Implosa la crypto Mantra: OM perde il 90% del proprio valore

È scoppiata di colpo la bolla speculativa che andava avanti da novembre.

Apr 14, 2025 - 14:22
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Implosa la crypto Mantra: OM perde il 90% del proprio valore
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Stamattina sui mercati crypto si è verificata l’ennesima implosione: il prezzo di Mantra (OM) è passato da più di 6$ a meno di 0,6$ nel giro di poche ore.

Anzi, il vero e proprio crollo è durato solamente 65 minuti, quando è passato direttamente da 5,2$ a 0,48$.

OM: la crypto del progetto Mantra

OM è la criptovaluta nativa della blockchain di Mantra. È però presente anche come token su diverse altre blockchain, tra cui Ethereum, BSC e Base.

È sbarcato sui mercati crypto nel 2020, quindi è passato attraverso la grande bull run del 2021, quando arrivò a toccare un prezzo massimo storico sopra quota 0,7$.

Da notare che aveva esordito meno di un anno prima a 0,4$, quindi durante quella bullrun la performance del prezzo di OM in percentuale fu inferiore a quella di molti altri token.

Nel corso del successivo bear-market era precipitato a 0,03$, e nel 2023 la discesa era continuata fin sotto gli 0,02$, ovvero con un -98% dai massimi che non faceva ben sperare.

Tuttavia nel corso del 2024 il prezzo prima era tornato sui massimi di sempre, già prima della vittoria elettorale di Trump, e poi grazie al Trump trade aveva fatto segnare un incredibile rally che lo aveva portato persino sopra i 9$.

Quindi dopo un banale +120% iniziale, nel 2021, ha fatto segnare un -98% in due anni, completamente recuperato nell’anno successivo, e seguito da un incredibile +490% in soli tre mesi e mezzo.

A quel punto però la bolla è scoppiata.

Il crollo improvviso della crypto OM (Mantra)

Dopo aver superato per un breve momento i 9$ il 23 febbraio, la bolla non è subito scoppiata.

Infatti a marzo il prezzo di OM era sceso sotto i 6,3$, ed ancora ieri era più o meno su quel livello.

Non c’era alcun segnale di una possibile implosione, anche se ieri ad un certo punto il prezzo è sceso a 6,2$, e poi anche sotto questa soglia.

Il crollo vero e proprio è iniziato quando è sceso sotto i 6,1$, sebbene ci abbia messo comunque quasi due ore a scendere sotto i 5,3$.

Quando però non hanno più tenuto i 5,2$ la bolla è esplosa di colpo, portando il prezzo di OM di colpo al di sotto del livello di partenza di fine ottobre 2024.

Si è trattato insomma di una sorta di scoppio improvviso in diretta di una bolla speculativa durata quattro mesi.

A questo punto non è però ancora chiaro se lo scoppio si limiterà a lasciare il prezzo di OM lì da dove aveva iniziato a gonfiarsi la bolla dovuta al Trump trade, o se continuerà ancora, perchè il rischio di ulteriori discese c’è.

Il progetto RWA del layer-1 Mantra

MANTRA è una piattaforma di finanza decentralizzata che mira a dare priorità alla sicurezza ed alla conformità normativa.

In particolare è stata progettata per facilitare la tokenizzazione ed il trading di asset del mondo reale.

È stata creata sul Cosmos SDK, è compatibile con IBC e supporta CosmWasm.

Si tratta di un ambiente blockchain permissionless che consente anche applicazioni permissioned, così da essere adatta per l’uso istituzionale (in teoria).

Prima del crollo di oggi il TVL della DeFi su Mantra era superiore ai 4,2 milioni di dollari, mentre in seguito è sceso a 3,2 milioni. Non si tratta di un crollo vero e proprio perchè quel TVL è composto non solo da OM, ma anche da stablecoin.

Va però sottolineato che dai 7,7 milioni di dollari di stablecoin su Mantra di gennaio, questo parametro era già sceso a 2,5 milioni proprio mentre OM faceva segnare i massimi di sempre. Ancora oggi il valore complessivo delle stablecoin su Mantra è di 2,3 milioni di dollari.

Rispetto ad altre chain si tratta comunque di valori molto bassi, ed anche OM prima del crollo capitalizzava meno di 6 miliardi di dollari, ovvero meno di Bitcoin Cash, per intenderci. Ora invece la capitalizzazione è crollata a meno di 700 milioni, cosa che l’ha fatta precipitare all’82° posto da questo punto di vista.

Le cause dell’implosione della crypto OM (Mantra)

Di sicuro l’implosione è dovuta allo scoppio della bolla di novembre, che ha continuato a gonfiarsi fino a febbraio inoltrato.

Secondo le analisi di Binance, il crollo sarebbe stato innescato da liquidazioni tra exchange, ma secondo il CEO di OKX, Star Xu, si tratterebbe di un grande scandalo per l’intero settore crypto.

Mantra DAO ha rilasciato una dichiarazione con la quale afferma che i movimenti di mercato di OM sono stati innescati da chiusure forzate sconsiderate avviate dagli exchange centralizzati. Essendo ciò avvenuto durante le ore di bassa liquidità di una domenica sera UTC, il risultato è stato catastrofico, tanto che la DAO di Mantra ipotizza un certo grado di negligenza o, forse, un posizionamento di mercato intenzionale adottato dagli exchange centralizzati.

crollo crypto OM mantra
Comunicazione ufficiale dell’account X di Mantra sul crollo della crypto OM

Curioso notare come una “DAO”, che dovrebbe essere decentralizzata, possa fare dichiarazioni come una qualsiasi entità centralizzata, per scaricare le colpe su altri.

Va ricordato che le liquidazioni forzate, se sono eseguite correttamente, sono atti dovuti dagli exchange, non prevedibili, ed automatiche. Quindi in teoria avrebbero dovuto essere scatenate semplicemente da un veloce calo del prezzo da 6,3$ a meno di 5,2$ in un momento di bassa liquidità.Inoltre è difficile che sia un caso che una tale implosione del prezzo lo abbia riportato esattamente al punto in cui ha iniziato a gonfiarsi la bolla a novembre.