Google ha annunciato l’arrivo del supporto nativo per credenziali digitali su Android
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Google ha annunciato l’arrivo del supporto nativo per credenziali digitali su Android, ampliando in modo significativo le possibilità offerte finora da Google Wallet. Questo aggiornamento rappresenta un passo cruciale verso l’integrazione delle identità digitali nel sistema operativo mobile più diffuso al mondo.
Da semplice archiviazione a verifica digitale attiva
Fino a oggi, Google Wallet poteva archiviare credenziali come carte di credito, carte d’identità e, in alcuni casi, passaporti digitali. Ma non era possibile verificare la propria identità direttamente tramite il sistema operativo: per esempio, bisognava mostrare fisicamente il documento a un agente o scanner, come accade con la TSA negli aeroporti americani.
Il nuovo supporto, invece, consente interazioni dirette tra app, siti web e il sistema Android per verificare l’identità dell’utente. Questo sistema di verifica selettiva condividerà solo i dati strettamente necessari, come nome legale ed eventuale data di scadenza del documento, garantendo maggiore privacy e controllo all’utente.
Come funzionerà la verifica
In scenari come la prenotazione di voli o l’acquisto di beni regolamentati, un’app potrà richiedere la verifica con una credenziale digitale. Android mostrerà all’utente le opzioni disponibili (ID, passaporto, ecc.) e, una volta selezionato il documento, trasmetterà all’app solo i dati richiesti, non l’intera credenziale.
Un esempio pratico: un’app di viaggio può chiedere conferma dell’età o del nome legale. L’utente seleziona il documento salvato sul dispositivo e Android condivide solo le informazioni necessarie.
Le credenziali digitali potranno anche essere emesse da app e siti
Con questa novità, le app e i siti potranno emetterle direttamente all’utente, che potrà scegliere di salvarle su Google Wallet, Samsung Wallet, 1Password o altri servizi compatibili. Si tratta di una novità epocale che può rivoluzionare l’interazione con enti pubblici e privati, semplificando procedure burocratiche e d’identificazione.
Tempistiche e sicurezza
Google non ha ancora comunicato una data ufficiale per il rilascio, ma ha confermato che sta lavorando attivamente all’implementazione. L’iniziativa, inoltre, punta molto sulla sicurezza e protezione dei dati personali, rispondendo alle preoccupazioni legate alla condivisione di informazioni sensibili.
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