Tariffe USA: smartphone e laptop esenti, ma nuovi dazi in arrivo
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Secondo le ultime direttive pubblicate dal US Customs and Border Protection, smartphone, laptop, monitor, hard disk, chip di memoria e chipset saranno esentati dalla più recente ondata di dazi sulla tecnologia imposti dall’amministrazione Trump. Questa esclusione temporanea rappresenta una boccata d’ossigeno per i principali attori del settore tecnologico, come Apple, Nvidia e altri produttori di hardware, che altrimenti si sarebbero trovati a dover fronteggiare aumenti tariffari fino al 145% per i prodotti importati dalla Cina.
Questa misura riduce l’impatto economico sui consumatori finali, i quali avrebbero altrimenti subito aumenti considerevoli nei prezzi di vendita dei dispositivi di uso quotidiano.
Nuovi dazi in vista su semiconduttori e chip
L’attenuazione dei dazi su smartphone e laptop potrebbe però durare poco. Il Presidente Donald Trump ha annunciato che entro una o due settimane sarà introdotta una nuova serie di dazi specifici per il settore semiconduttori, che includeranno chip, componenti per smartphone e altri prodotti elettronici avanzati.
Questa manovra rientra nella strategia “special focus tariff” dichiarata dal Presidente, il cui obiettivo primario è quello di riportare la produzione di semiconduttori e smartphone negli Stati Uniti.
Tuttavia, la rilocalizzazione della produzione richiederebbe anni di investimenti, infrastrutture complesse e causerebbe un aumento dei costi al consumo, colpendo in particolare i prodotti tecnologici ad alto volume.
Il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha confermato che la nuova linea tariffaria mira a stimolare la creazione di una filiera nazionale, seppur a costo di una temporanea instabilità del mercato e possibili frizioni con i produttori internazionali.
Apple e altri big: spiragli di flessibilità
Nonostante la durezza delle misure annunciate, Trump ha lasciato intendere una possibile flessibilità per alcune aziende strategiche, tra cui proprio Apple.
Questo significherebbe che alcune compagnie potrebbero ottenere deroghe personalizzate o periodi transitori più lunghi per adattarsi alle nuove regole commerciali.
Ciò potrebbe servire ad evitare interruzioni gravi nella catena di approvvigionamento o nella produzione di componenti fondamentali, mantenendo la competitività del settore tecnologico statunitense.
Considerazioni finali
L’attuale scenario commerciale tra Stati Uniti e Cina resta altamente volatile.
Se da una parte l’esenzione dalle nuove tariffe ha calmato i mercati nel breve periodo, l’arrivo di nuovi dazi sulla tecnologia e in particolare su semiconduttori e chip lascia presagire ulteriori tensioni.
Per i consumatori e per l’industria tecnologica, ciò significa un futuro prossimo con prezzi potenzialmente più alti e una maggiore incertezza sulle forniture. Le scelte dell’amministrazione USA influenzeranno inevitabilmente le dinamiche produttive, i costi industriali e il panorama della concorrenza globale.
Resta da vedere in che misura le aziende saranno in grado di adattarsi rapidamente, e se l’intento di Trump di rilanciare la produzione tecnologica nazionale troverà effettivo riscontro.
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