Secondo Zuckerberg il concetto di “social network” è morto
Meta e FTC si scontrano su monopolio e innovazione. Zuckerberg difende Meta, spiegando come i social network, di fatto, non siano più tali.
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Negli ultimi dieci anni, il panorama dei social media ha subito una trasformazione profonda, passando da piattaforme di connessione personale a veri e propri canali di distribuzione di contenuti, simili ai media tradizionali. Secondo Mark Zuckerberg, CEO di Meta, questo cambiamento ha ridefinito il ruolo e la natura stessa delle piattaforme digitali.
Durante un processo legale tra Meta e la FTC (Federal Trade Commission), Zuckerberg ha descritto come i social media siano oggi dominati da video promozionali, opinioni su eventi attuali e contenuti generati dall’Intelligenza Artificiale.
Spesso, questi contenuti si caratterizzano per una qualità discutibile, mettendo in discussione il loro valore informativo e sociale. Lo stesso Zuckerberg ha definito come ha spiegato come il concetto stesso di social network, di fatto, sia morto.
Al centro del dibattito legale vi è la definizione stessa di social media. La FTC accusa Meta di mantenere un monopolio illegale, mentre l’azienda si difende sostenendo che il mercato è ormai dominato da nuovi concorrenti come TikTok e YouTube. Queste piattaforme, secondo Meta, rappresentano una concorrenza effettiva che la FTC non riconosce come tale.
Zuckerberg aveva intenzione di separare Instagram da Facebook
Un documento interno del 2018, emerso durante il processo, rivela che Zuckerberg aveva considerato l’idea di separare Instagram da Facebook per affrontare le accuse di monopolio. Tuttavia, Meta difende le acquisizioni della piattaforma appena citata e WhatsApp, affermando che queste hanno favorito l’innovazione e la crescita del settore. A supporto di questa tesi, l’azienda sottolinea l’incremento degli utenti di WhatsApp, passati da 500 milioni a oltre 2 miliardi.
La questione legale ha suscitato opinioni contrastanti anche tra gli esperti. L’analista tecnologico Benedict Evans ha paragonato l’approccio della FTC al gerrymandering, ovvero la pratica di manipolare i confini elettorali per ottenere vantaggi politici. Secondo Evans, escludere TikTok dalla definizione di concorrente diretto di Facebook distorce la realtà del mercato digitale.
Oltre agli aspetti economici, il caso assume anche risvolti politici. Un esempio significativo è la decisione di Meta di interrompere il programma di fact-checking negli Stati Uniti poco prima dell’insediamento di Donald Trump. Nonostante questo apparente tentativo di riconciliazione, Trump continua a sostenere l’azione legale contro l’azienda.
L’esito di questo processo potrebbe avere implicazioni decisive per il futuro dei social media. Una sentenza sfavorevole a Meta potrebbe ridefinire non solo la struttura del mercato digitale, ma anche il ruolo delle piattaforme nella società contemporanea.