$GHIBLI: attenzione alla memecoin ispirata a OpenAI

Una partenza da record... ma per quanto?

Mar 31, 2025 - 14:47
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$GHIBLI: attenzione alla memecoin ispirata a OpenAI

E’ nata una nuova memecoin: $GHIBLI, ispirata al fenomeno virale generato dall’omonimo innovativo prodotto basato su ChatGPT-40 di OpenAI, guidata da Sam Altman.

Sulla scia dell’entusiasmo sui social e con endorsement da figure di spicco del settore tech e cripto come Elon Musk e Michael Saylor, il token ha vissuto un debutto fulminante, seguito però da un altrettanto violento ribasso. 

Un classico esempio di ciò che viene definito in gergo “pump-and-dump”, sollevando interrogativi sulla sostenibilità del progetto a lungo termine.

Gli exchange aprono le porte alla nuova memecoin $GHIBLI, ma restano cauti

La creazione di $GHIBLI, token basato sulla blockchain di Solana, ha rappresentato una risposta immediata al boom mediatico di Ghibli AI. 

Nel giro di appena 48 ore dalla nascita, la memecoin ha catturato l’attenzione della community cripto, spinta da una campagna promozionale aggressiva e da contenuti accattivanti, molti dei quali a sfondo sensazionalistico.

Il risultato? Un’impennata rapida di circa +45% nel giro di poche ore, portando la capitalizzazione di mercato ad un sorprendente picco di 27,5 milioni di dollari

Tuttavia, l’euforia iniziale ha ceduto rapidamente il passo a un brusco calo: il token ha perso circa il 50% del suo valore, chiaro sintomo di una dinamica speculativa tipica delle memecoin.

A complicare il quadro, la comparsa di un nuovo token correlato, GhibliCZ, che ha seguito un tracciato quasi identico: boom iniziale e crollo successivo. 

Entrambi i progetti, sebbene ispirati all’universo Ghibli e apparentemente legati a nomi altisonanti del settore tech, non hanno ancora ricevuto alcuna conferma ufficiale da parte di CZ (Changpeng Zhao), OpenAI o altri soggetti coinvolti.

Nonostante la volatilità e l’assenza di un legame verificato con istituzioni di rilievo, il token $GHIBLI ha ottenuto una visibilità significativa grazie al listing sugli exchange. 

Il primo a dare il via è stato Gate.io, seguito da BingX, che ha incluso la moneta all’interno della sua “Pilot section”, una categoria dedicata ai progetti ad alto rischio e potenziale.

La presenza su queste piattaforme ha stimolato un’accelerazione della domanda e favorito l’esposizione presso un pubblico più ampio. 

Altri exchange importanti tra cui Kraken, MEXC, Bitget, Raydium, HTX e Meteora hanno poi adottato il token, generando così un picco nel volume di scambi giornalieri: oltre 85 milioni di dollari in sole 24 ore.

Una moda passeggera o l’inizio di qualcosa di più grande?

Un elemento particolarmente interessante è stato l’intervento della piattaforma OXFUN, che ha introdotto la possibilità di trading con leva finanziaria su $GHIBLI. 

Questa mossa ha spinto le transazioni del token a superare, in termini di volume, persino quelle di Ethereum, la seconda criptovaluta più capitalizzata al mondo.

Un segnale evidente di quanto forti possano essere gli effetti della speculazione, laddove strumenti finanziari avanzati come la leva amplificano sia i guadagni che le perdite.

Il fulmineo successo di $GHIBLI si inserisce in un contesto più ampio: quello del ritorno di fiamma delle memecoin nel mercato crypto. 

Questo tipo di token, spesso senza fondamentali tecnici solidi, trae forza dalla viralità e dall’hype mediatico, cavalcando anche le tendenze tecnologiche più recenti, come in questo caso l’intelligenza artificiale.

Proprio l’accostamento con OpenAI e ChatGPT-40, pur se non ufficialmente confermato, ha contribuito ad alimentare aspettative alte tra i trader e gli appassionati. 

Tuttavia, l’assenza di comunicazioni trasparenti da parte dei soggetti coinvolti rende difficile valutare l’autenticità e il potenziale di lungo periodo di progetti come $GHIBLI.

Come suggeriscono esperti e operatori del settore, è fondamentale approcciare il mondo delle memecoin con cautela. L’elevata volatilità e la scarsa trasparenza rendono questi asset particolarmente rischiosi per gli investitori meno esperti.

I rischi di un mercato in bilico tra hype e speculazione

Se da una parte la mole impressionante di scambi e le rapide variazioni di prezzo rendono le memecoin strumenti seducenti per i cacciatori di profitti rapidi, dall’altra espongono a pericoli notevoli legati alla manipolazione del mercato.

In assenza di regolamentazione chiara e con la facilità con cui è possibile creare e promuovere un nuovo token, il rischio di trovarsi di fronte a veri e propri “schemi Ponzi digitali” è concreto. 

Non è un caso che molti analisti nel settore cripto ribadiscano il mantra “DYOR” (Do Your Own Research), ovvero “fai le tue ricerche”, prima di mettere mano al portafoglio digitale.

Quel che è certo è che $GHIBLI ha guadagnato la scena, diventando il simbolo di una tendenza in continua evoluzione, dove intelligenza artificiale, memecoin e mercati decentralizzati si fondono in un mix tanto affascinante quanto instabile.

Come sempre nel mondo crypto, la domanda chiave resta: si tratta solo dell’ennesimo fenomeno virale o dell’inizio di una nuova era nell’universo blockchain?