Recensione Honor 400 Lite : più sottile, più leggero, più intelligente

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Apr 12, 2025 - 15:52
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Recensione Honor 400 Lite : più sottile, più leggero, più intelligente

Honor 400 Lite è il nuovo smartphone di fascia media di Honor, primo modello della serie Honor 400 lanciato nel 2025​. Si posiziona in un segmento di mercato molto competitivo, puntando a offrire caratteristiche da “quasi top di gamma” ad un prezzo accessibile intorno ai 299€ in Italia​.

Successore ideale di Honor 200 Lite questo dispositivo migliora diversi aspetti chiave: adotta un ampio display AMOLED a 120Hz da 6,7 pollici, un nuovo chipset MediaTek Dimensity 7025-Ultra con supporto 5G, una fotocamera principale da ben 108MP e una batteria potenziata da 5.230 mAh​, il tutto è accompagnato da alcune novità interessanti come il tasto fisico “AI Camera” dedicato alle funzionalità fotografiche e di intelligenza artificiale, e una scocca certificata IP65 per resistenza a polvere e schizzi d’acqua non comune nella categoria.

Sin dal lancio in Italia (aprile 2025) Honor 400 Lite si propone come uno dei mid-range più completi sul mercato, con un rapporto qualità-prezzo allettante.

Il suo prezzo di listino al lancio, per la versione 8/256 Gb, è pari a Euro 299.

Honor 400 Lite : Voto 8.2

Pro

  • Display AMOLED 6.7″ eccellente
  • Autonomia ai vertici
  • Design sottile, leggero ed elegante
  • Fotocamera principale 108MP di buon livello
  • Funzionalità AI e tasto dedicato
  • eSIM
  • Prezzo competitivo

Contro

  • Video limitati a 1080p@30fps
  • Mancanza di fotocamera ultra-grandangolare incisiva
  • Niente audio stereo
  • Always On non completo
  • Politica di aggiornamenti non chiara

Honor 400 Lite in sintesi

Honor 400 Lite è uno smartphone di fascia media che punta tutto su design, display e intelligenza artificiale. Leggero e sottile (solo 7,3 mm per 171 grammi), offre un corpo elegante con certificazione IP65 e un display AMOLED da 6,7″ estremamente luminoso, fluido a 120Hz e ricco di tecnologie per il comfort visivo. Sotto la scocca, il Dimensity 7025 Ultra garantisce buone prestazioni quotidiane con 8 GB di RAM e 256 GB di storage. Il comparto fotografico è guidato da un sensore da 108 MP che, grazie all’AI, cattura scatti precisi anche in movimento e permette ritocchi avanzati con funzioni come AI Eraser e Outpainting. Non mancano funzioni smart come Magic Portal, Magic Capsule e la traduzione AI, oltre all’integrazione con Google Gemini. L’autonomia è eccellente, con una batteria da 5230 mAh e ricarica rapida a 35W. Una proposta completa e moderna per chi cerca un telefono curato, fluido e intelligente senza spendere troppo.

Confezione di vendita

Honor adotta un approccio abbastanza tradizionale per la confezione di vendita del 400 Lite, offrendo tutto il necessario pronto all’uso. All’interno della scatola troviamo infatti:

  • Smartphone con pellicola protettiva preinstallata
  • Cavo USB-C
  • Strumento estrazione carrello nano sim
  • Manualistica

Costruzione, design ed ergonomia Honor 400 Lite : Voto 8.0

Design sottile ed elegante di Honor 400 Lite in colorazione Marrs Green: frontale con foro a pillola per camera e flash LED, retro con modulo fotocamere triangolare (108MP e ultrawide) e finitura opaca satinata​.

Honor 400 Lite colpisce subito per il suo design originale che non passa inosservato.

La nostra unità di prova in colorazione Marrs Green (un verde acqua) cattura l’attenzione con riflessi cangianti; sono disponibili anche le varianti Velvet Black (nero) e Velvet Grey (grigio), più sobrie.

