Crypto in calo nel primo trimestre 2025: Bitcoin resiste, Ethereum crolla

Bitcoin rafforza la sua posizione

Apr 17, 2025 - 17:39
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Crypto in calo nel primo trimestre 2025: Bitcoin resiste, Ethereum crolla

Il 2025 si è aperto con un brusco risveglio per il mondo crypto. Dopo l’euforia che aveva caratterizzato la fine del 2024, il primo trimestre dell’anno ha segnato un’inversione di tendenza netta, con una contrazione significativa del mercato.

Secondo il Crypto Industry Report di CoinGecko, aggiornato ad aprile 2025, la capitalizzazione complessiva del mercato crypto è scesa del -18,6%

Chiudendo dunque il trimestre a 2,8 trilioni di dollari, dopo aver toccato un picco di 3,8 trilioni il 18 gennaio, pochi giorni prima dell’insediamento del presidente Donald Trump.

Il mercato crypto perde slancio nel 2025 

Il primo trimestre del 2025 ha visto una contrazione di oltre 633 miliardi di dollari nella capitalizzazione totale del mercato. Il massimo annuale è stato raggiunto a metà gennaio, ma da quel momento in poi il trend si è invertito, con un calo costante fino alla fine di marzo.

Anche i volumi medi giornalieri di scambio hanno subito una forte battuta d’arresto, scendendo del -27,3% rispetto al trimestre precedente, passando da 200,7 miliardi a 146 miliardi di dollari.

Questo dato evidenzia un calo dell’interesse e dell’attività da parte degli investitori. In un contesto di mercato ribassista, Bitcoin (BTC) ha consolidato la propria posizione, aumentando la sua dominanza al 59,1%, un livello che non si vedeva dal primo trimestre del 2021. 

Questo incremento di 4,6 punti percentuali è avvenuto a scapito delle altcoin, che hanno subito perdite più marcate.

Anche le stablecoin hanno beneficiato della ricerca di stabilità da parte degli investitori. Tether (USDT) ha leggermente aumentato la sua quota al 5,2%, mentre USDC ha riconquistato la settima posizione nel ranking di mercato, superando Dogecoin (DOGE).

Il 22 gennaio 2025, due giorni dopo l’insediamento di Trump, Bitcoin ha raggiunto un nuovo massimo storico di 106.182 dollari, prima di iniziare una discesa che lo ha portato a chiudere il trimestre a 82.514 dollari, con una perdita del -11,8%.

Nonostante il calo, BTC ha comunque performato meglio rispetto ad altri asset rischiosi come il NASDAQ (-10,3%) e l’S&P 500 (-4,4%). Il vero vincitore del trimestre è stato l’oro, che ha guadagnato il +18%, confermandosi bene rifugio in tempi di incertezza.

Ethereum crolla e perde terreno

Il primo trimestre è stato particolarmente difficile per Ethereum (ETH). Il suo prezzo è sceso da 3.336 a 1.805 dollari, registrando un crollo del -45,3%. Questo ha cancellato tutti i guadagni ottenuti nel 2024, riportando ETH ai livelli del 2023.

Anche i volumi di scambio giornalieri sono diminuiti, passando da 30 miliardi a 24,4 miliardi di dollari. I giorni con volumi elevati hanno coinciso con forti ribassi del prezzo, segno di una pressione di vendita significativa.

L’inizio dell’anno aveva visto un’esplosione di interesse per le meme coin, grazie al lancio dei token TRUMP e MELANIA, che avevano dato vita a una nuova tendenza: quella delle memecoin politiche

Tuttavia, l’entusiasmo si è rapidamente spento dopo il lancio di LIBRA, una coin promossa dal presidente argentino Javier Milei.

Dopo un tweet di Milei, il valore di LIBRA è crollato da 4,6 miliardi a 221 milioni di dollari in poche ore, a causa di un rug pull da parte degli sviluppatori. 

Questo evento ha minato la fiducia nel settore, facendo crollare del -56,3% il numero di token giornalieri lanciati su Pump.fun, da 72.000 a 31.000.

Nel primo trimestre del 2025, i 10 principali exchange centralizzati (CEX) hanno registrato un volume complessivo di 5,4 trilioni di dollari, in calo del -16,3% rispetto al trimestre precedente.

Binance ha mantenuto la leadership con una quota di mercato del 40,7%, ma ha visto i suoi volumi mensili scendere da oltre 1 trilione a 588,7 miliardi di dollari. L’unico exchange a registrare una crescita è stato HTX, con un aumento dell’+11,4%.

Il peggior calo è stato quello di Upbit, che ha perso il -34%, mentre Bybit ha subito un crollo del -52,4% a causa di un attacco hacker a febbraio.

Solana domina gli scambi decentralizzati

Nel segmento degli exchange decentralizzati (DEX), Solana ha continuato a dominare, raggiungendo una quota del 39,6% nel primo trimestre. 

A gennaio, durante il picco delle memecoin politiche, ha toccato il 52% degli scambi on-chain, con un volume record di 184,8 miliardi di dollari.

Tuttavia, con il calo dell’interesse per le meme coin, Ethereum ha riconquistato il primo posto a marzo, con una quota del 30,1%, contro il 23,4% di Solana.

Due nuovi arrivati, Sonic e Berachain, hanno fatto il loro ingresso nella top 10, scalzando Optimism e Polygon.

Il valore totale bloccato (TVL) nella DeFi multichain è sceso del -27,5%, passando da 177,4 a 128,6 miliardi di dollari. Il calo è stato causato principalmente dalla svalutazione delle altcoin.

Ethereum ha perso il 35,4% del suo TVL, scendendo da 112,6 a 72,7 miliardi, e vedendo la sua dominanza calare dal 63,5% al 56,6%

Anche Solana e Base hanno registrato cali significativi, rispettivamente del -23,5% e -15,3%.

In controtendenza, Berachain, lanciata il 6 febbraio, ha rapidamente raggiunto un TVL di 5,2 miliardi, diventando la sesta rete DeFi per valore bloccato. 

Il successo è stato trainato dai Boyco pre-deposit vaults, che hanno attratto circa 2,3 miliardi di dollari in liquidità già dal primo giorno.

Il primo trimestre del 2025 ha segnato una fase di assestamento per il settore crypto, con Bitcoin che ha mostrato una relativa resilienza, mentre Ethereum e le altcoin hanno subito perdite pesanti. 

La fiducia degli investitori è stata messa alla prova, ma il mercato resta dinamico, con nuovi attori come Berachain pronti a ridefinire gli equilibri.

Sarà interessante osservare come evolverà il panorama nei mesi a venire, in un contesto globale ancora incerto ma ricco di opportunità.