Nasce a Washington “Executive Branch”: il club esclusivo da mezzo milione di dollari co-fondato da Donald Trump Jr.
Nel cuore di Washington nasce Executive Branch, un club privato di altissimo profilo co-fondato da Donald Trump Jr.


Nel cuore di Washington nasce Executive Branch, un club privato di altissimo profilo co-fondato da Donald Trump Jr., che promette di diventare uno dei luoghi più esclusivi della capitale americana. Con una quota d’iscrizione di 500.000 dollari e una lista d’attesa già attiva, il club si propone come un punto di riferimento per CEO miliardari, fondatori di startup tecnologiche e influenti esperti di politica.
Executive Branch: il debutto del club Trump esclusivo tra nomi altisonanti
Il club ha fatto il suo debutto ufficiale con una festa di lancio nel fine settimana, attirando figure di primo piano del mondo tech e finanziario. Tra i partecipanti, spiccano nomi come David Sacks, noto come “crypto czar”, i gemelli Tyler e Cameron Winklevoss, fondatori dell’exchange di criptovalute Gemini, e l’investitore tecnologico Chamath Palihapitiya. La presenza di questi personaggi sottolinea l’ambizione del club: diventare un crocevia per chi guida l’innovazione e influenza le decisioni politiche a livello nazionale.
La sede dell’Executive Branch aprirà ufficialmente entro il prossimo mese nel prestigioso quartiere di Georgetown, una delle zone più eleganti e storiche di Washington D.C. La scelta della location non è casuale: Georgetown è da sempre sinonimo di potere, raffinatezza e connessioni politiche. In questo contesto, il club mira a offrire un ambiente esclusivo e riservato, dove i membri possano incontrarsi lontano dai riflettori pubblici.
L’accesso all’Executive Branch non è per tutti. Oltre al costo elevato dell’iscrizione, i candidati devono superare un rigoroso processo di selezione. Ogni potenziale membro viene sottoposto a un’attenta valutazione, con l’obiettivo di garantire che solo individui di altissimo profilo, con comprovate credenziali nel mondo degli affari, della tecnologia o della politica, possano entrare a far parte del club. Questa esclusività è parte integrante dell’identità del progetto, che punta a creare un network di influenza e potere senza precedenti.
Di seguito, tutti i dettagli con i commenti ufficiali dei giornalisti della CNBC riguardo l’ultima trovata dell’amministrazione Trump:
Una nuova dimensione per l’influenza politica che riflette la visione di Trump Jr.
L’obiettivo dichiarato dell’Executive Branch è quello di diventare una piattaforma strategica dove imprenditori, investitori e policy maker possano confrontarsi e influenzare le dinamiche politiche del Paese. In un momento storico in cui la tecnologia e la finanza giocano un ruolo sempre più centrale nelle decisioni governative, il club si propone come un luogo in cui queste forze possano dialogare direttamente con chi detiene il potere politico.
La nascita dell’Executive Branch riflette anche la visione di Donald Trump Jr., figura sempre più attiva nel panorama politico e imprenditoriale americano. Co-fondando questo club, Trump Jr. sembra voler consolidare un nuovo tipo di élite conservatrice, capace di unire successo economico, influenza politica e visione tecnologica. L’iniziativa si inserisce in un contesto in cui il ruolo delle reti private di potere sta diventando sempre più centrale nella definizione delle strategie politiche e industriali degli Stati Uniti.
Secondo le previsioni, l’Executive Branch è destinato a diventare un attore chiave nel circuito socio-politico di Washington. La sua apertura potrebbe ridefinire le dinamiche di networking nella capitale, offrendo un nuovo spazio dove le decisioni più importanti potrebbero essere discusse lontano dalle sedi istituzionali. In un’epoca in cui la connessione tra potere economico e decisioni politiche è sempre più stretta, il club rappresenta un nuovo paradigma di influenza.
Conclusioni: un club per pochi, ma con grandi ambizioni
Con la sua quota d’ingresso da mezzo milione di dollari, la selezione accurata dei membri e la presenza di figure di spicco del mondo tech e finanziario, l’Executive Branch si presenta come molto più di un semplice club privato. È un progetto ambizioso, che punta a diventare un centro nevralgico di potere e influenza nella capitale americana. In un momento in cui le relazioni tra tecnologia, finanza e politica sono più intrecciate che mai, questa nuova iniziativa potrebbe segnare una svolta nel modo in cui si costruisce il consenso e si esercita il potere a Washington.
Il futuro dirà se l’Executive Branch riuscirà a mantenere le promesse e a imporsi come il nuovo salotto buono dell’America che conta. Ma una cosa è certa: con Donald Trump Jr. al timone e una lista d’attesa già attiva, il club ha già iniziato a far parlare di sé.