La scocca posteriore è in materiale plastico con finitura opaca e bordi satinati al tatto, dettaglio che conferisce un look elegante e tiene a bada impronte e scivolosità. Spicca sul retro il modulo fotografico di forma triangolare che ospita due obiettivi e il flash LED in un insolito layout asimmetrico: una scelta stilistica particolare che segna un distacco dai moduli ovali delle serie Honor precedenti​. Il modulo ha una doppia finitura – parte lucida simil-vetro attorno ai sensori, parte satinata – che crea un contrasto gradevole sotto la luce. Pur sporgendo leggermente dalla scocca, il bump triangolare non è troppo invasivo e con la cover in dotazione il telefono rimane stabile su un piano senza oscillare molto.

Frontalmente troviamo un ampio display da 6,7″ quasi privo di cornici interrotto solo da un insolito foro a forma di pillola in alto al centro. Questa soluzione ricorda esteticamente il Dynamic Island degli ultimi iPhone, anche se qui contiene semplicemente la fotocamera frontale e un piccolo flash LED per i selfie in notturna​ La pillola è comunque di dimensioni contenute e centrata, risultando poco intrusiva durante l’uso quotidiano (ci si fa presto l’abitudine guardando video a schermo intero o leggendo testi).

I bordi del dispositivo sono piatti in stile moderno, realizzati in plastica con verniciatura opaca che imita il metallo. Sul lato destro sono disposti il bilanciere volume, il tasto di accensione e appena sotto di esso il tasto aggiuntivo AI: una soluzione davvero rara, consistente in un pulsante fisico dedicato ad attivare la fotocamera e funzioni smart La scelta di introdurre un tasto extra strizza l’occhio anche all’Action Button di Apple​, offrendo però personalità al prodotto Honor.

In mano, l’Honor 400 Lite risulta sorprendentemente sottile e leggero: con 7,3 mm di spessore e un peso di soli 171 grammi​, dà una piacevole sensazione di maneggevolezza.

È incredibile quanto risulti leggero per un 6.7 pollici con batteria oltre i 5000 mAh. Il grip è buono grazie ai bordi piatti che offrono presa e alla finitura opaca che evita scivolamenti​.

Le dimensioni generose del display ovviamente richiedono due mani per raggiungere comodamente tutti gli angoli dello schermo, ma questo è comune a tutti i telefoni in questa categoria. Sul profilo inferiore troviamo la porta USB-C, lo speaker principale e il carrellino SIM; quest’ultimo accetta due Nano-SIM oppure una Nano-SIM + eSIM (sul modello europeo) permettendo la flessibilità di avere due linee mobili attive senza sacrificare lo slot fisico.

Un importante punto a favore della costruzione è la certificazione IP65 per resistenza a polvere e acqua​, ma non a immersioni.

Ad ogni modo, avere una certificazione di impermeabilità su un mid-range da 299€ è notevole e offre una tranquillità in più nell’utilizzo. Honor inoltre afferma anche che la struttura del telefono è robusta a sufficienza da resistere a cadute fino a ~1,8 metri, grazie probabilmente ai materiali plastici che assorbono meglio gli urti.

In definitiva, Honor 400 Lite convince per design ed ergonomia: è un dispositivo esteticamente curato, con elementi distintivi (la pill frontale, il modulo a triangolo, il tasto AI) che gli conferiscono personalità, e al tempo stesso comodo da usare grazie a peso e spessore ridotti. I materiali, seppur non nobili come vetro o metallo, sono ben lavorati e trasmettono un feel qualitativo; inoltre la funzionalità viene prima di tutto – l’IP65 e il grip sicuro lo rendono adatto anche a un uso quotidiano intenso e in mobilità senza troppe preoccupazioni.

Display Honor 400 Lite : Voto 8.5

Il display è uno dei punti di forza di Honor 400 Lite. Ci troviamo di fronte a un pannello AMOLED da 6,7 pollici con risoluzione Full HD+ (1080×2412) pixel e frequenza di aggiornamento fino a 120Hz​. In pratica offre tutti i crismi dei telefoni di gamma superiore: immagini nitide (densità ~394 ppi), colori vivaci, neri profondi e fluidità eccellente nelle animazioni grazie al refresh elevato. La qualità percepita è ottima sia nella fruizione multimediale (video, foto, gaming) sia nella lettura di testi, con caratteri ben definiti.

Ciò che davvero distingue questo schermo dalla concorrenza è l’incredibile luminosità di picco dichiarata: ben 3.500 nit nelle condizioni di alta luminosità ambientale. Questa garantisce in qualsiasi situazione una leggibilità ottima. Il pannello supporta inoltre funzionalità HDR e vanta un elevato contrasto tipico degli AMOLED.

