Chernobylite 2: Exclusion Zone Anteprima

L’impianto nucleare di Chernobyl e le aree a esso limitrofe rappresentano ormai elementi essenziali dell’immaginario pop. Il disastroso incidente che le ha viste protagoniste nel 1986 è rimasto impresso nella mente di intere generazioni, cementando fobie e angosce che sono poi filtrate anche in prodotti videoludici quali Call of Duty e Stalker. Proprio quest’ultima saga […] L'articolo Chernobylite 2: Exclusion Zone Anteprima proviene da Vgmag.it.

Apr 20, 2025 - 13:40
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Chernobylite 2: Exclusion Zone Anteprima
Chernobylite 2: Exclusion Zone

L’impianto nucleare di Chernobyl e le aree a esso limitrofe rappresentano ormai elementi essenziali dell’immaginario pop. Il disastroso incidente che le ha viste protagoniste nel 1986 è rimasto impresso nella mente di intere generazioni, cementando fobie e angosce che sono poi filtrate anche in prodotti videoludici quali Call of Duty e Stalker. Proprio quest’ultima saga ha dunque creato un parallelismo ormai indissolubile tra Chernobyl e il concetto di “Zona” introdotto dal romanzo Picnic sul ciglio della strada. Le “zone” sono aree rurali apparentemente insignificanti, ma soggette a fenomeni paranormali che si traducono spesso e volentieri in mutazioni o in altri fenomeni potenzialmente letali. Il gruppo di sviluppo polacco The Farm 51 è partito da questi presupposti culturali per dare vita al suo Chernobylite 2: Exclusion Zone, un’opera che riprende in mano quanto già seminato da esimi predecessori per proporre al pubblico una prospettiva inedita sul tema.

Chernobylite 2 Exclusion Zone
Ah… ok!

Una Chernobyl quadrimensionale

Il mondo è ormai alimentato dalla Chernobylite, una misteriosa forma di energia che ha permesso all’umanità di perseguire traguardi tecnologici sempre più ambiziosi. Come spesso capita, però, il “progresso” esige consumi energetici proibitivi, con il risultato che le società hanno deciso di sviluppare progetti multiplanari per recuperare risorse da universi paralleli. Plotoni alterati geneticamente, i planeswalker, si assicurano che questi mondi paralleli si dimostrino collaborativi. 

Cole Gray, ex soldato caduto in disgrazia, ha intrapreso la sventurata carriera del planeswalker per porre rimedio alla sua situazione di disoccupazione, così da sostenere economicamente la propria compagna e loro figlia. Dopo le primissime missioni, il militare viene coinvolto in un incidente che lo lascia arenato in un mondo parallelo, bloccato da un’impenetrabile cupola di energia in una landa flagellata da radiazioni, distruzione e ostili creature mutanti. Per sopravvivere a quest’area, nota come la “Zona di Esclusione”, Cole dovrà intessere rapporti strategici con i gruppi locali, ma anche esplorare la sua memoria, così da colmare le inquietanti incongruenze che macchiano il suo passato.

Chernobylite 2
Il livello grafico può essere definito apprezzabile

Dal nucleare ai fantasmi del passato

Chernobylite 2: Exclusion Zone è un compendio di stimoli che vengono dal passato, sia per quanto riguarda le suggestioni storiche, sia per quanto concerne le meccaniche di gioco. L’ultima fatica di The Farm 51 si allontana infatti dalle atmosfere survival-FPS del primo Chernobylite per muoversi verso un orizzonte decisamente più ruolistico, con bracciali fantascientifici che consentono di lanciare sfere di fuoco e boli congelanti che hanno il sapore di fantasy.

Complessivamente, l’opera potrebbe essere vista come un punto di incontro tra Stalker: Shadow of Chernobyl e Fallout 4, il tutto decorato con un impianto narrativo che pare ereditare anche qualche elemento di Prey e Bioshock. Ci sono i mutanti, la cupa ambientazione post-sovietica, ma anche fitte sessioni di progettazione e di costruzione della casa base, nonché meccaniche che tengono in considerazione le scelte dei giocatori all’interno dello sviluppo della trama. In altre parole, anziché puntare sul frangente sperimentale tipico dei videogame indie, The Farm 51 si prefigge l’audace obiettivo di realizzare a budget ridotto un prodotto che cerca di tenere testa agli stilemi dei titoli AAA. Faticando non poco.

Chernobylite 2
I combattimenti saranno adrenalinici

Quando l’access è molto “early”

L’idea di un GDR ambientato in una cupa Chernobyl post-apocalittica ha innegabilmente un suo fascino, tuttavia, ora come ora, questo progetto fatica a prendere forma nei modi e nelle forme che sarebbero opportune. Il lancio di Chernobylite 2: Exclusion Zone è caratterizzato infatti da un accesso anticipato che presenta al pubblico un prodotto estremamente acerbo, pieno zeppo di piccole e grandi carenze. Si va dalla mappatura dei controlli un po’ bislacca a un sistema di combattimento grossolano, dal costante calo di frame rate al rischio che gli aggiornamenti più recenti possano corrompere i file di salvataggio pregressi.

Secondo le ottimistiche previsioni degli sviluppatori, l’opera si potrà considerare completa tra circa dieci mesi, ma anche allora sarà probabilmente opportuno tenere in considerazione che Chernobylite 2: Exclusion Zone è caratterizzato da alcune importanti scorciatoie tecniche, tra cui l’impiego di modelli di intelligenza artificiale. Già ora è possibile notare che le traduzioni e i dialoghi siano stati maneggiati dalle IA, ma è probabile che anche alcune animazioni siano state affidate a questo genere di strumenti (e non ci sorprenderebbe scoprire che anche alcune parti del codice siano state scritte da una macchina). Alcuni di questi elementi potranno certamente essere ripresi in mano prima della pubblicazione definitiva, ma è difficile credere che tutti gli elementi correntemente prodotti attraverso l’IA verranno ottimizzati in una prospettiva più “artigianale”.

 

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