ETF spot su Bitcoin: domanda in crescita con afflussi record e prezzi in ascesa
Gli ETF su Bitcoin attirano afflussi record e spingono il mercato. BTC Bull supera il traguardo di $5 milioni nella sua prevendita esplosiva.


La scorsa settimana gli ETF spot su Bitcoin hanno finalmente affrontato un’inversione di tendenza, con un’ondata di liquidità che si è riversata sul mercato dopo settimane di stallo. Gli afflussi hanno ammontato a circa $3 miliardi netti nel periodo tra il 21 e il 25 aprile.
Il momento coincide con la ripresa di Bitcoin, che oggi si dirige verso $95.000, e che quindi sembra essere ripartito e voler raggiungere $100.000, una buona notizia anche per una delle criptovalute del futuro, come viene considerata BTC Bull.
Questo progetto ha raccolto oltre $5 milioni in prevendita al momento e vuole proprio seguire l’avanzamento del principale asset verso il traguardo di $1 milione: ecco come acquistare in prevendita.
Gli ETF spot su Bitcoin toccano afflussi record
Nella settimana tra il 21 e il 25 aprile, gli ETF spot su Bitcoin hanno accumulato poco più di 3 miliardi di dollari di afflussi netti, una somma significativa che ha surclassato di gran lunga il flusso di investimenti registrato dal mercato tra febbraio e marzo.
Il picco è stato raggiunto il 22 aprile, con 936,5 milioni di dollari: secondo i dati di Glassnode, l’afflusso del 22 aprile è stato oltre 500 volte superiore al flusso medio giornaliero da inizio anno. Si è trattato del maggiore afflusso giornaliero da novembre 2024, a dimostrazione di quanto aggressiva sia stata questa ondata di acquisti di fine aprile.
L’aumento degli afflussi ha innescato un brusco rialzo dei prezzi: Bitcoin ha iniziato la settimana intorno agli 87.500 dollari, già in ripresa dai minimi di inizio aprile, e venerdì 25 aprile si è avvicinato ai 95.000 dollari, il livello più alto in circa sei settimane, dove è anche oggi.
Gli afflussi e gli aumenti di prezzo si sono rafforzati a vicenda: con BTC che ha superato soglie chiave raggiungendo nuovi massimi plurisettimanali, un maggior numero di acquirenti si è riversato sul mercato tramite ETF, il che a sua volta ha probabilmente aumentato ulteriormente la pressione al rialzo sul mercato spot.
Inoltre gli acquisti sono stati su larga scala: l’IBIT di BlackRock è in testa, ma quasi tutti gli undici ETF statunitensi su Bitcoin hanno registrato afflussi netti durante quella settimana, per questo si è trattato di un cambiamento significativo rispetto al tipico schema in cui un singolo fondo dominante attrae la maggior parte del volume.
Questa inversione di tendenza spinge anche i prezzi degli asset
Per gran parte degli ultimi tre mesi, gli ETF spot su Bitcoin hanno perso asset: quasi ogni giorno di negoziazione ha visto prelievi netti. L’inizio di aprile non ha fatto eccezione: a metà aprile, i deflussi totali per il mese hanno raggiunto circa 812 milioni di dollari, con ETF importanti come quello di IBIT che hanno registrato rimborsi sostanziali.
Il momento peggiore si è verificato l’8 aprile, quando sono stati prelevati oltre 326 milioni di dollari in un solo giorno: il deflusso record è stato causato da un’improvvisa escalation della controversia commerciale tra Stati Uniti e Cina, con la Casa Bianca che ha sorpreso i mercati annunciando nuovi dazi sulle importazioni cinesi.
Gli ETF Bitcoin non sono stati immuni all’ansia, poiché gli investitori hanno ridotto l’esposizione a causa dei timori di una più ampia turbolenza del mercato. Diversi fattori si sono allineati per innescare un’inversione di tendenza con l’avanzare di aprile.
Intorno al 12 aprile, sono emersi segnali di una stabilizzazione delle prospettive macroeconomiche e politiche, che hanno attenuato le preoccupazioni. Per esempio, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicamente assicurato di non avere intenzione di sostituire il presidente della Federal Reserve Jerome Powell.
Allo stesso tempo, l’amministrazione ha accennato a un ridimensionamento della guerra commerciale, con alti funzionari che hanno definito i dazi punitivi “insostenibili” e hanno suggerito una possibile tregua con la Cina, un cambio di rotta che ha iniettato una dose di ottimismo nei mercati globali.
Il 22 aprile, lo stesso giorno in cui Bitcoin è balzato di circa il 7%, i prezzi dell’oro hanno raggiunto un massimo storico di $ 3.400 l’oncia, segno di una persistente cautela degli investitori. Tuttavia, Bitcoin si è mosso in tandem con l’oro, non con le azioni, a dimostrazione che si tratta sempre più di un bene rifugio.
In questo contesto favorevole, gli investitori che in precedenza erano rimasti in disparte si sono riversati sugli ETF su Bitcoin. Ogni giorno dal 21 aprile in poi, si sono registrati afflussi consistenti, invertendo la costante perdita delle settimane precedenti.
Flussi degli ETF spot su Bitcoin dal 9 al 25 aprile (Fonte: Farside)
Ora anche la prevendita di BTC Bull, un nuovo progetto che si basa sull’avanzamento di Bitcoin verso $1 milione, prende quota e vola a $5 milioni.
BTC Bull segue la ripresa di Bitcoin e vola a $5 milioni
Mentre Bitcoin riprende la sua corsa, il nuovo progetto BTC Bull raggiunge $5 milioni: è stato ideato per premiare i detentori di BTCBULL con Bitcoin reali ogni volta che $BTC raggiunge un nuovo traguardo di prezzo.
Il suo meccanismo è semplice: a partire da quando Bitcoin raggiunge $ 150.000, si attivano degli airdrop che ricompensano i detentori del token nativo in base alla quantità di BTCBULL posseduto. Il processo si ripete a $ 200.000, $ 250.000, $ 300.000 e fino a $ 1 milione e oltre.
Anche prima della soglia dei $ 150.000, entra in gioco un’altra potente utility: quando Bitcoin supera $ 125.000, si avvia il meccanismo di riduzione dell’offerta di $ BTCBULL, infatti si vanno a rimuovere permanentemente i token dalla circolazione, aumentandone la scarsità nel tempo.
In più, si può sfruttare, già durante la prevendita, lo staking, per bloccare i propri token e guadagnare un APY al momento dell’80%.