Honor ha posto grande enfasi anche sul benessere visivo e la fruizione confortevole del display. Sono integrate ben 7 tecnologie per la protezione degli occhi, tra queste spicca l’alta frequenza di PWM Dimming a 3840Hz che riduce lo sfarfallio percepibile dello schermo a bassa luminosità, una modalità Low Blue Light hardware che limita le emissioni di luce blu dannose, il Dynamic Dimming che regola in modo dinamico la luminosità simulando l’andamento naturale della luce durante il giorno, e la Modalità Circadian Night che in fascia serale vira i colori verso tonalità più calde Non mancano poi la modalità eBook), la modalità scura (dark mode) e la classica regolazione automatica della luminosità ambientale.

Come anticipato, la fluidità è garantita dal refresh a 120Hz. Il sistema adotta un comportamento adattivo: in base al contenuto o all’app in uso, il software decide se utilizzare 60Hz o 120Hz, così da ottimizzare i consumi​ Scorrendo i menu e le app compatibili si percepisce una reattività elevata, con animazioni e scrolling molto morbidi.  Non essendo un pannello LTPO, non ci sono frequenze intermedie molto variabili, ma la gestione intelligente di Honor svolge comunque bene il compito di bilanciare fluidità e autonomia. In impostazioni è presente anche la possibilità di fissare manualmente 60Hz fissi (per chi volesse massimizzare la batteria) o 120Hz fissi (per avere sempre il massimo della fluidità, ad esempio durante il gaming, a scapito però dei consumi).

Sotto al display è integrato il sensore di impronte digitali di tipo ottico, posizionato in basso al centro: lo abbiamo trovato rapido e affidabile nello sblocco, praticamente sempre preciso al primo tentativo​ Anche come posizione è comodo, perché l’area è abbastanza ampia da trovare il dito senza guardare. In alternativa si può usare lo sblocco col volto 2D tramite la fotocamera frontale.

Chi cerca uno schermo che non abbia nulla da invidiare a smartphone ben più costosi rimarrà soddisfatto, peccato solo per la funzionalità Always On che si attiva solo al tocco, perdendo parte della sua utilità.

Hardware Honor 400 Lite : Voto 8.0

Honor 400 Lite è equipaggiato con una piattaforma hardware bilanciata per offrire buone prestazioni senza far lievitare i costi. Il SoC scelto è il MediaTek Dimensity 7025 Ultra, la GPU IMG BXM-8-256.

Questo hardware si è dimostrato all’altezza nell’uso quotidiano.

Lo smartphone risulta reattivo e fluido nelle operazioni comuni: navigazione tra menu, multitasking, social, messaggistica e streaming video avvengono senza rallentamenti degni di nota. Merito anche dei 8 GB di RAM (LPDDR4X) a disposizione, che permettono di mantenere diverse app in background senza ricaricamenti continui. La memoria interna è di 256 GB UFS 2.2, quindi non la più veloce UFS 3.x, ma comunque rapida nei caricamenti e non espandibile.

Sul fronte grafico, come anticipato, c’è una GPU non convenzionale, ma n Honor 400 Lite gestisce senza problemi giochi casual e 2D, e se la cava con titoli 3D meno. Durante le sessioni di gioco prolungate, il telefono tende a scaldare leggermente nella parte alta posteriore, ma nulla di preoccupante.

Piacevole notare che la UI MagicOS rimane fluida anche con molte app installate e notifiche in arrivo: segno di una buona ottimizzazione software-hardware.

Passando alla connettività, Honor 400 Lite offre praticamente tutto ciò che ci si aspetta nel 2025: 5G, dual SIM, eSIM un plus notevole per un mid-range Wi-Fi 5, Bluetooth 5.3, chip GPS GLONASS, porta USB-C è di standard 2.0​ con supporto OTG.

Il comparto audio è nella media: abbiamo un singolo altoparlante posto sul bordo inferiore (lo speaker in capsula auricolare non funge da secondo speaker, quindi niente audio stereo). La potenza sonora dello speaker mono è buona e la qualità è accettabile con frequenze medio-alte chiare, sebbene manchi completamente di bassi e tenda a distorcere al volume massimo. È un aspetto dove alcuni competitor fanno meglio.

