Google Messaggi ti salverà dall’imbarazzo dei messaggi inviati per errore

Google Messaggi si prepara a lanciare una funzione per cancellare i messaggi inviati per errore: ecco come potrebbe funzionare.

Mar 20, 2025 - 10:24
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Google Messaggi ti salverà dall’imbarazzo dei messaggi inviati per errore

Google Messaggi sembra una priorità assoluta per la compagnia di Mountain View, visto il numero consistente di aggiornamenti degli ultimi giorni.

Dopo aver lanciato un nuovo sistema per proteggere gli utenti dalle truffe online e aver introdotto la possibilità di prendere appunti direttamente dall’app, è in arrivo una nuova e interessante implementazione.

Così come avviene già con WhatsApp, la piattaforma dovrebbe finalmente permettere agli utenti di cancellare messaggi già inviati, permettendo agli stessi di salvarsi da situazioni imbarazzanti. Tale implementazione dovrebbe interessare non solo il messaggio in locale, ma anche dal dispositivo del ricevente, di fatto cancellando lo stesso ovunque.

Una funzione basilare, già presente su altre piattaforme di messaggistica, ma che per i più sbadati può rappresentare una vera e propria ancora di salvezza.

Messaggi inviati per errore? Google Messaggi potrebbe presto permetterti di salvarti in extremis

Affinché ciò sia possibile, è necessario agire entro 15 minuti dall’invio. Questo lasso di tempo, di fatto, dovrebbe risultare utile per evitare spiacevoli errori di battitura o di aver scritto parole fuori luogo.

Questa nuova potenziale funzione è stata scoperta dagli esperti di Android Authority che, durante l’analisi del codice presente nell’app, hanno individuato la funzione e hanno testato il suo funzionamento. Gli stessi hanno scoperto che è possibile agire anche sui messaggi già ricevuti dal destinatario, ma solo se lo stesso ha una versione aggiornata dell’app.

Secondo chi ha potuto testare la funzione, questa è in un avanzato stato di sviluppo. Ciò significa che potrebbe essere lanciata a breve anche se, come avviene in questi frangenti, non è dato sapere quando e soprattutto se Google integrerà effettivamente la stessa o se si tratti di un test che non avrà esiti concreti per l’utenza.