Meta blocca Apple Intelligence su Instagram e WhatsApp: cosa sta succedendo?
Meta limita l'accesso a Apple Intelligence nelle sue app iOS, promuovendo Meta AI e sollevando interrogativi sulla competizione tecnologica.
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Meta ha deciso di bloccare l’utilizzo di Apple Intelligence all’interno delle sue applicazioni per dispositivi iOS. La società guidata da Mark Zuckerberg ha scelto di affidarsi esclusivamente le proprie soluzioni di Intelligenza Artificiale.
La piattaforma AI presentata da Apple durante il WWDC 2024, offre funzionalità utili come la riscrittura di testi, la generazione di immagini e la creazione di Genmoji personalizzati. Nonostante ciò, a livello pratico, finora l’AI del colosso di Cupertino non ha impressionato più di tanto utenti e addetti ai lavori.
Con il blocco, chiunque acceda da iOS ad app come Facebook, Instagram, WhatsApp e Threads, non potrà quindi accedere a strumenti ormai consolidati nell’ecosistema Apple, come la possibilità di aggiungere Genmoji e sticker alla libreria di Instagram. Nonostante l’assenza di dichiarazioni ufficiali in merito, appare evidente che la decisione sia volta a favorire Meta AI.
Va detto come molte delle funzioni di Meta AI tendono a sovrapporsi a quanto offerto da Apple Intelligence, mettendo in evidente competizione le due piattaforme.
Stop per Apple Intelligence sulle app Meta: rapporti difficili tra i due colossi tech
I rapporti tra Meta e Apple erano già tesi prima di questa decisione. In passato, le due aziende hanno già discusso una possibile collaborazione per integrare il modello Llama di Meta in Apple Intelligence. Tuttavia, i negoziati si sono conclusi con un nulla di fatto, principalmente a causa di disaccordi sulle politiche legate alla privacy, che vedono i due colossi tecnologici avere due approcci diversi.
La frammentazione dell’esperienza digitale rappresenta una delle principali conseguenze di questa competizione. Se da un lato la rivalità tra le due compagnie potrebbe stimolare l’innovazione, dall’altro rischia di penalizzare gli utenti, costretti a rinunciare a una piena integrazione tra le diverse piattaforme.
Resta da vedere se questa scelta porterà a ulteriori conflitti tra le due aziende o se in futuro sarà possibile trovare un compromesso che tenda a rendere gli utenti una priorità, portando le due parti a una collaborazione.