Metaplanet accelera sull’acquisto di Bitcoin: 319 nuovi BTC in piena incertezza commerciale tra USA e Cina
Metaplanet ha annunciato un’ulteriore acquisizione significativa di Bitcoin, per un valore pari a 26,3 milioni di dollari.


In un contesto globale caratterizzato da forti tensioni geopolitiche e continue incertezze sui dazi commerciali, la società giapponese Metaplanet, quotata a Tokyo e ormai etichettata dai media come la “MicroStrategy dell’Asia”, ha annunciato un’ulteriore acquisizione significativa di Bitcoin, per un valore pari a 3,78 miliardi di yen, ovvero 26,3 milioni di dollari.
La transazione ha permesso all’azienda di entrare in possesso di 319 BTC al prezzo medio di 12.849.780 yen per unità (circa 82.549 dollari). Questo nuovo acquisto porta le riserve complessive detenute da Metaplanet a 4.525 BTC, a conferma di una strategia finanziaria sempre più centrata sulla più famosa tra le criptovalute.
L’obiettivo ambizioso di Metaplanet: 10.000 BTC entro fine anno
Nel comunicato diffuso dopo l’acquisto, Metaplanet ha chiarito che la sua strategia non si ferma qui. L’intenzione è di aumentare le riserve di Bitcoin del 470%, puntando al traguardo di 10.000 BTC entro la fine del 2025. Un piano aggressivo che rispecchia l’approccio pionieristico adottato da Michael Saylor con Strategy, la società americana che ha aperto la strada agli investimenti istituzionali in Bitcoin come riserva patrimoniale.
Non a caso, è proprio il confronto con Strategy che alimenta il paragone tra Metaplanet e la controparte statunitense. Entrambe le aziende hanno fatto della criptofinanza un pilastro cruciale della propria gestione del capitale, in controtendenza rispetto ai modelli tradizionali.
Instabilità sui mercati e politiche tariffarie nel mirino
L’operazione di Metaplanet arriva in un momento particolarmente critico per i mercati globali. Durante le ore di scambio asiatiche di domenica, Bitcoin ha registrato un calo superiore al 2%, scendendo fino a quota 83.482 dollari. Gli analisti attribuiscono questa flessione alle crescenti incertezze sulle politiche commerciali degli Stati Uniti verso la Cina.
Nel frattempo, i mercati tradizionali hanno mostrato una maggiore resilienza. I futures del Nasdaq 100 hanno guadagnato oltre l’1% nelle prime ore di scambio, mentre quelli dello S&P 500 sono saliti dello 0,7%, a dimostrazione di una reazione più contenuta alla tempesta tariffaria in corso.
La confusione è aumentata dopo che l’amministrazione Trump ha lanciato una serie di affermazioni sui nuovi dazi doganali. In un primo momento, smartphone e semiconduttori sembravano esclusi dal proposto dazio “reciproco” del 10%. Tuttavia, più tardi, lo stesso presidente ha chiarito che tali prodotti rimarranno soggetti a un’imposta separata del 20% basata su motivi di sicurezza nazionale.
Secondo Howard Lutnick, Segretario al Commercio, nei prossimi due mesi potrebbero essere introdotti ulteriori dazi settoriali, aumentando l’imprevedibilità dello scenario economico.
Il ruolo della strategia Bitcoin nella visione di Metaplanet
L’interesse strategico di Metaplanet per Bitcoin come asset di tesoreria si rafforza mese dopo mese. A sottolineare la crescente influenza della società nel panorama crypto è anche la recente nomina di Eric Trump, figlio del Presidente Donald Trump, nel neonato Strategic Advisory Board dell’azienda. La scelta è stata motivata dalla “competenza imprenditoriale e dalla passione per il Bitcoin” attribuite a Trump Jr., elemento che rafforza il legame tra Metaplanet e alcune figure chiave dell’amministrazione statunitense.
Questo legame sembra inserirsi in un quadro più ampio che vede anche gli stessi Stati Uniti muoversi in direzione di una maggiore strutturazione delle risorse crypto a livello nazionale.
Gli Stati Uniti si muovono: riserve Bitcoin e stockpile digitali
Nello stesso periodo, l’amministrazione Trump ha avviato due nuove iniziative di notevole impatto nel mondo della finanza digitale. È stata annunciata la creazione di una Riserva Strategica in Bitcoin, composta da BTC confiscati e destinati a essere detenuti come asset permanenti dello Stato.
Parallelamente, si sta sviluppando uno stockpile digitale comprendente altre criptovalute sequestrate, pensato per un utilizzo strategico o per successive liquidazioni sul mercato. Queste mosse evidenziano un crescente interesse istituzionale per gli asset digitali, non più considerati strumenti speculativi ma riserve di valore dalle potenzialità geopolitiche.
Modelli a confronto: dall’America all’Asia
Il modello adottato da Metaplanet segue a grandi linee quello tracciato da Strategy, ma con alcune peculiarità legate al contesto asiatico. In particolare, l’azienda giapponese sta cercando di anticipare le evoluzioni del mercato e di posizionarsi come punto di riferimento per gli investitori istituzionali interessati a diversificare i capitali in asset digitali.
L’interesse della società per Bitcoin appare non solo come una scelta finanziaria, ma anche come una risposta strategica alla volatilità dei mercati tradizionali, aggravata dalle politiche protezionistiche e dai giochi di forza tra le grandi potenze economiche.
Una tendenza in crescita tra le aziende quotate
Se il trend inaugurato da Strategy sembrava inizialmente isolato, oggi è evidente come un numero crescente di aziende quotate stia adottando Bitcoin come strumento di tutela patrimoniale. Metaplanet si fa portavoce di questa ondata nel mercato asiatico, contribuendo a legittimare un nuovo approccio alla gestione della tesoreria aziendale.
Con un obiettivo ambizioso fissato a quota 10.000 BTC, l’azienda manda un chiaro segnale ai mercati: per chi è pronto a rischiare e a innovare, Bitcoin non è più solo una scommessa, ma una strategia a lungo termine.
Uno scenario da monitorare
In attesa dei prossimi sviluppi sia sul fronte delle politiche commerciali USA-Cina sia nel mondo della regolamentazione delle criptovalute, Metaplanet sembra voler giocare la sua partita con decisione e coraggio. La scelta di incrementare rapidamente le proprie riserve di Bitcoin potrebbe rivelarsi vantaggiosa o rischiosa, ma una cosa è certa: in un’epoca di incertezze, chi sa prendere posizione può tracciare la rotta.