Google Gemini ora integra Google Photos: riconoscimento facciale, luoghi e ricerca per immagini

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Apr 16, 2025 - 09:18
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Google Gemini ora integra Google Photos: riconoscimento facciale, luoghi e ricerca per immagini

Google Gemini, l’assistente AI evoluto di Big G, continua a espandere le sue funzionalità integrando sempre più servizi del vasto ecosistema Google. Dopo Calendar, Drive, Docs, Maps, YouTube e persino app terze come Spotify e WhatsApp, arriva ora il supporto anche per Google Photos. La funzione è già stata avvistata in rollout da parte di 9to5Google, sebbene attualmente sia limitata agli Stati Uniti.

Grazie a questa integrazione, gli utenti Android possono utilizzare Gemini per eseguire ricerche intelligenti all’interno delle proprie foto, ottenendo risultati personalizzati e contestuali.

Cosa cambia con l’integrazione tra Gemini e Google Photos

L’integrazione di Google Photos all’interno di Gemini apre la strada a una nuova esperienza AI-driven nella gestione dei contenuti visivi. Ora è possibile chiedere a Gemini di:

  • Cercare volti riconoscibili
  • Trovare luoghi specifici
  • Filtrare le immagini per data
  • Mostrare solo categorie particolari, come “selfie recenti” o “foto di paesaggi”

Queste ricerche si basano sui metadati già presenti in Google Photos (EXIF, geolocalizzazione, riconoscimento facciale) e vengono ulteriormente raffinate dal modello linguistico avanzato di Gemini, che interpreta il contesto della richiesta.

Come attivare Google Photos su Gemini

Per attivare l’integrazione è necessario:

  1. Aprire l’app Gemini su Android
  2. Toccare il menu profilo in alto a destra
  3. Selezionare la voce “App”
  4. Scorrere fino alla sezione “Media”
  5. Attivare l’interruttore accanto a Google Photos

Qui dovrebbero comparire anche Spotify e YouTube, se già collegati. Si tratta comunque di una funzionalità in distribuzione graduale, quindi non tutti gli utenti potrebbero visualizzarla immediatamente.

Esempi di prompt utili

L’integrazione supporta comandi vocali o testuali avanzati. Alcuni esempi efficaci includono:

  • “Mostrami i selfie degli ultimi 30 giorni”
  • “Cerca foto di tramonti in vacanza”
  • “Trova le immagini scattate a Roma nel 2023”
  • “Visualizza tutte le foto con Marco e Giulia”

Questi comandi consentono un’interazione naturale con la propria libreria fotografica, velocizzando la gestione dei ricordi e migliorando l’accessibilità visiva del cloud Google.

Gemini: un assistente sempre più centrale

Con l’integrazione di Google Photos, Gemini consolida il suo ruolo come hub intelligente dei servizi Google, capace di interagire in modo fluido e contestuale con app fondamentali per la produttività, la comunicazione e ora anche la memoria personale.

Il supporto alle immagini porta l’assistente a un nuovo livello di interazione multimodale, dove testo, voce e contenuti visivi si fondono in un’esperienza unificata. Un trend che riflette l’approccio di Google alla AI conversazionale connessa.

Disponibilità

Attualmente, l’integrazione è disponibile solo per utenti negli Stati Uniti, ma è altamente probabile che venga estesa a livello globale nei prossimi mesi. Il rollout avviene gradualmente via server-side, pertanto anche i dispositivi compatibili potrebbero riceverla in momenti differenti.

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