloader firmato da Microsoft: con Secure Boot abilitato, quindi, non si avvierà. Per risolvere si può ovviamente disattivare Secure Boot da BIOS UEFI, almeno temporaneamente, oppure servirsi di una chiavetta avviabile creata con l’utilità Ventoy. In un altro articolo abbiamo visto come far convivere installazioni funzionanti di Windows 10 e 11 con le ISO di GNU/Linux.

Un’altra alternativa, consiste nell’inserire – nel supporto avviabile di Porteus – un bootloader firmato, come quello di Ubuntu. In questo caso di devono estrarre i file necessari da un’immagine ISO di Ubuntu e copiarli nella chiavetta USB di Porteus. Il procedimento richiede tuttavia alcune manipolazioni manuali e può essere complesso per gli utenti meno esperti.

Memorizzazione modifiche nella versione live e installazione sul sistema

Diversamente rispetto a molti altri progetti, Porteus permette anche di salvare le modifiche applicate sulla versione “live”. Di norma, infatti, quando si avvia una distribuzione live Linux, tutte le variazioni si perdono al successivo riavvio.

Di default è così anche per Porteus. Tuttavia, questa distribuzione permette di creare un contenitore .dat utile per salvare le modifiche applicate al sistema durante l’avvio in modalità live. È innanzi tutto necessario avviare Porteus in un ambiente desktop come KDE, LXDE o xfce.

Cliccando sul menu principale quindi accedendo a il System, Porteus save.dat manager, si apre lo strumento che prende per mano l’utente e lo guida nella creazione di un file .dat per ospitare tutte le modifiche applicate.

Il file .dat può essere generato anche nella chiavetta USB di Porteus, assicurandosi di specificarla come destinazione e aggiungendo l’informazione sulla posizione del file nella chiavetta. Esempio:

APPEND initrd=initrd.xz changes=/mnt/sdb1/porteus/porteussave.dat

Cliccando su System, Porteus Installer, è comunque possibile avviare l’installazione di Porteus Linux sul sistema in uso (attenzione all’eventuale eliminazione delle partizioni presenti). Per maggiori informazioni, fare riferimento al sito ufficiale.

Conclusioni

Porteus Linux rappresenta una soluzione innovativa nel panorama delle distribuzioni Linux, offrendo un equilibrio unico tra portabilità, velocità e flessibilità.

La sua architettura modulare e la capacità di funzionare efficacemente da supporti rimovibili rendono Porteus uno strumento ideale per utenti che necessitano di un sistema Linux completo e personalizzabile in un formato altamente portatile.

La facilità di personalizzazione e gestione delle modifiche attraverso il file .dat rende Porteus ancora più versatile, consentendo agli utenti di mantenere le loro configurazioni e preferenze anche in modalità live. Sebbene la gestione di Secure Boot possa risultare complicata, le soluzioni citate nell’articolo aiutano a superare i controlli ed eseguire la distro senza difficoltà.

In definitiva, Porteus Linux è una scelta eccellente per chi desidera un sistema operativo che non solo sia veloce e leggero, ma che permetta anche una completa personalizzazione e la massima  portabilità. Ci sentiamo di consigliare Porteus come una delle distro da tenere sempre con sé, magari in una chiavetta multiboot creata e configurata con Ventoy.