Microsoft, la vera storia: quando Bill Gates temeva il crollo dell'impero
Il cofondatore di Microsoft racconta i dubbi e le paure dei primi anni alla guida dell'azienda tecnologica
In vista del cinquantesimo anniversario di Microsoft, che arriverà il prossimo 4 aprile, Bill Gates ha condiviso riflessioni sorprendenti sui primi anni dell'azienda, rivelando un lato vulnerabile del magnate della tecnologia che probabilmente in pochi conoscevano. In un'intervista che getta nuova luce sulla storia del colosso informatico, Gates ha ammesso che, nonostante il successo apparente, in quegli anni viveva con il costante timore del fallimento.
"Non mi sono sentito davvero sicuro del successo di Microsoft fino al 1998 circa", ha confessato Gates a CNBC, una dichiarazione che stupisce considerando che l'azienda era già quotata in borsa da 11 anni, dopo aver raccolto oltre 56 milioni di euro nel suo primo giorno di contrattazioni. La rivelazione più significativa arriva quando Gates descrive il suo stato d'animo durante di quel periodo, contrassegnato a quanto pare da molte insicurezze.
"Fino alla fine degli anni '90, pensavo che bastasse un solo errore per mandare tutto in rovina. Era questa la mia mentalità".
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