Il paradosso della ricerca Google: quando un sito a luci rosse compare prima di quello che cercavi

L'esperienza di ricerca online dovrebbe essere semplice, intuitiva e, soprattutto, sicura. Non sono mancate però molte controversie negli ultimi mesi,...L'articolo Il paradosso della ricerca Google: quando un sito a luci rosse compare prima di quello che cercavi sembra essere il primo su Smartworld.

Mar 18, 2025 - 22:36
 0
Il paradosso della ricerca Google: quando un sito a luci rosse compare prima di quello che cercavi

L'esperienza di ricerca online dovrebbe essere semplice, intuitiva e, soprattutto, sicura. Non sono mancate però molte controversie negli ultimi mesi, con tanti utenti che lamentano di un calo della qualità dello strumento di Google Search, ovviamente il motore di ricerca per definizione. Quello che mi è successo oggi mette in luce una serie di problematiche che affliggono il funzionamento del motore di ricerca più utilizzato al mondo. Non è la prima volta che di recente rimango deluso da una ricerca su Google, ma questo caso era troppo emblematico per non parlarne.

Ecco i fatti: ho cercato un articolo su The Verge riguardante Tesla, utilizzando la query "theverge tesla" con la speranza di trovare rapidamente il contenuto desiderato. Tuttavia, ciò che mi sono trovato davanti ha sollevato più di una riflessione sul modo in cui Google gestisce l'indicizzazione dei contenuti e la sicurezza degli utenti.

Dopo aver digitato la query, i risultati iniziali non mi portano al contenuto che stavo cercando. Questo non è un caso raro nel mondo delle ricerche online, visto che spesso i motori di ricerca restituiscono link che sembrano rilevanti ma che in realtà non rispondono direttamente alla nostra richiesta. Ma la vera sorpresa è arrivata quando, scorrendo i risultati, dopo al blocco dei video dove c'era una versione più stringata ma coerente, mi sono imbattuto in un sito che, a prima vista, sembrava un semplice aggregatore di news. Il titolo dell'articolo era esattamente quello che cercavo e ho così deciso di fare click e da lì risalire al sito originale piuttosto che fare una ricerca diversa.

E qui arriva la seconda, e forse più scioccante, sorpresa. Una volta entrato nel sito, non ho trovato l'articolo che cercavo, ma un sito a luci rosse con immagini esplicite mostrate immediatamente, senza alcun tipo di avviso o filtro.

Il sito, apparentemente legittimo per il titolo rubato, si rivelava essere una trappola per chiunque avesse commesso l'errore di cliccare. E, a questo punto, la domanda che nasce spontanea è: come è possibile che Google permetta l'indicizzazione di un sito di questo tipo, che non solo ruba contenuti da fonti legittime (almeno nel titolo, ma se ho deciso di cliccare è perché il fenomeno degli aggregatori che rubano contenuti altrui è ancora un problema), ma dirige l'utente verso un'esperienza inappropriata e potenzialmente dannosa?

I problemi di indicizzazione di Google

Quello che ho vissuto è un esempio lampante dei limiti dell'indicizzazione di Google, che nonostante i suoi algoritmi avanzati, a volte fallisce nel fornire risultati pertinenti e sicuri. In un mondo ideale, Google dovrebbe essere in grado di distinguere tra contenuti originali e cloni o siti di bassa qualità. Inoltre, i motori di ricerca dovrebbero essere in grado di identificare contenuti rischiosi o inappropriati, come i siti porno, soprattutto quando sono presentati ingannevolmente come se fossero contenuti legittimi o pertinenti.

L'algoritmo di Google dovrebbe essere in grado di penalizzare severamente i siti che pubblicano contenuti rubati e non autorizzati, non solo per motivi di copyright, ma anche per evitare la diffusione di materiale che possa risultare dannoso per gli utenti. La mancata rimozione di siti come quello che ho incontrato dimostra una falla nel sistema di sicurezza che, se non affrontata, potrebbe minare la fiducia degli utenti nei motori di ricerca.

La mia esperienza evidenzia una criticità importante nella gestione dei risultati di ricerca da parte di Google, soprattutto negli ultimi anni quando l'azienda sembra aver spostato sensibilmente i suoi sforzi altrove. I siti che rubano contenuti, senza offrire valore aggiunto, e quelli che presentano materiale pornografico in modo ingannevole, sono due facce della stessa medaglia: una ricerca che spesso non è sicura, non solo per quanto riguarda il rischio di incontrare contenuti indesiderati, ma anche e soprattutto per la qualità dell'informazione che viene restituita. La AI ci salverà?

L'articolo Il paradosso della ricerca Google: quando un sito a luci rosse compare prima di quello che cercavi sembra essere il primo su Smartworld.