Tether diventa il settimo maggiore detentore di titoli di Stato USA, superando Canada e Taiwan 

Tether accumula oltre 33 miliardi di dollari in bond USA

Mar 20, 2025 - 17:32
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Tether diventa il settimo maggiore detentore di titoli di Stato USA, superando Canada e Taiwan 

Tether fa il suo ingresso tra i maggiori detentori di titoli di Stato USA, superando economie di rilievo come Canada, Taiwan, Messico, Norvegia e Hong Kong

Questo è indice di quanto il mercato delle stablecoin continua a crescere rapidamente, con un’adozione sempre più ampia sia tra gli investitori che tra i regolatori statunitensi. 

Perché Tether investe in titoli di Stato USA?

Secondo Paolo Ardoino, CEO di Tether, la società ha acquistato oltre 33,1 miliardi di dollari in titoli di Stato USA, posizionandosi al settimo posto a livello globale

Questo dato colloca Tether davanti a diverse economie nazionali, sebbene ben distante dal primato delle Isole Cayman, che hanno accumulato oltre 100 miliardi di dollari in titoli statunitensi.  

Ardoino ha sottolineato che mentre il valore detenuto dalle Isole Cayman e dal Lussemburgo risulta dalla somma degli investimenti di numerosi hedge fund, il dato di Tether rappresenta l’acquisto di un unico soggetto.  

L’investimento di Tether in buoni del Tesoro statunitensi rientra nella strategia di rafforzamento delle riserve di garanzia della società.

Essendo titoli a breve termine emessi dal governo degli Stati Uniti, questi asset sono considerati tra i più sicuri e liquidi disponibili sul mercato.  

Essendo una stablecoin ancorata al dollaro USA, Tether deve mantenere un’elevata sicurezza sulle proprie riserve per garantire la credibilità e la stabilità del suo token USDT, il più grande del settore. 

L’accumulo di titoli di Stato permette a Tether di consolidare la propria posizione e proteggere gli investitori da possibili fluttuazioni.  

Il settore delle stablecoin sta vivendo un periodo di forte espansione, con una capitalizzazione totale che ha recentemente superato i 219 miliardi di dollari. 

Gli analisti di IntoTheBlock sottolineano che questa crescita indica un mercato ancora lontano dal raggiungere il suo apice. Suggerendo dunque che l’attuale trend rialzista potrebbe essere solo a metà ciclo.  

L’aumento della domanda di stablecoin è un chiaro segnale della crescente fiducia degli investitori nel settore. Questo fenomeno è supportato da nuove iniziative legislative che mirano a regolamentare l’uso delle stablecoin e a fissare un quadro normativo più chiaro.  

Nuove regolamentazioni USA sulle stablecoin in arrivo entro agosto  

Negli Stati Uniti, i legislatori stanno accelerando il processo per introdurre una normativa chiara sulle stablecoin e sulla struttura del mercato delle criptovalute. 

Secondo Kristin Smith, CEO della Blockchain Association, un quadro normativo dettagliato potrebbe essere definito entro agosto 2024.  

Durante il Digital Asset Summit 2025 di Blockworks, Smith ha dichiarato che il lavoro dietro le quinte sui regolamenti è in una fase avanzata. 

Anche Bo Hines, direttore esecutivo del President’s Council of Advisers on Digital Assets, ha ribadito che l’adozione di una regolamentazione specifica per le stablecoin è imminente.  

Smith si è detta ottimista riguardo all’approvazione delle nuove normative, grazie al coinvolgimento bipartisan tra Camera, Senato e Casa Bianca. Il sostegno trasversale potrebbe accelerare l’iter legislativo, fornendo un quadro più solido per gli operatori di mercato.  

L’ascesa di Tether tra i maggiori detentori di titoli di Stato USA evidenzia l’importanza crescente delle stablecoin nel sistema finanziario globale. Con oltre 33,1 miliardi di dollari investiti in bond statunitensi, la società si posiziona tra i principali attori del settore.  

L’aumento della domanda di stablecoin e l’imminente regolamentazione negli Stati Uniti potrebbero consolidare ulteriormente il ruolo delle crypto-asset nel mercato finanziario. 

Se il trend attuale proseguirà, le stablecoin potrebbero diventare sempre più integrate nel sistema economico globale, attirando un numero crescente di investitori istituzionali e retail.