Tra gli altri sensori a bordo troviamo accelerometro, giroscopio, bussola digitale e sensore di prossimità. Da notare che il 400 Lite utilizza un sensore di prossimità ultrasonico.

Riassumendo la sezione hardware: Honor 400 Lite offre prestazioni solide per un uso a 360° orientato alla quotidianità, grazie al chip Dimensity 7025 Ultra e alla generosa dotazione di RAM e storage. Non raggiunge i livelli dei dispositivi gaming o dei midrange “+” con GPU più spinte, ma garantisce fluidità nell’interfaccia e sfrutta bene l’AI integrata per arricchire l’esperienza (ad esempio per la fotocamera e funzioni smart).

Nel complesso, il pacchetto hardware è ben equilibrato, senza grossi colli di bottiglia: difficilmente un utente tipo sentirà il bisogno di più potenza o di una caratteristica assente, a meno di esigenze specifiche (come gaming spinto o audio stereofonico di qualità).

Software Honor 400 Lite : Voto 8.0

Honor 400 Lite arriva sul mercato con Android 15 come sistema operativo, personalizzato dall’interfaccia proprietaria MagicOS 9.0​ Si tratta della più recente incarnazione del software Honor, erede della EMUI di Huawei da cui storicamente deriva, ma ormai evoluta in direzione autonoma. L’esperienza utente offerta è quella di una UI completa di funzionalità, altamente personalizzabile e arricchita da elementi di intelligenza artificiale.

Dal punto di vista grafico, MagicOS 9 mantiene un’impostazione abbastanza classica: troviamo il drawer delle applicazioni (disattivabile se si preferisce tutte le app in home), un pannello notifiche e quick toggle in stile Android stock ma con alcune modifiche estetiche, e un menu Impostazioni riorganizzato in maniera pulita. Le possibilità di personalizzazione sono ampie: temi, sfondi (anche animati), stile e dimensione delle icone, colore degli elementi di sistema.

A livello di funzionalità AI, infatti, Honor 400 Lite è particolarmente ricco essendo supportato da un ecosistema di funzionalità basate su intelligenza artificiale che mirano a semplificare la vita quotidiana dell’utente e a ridurre la distanza tra azione e risultato.

Magic Portal è una piattaforma intelligente progettata per anticipare le esigenze dell’utente e agire di conseguenza, minimizzando i passaggi manuali tra le applicazioni. Essa analizza in tempo reale ciò che appare sullo schermo – che si tratti di un’immagine, un testo o un elemento selezionato – per offrire una scorciatoia mirata verso le app più appropriate, semplicemente cerchiando l’oggetto o il testo.

Magic Capsule è una soluzione pensata per rendere le notifiche realmente interattive e informative, senza costringere l’utente ad aprire ogni singola app. Visualmente collocata nella parte superiore dello schermo – integrata con il foro a pillola che ospita la fotocamera frontale – questa funzione consente di interagire direttamente con le notifiche in arrivo, offrendo accesso immediato ad azioni e informazioni contestuali.

Honor 400 Lite integra nativamente una funzionalità di traduzione automatica potenziata da AI, utile per chi viaggia, studia o lavora in ambienti multilingue. La particolarità della soluzione offerta da MagicOS sta nella sua immediatezza operativa e nell’approccio multimodale, capace di adattarsi al contesto conversazionale.

L’ultimo tassello dell’integrazione AI di Honor 400 Lite è rappresentato dalla presenza nativa di Google Gemini, l’evoluzione dell’ormai noto Google Assistant, arricchito dalle potenzialità dell’AI generativa. Particolarmente utile è la capacità di Gemini di raccogliere informazioni da più fonti (immagini, voce, testi, link) e restituirle in forma coerente e sintetica.

Un’altra peculiarità è, come accennato nella sezione design, la presenza del tasto fisico dedicato AI Camera sul lato destro.

Questo pulsante è programmato per interagire con la fotocamera e Google Lens: con pressioni diverse attiva funzioni diverse​ In pratica, con una pressione breve avvia l’app Fotocamera (anche a schermo spento, fungendo da scorciatoia rapida per non perdere uno scatto); una pressione prolungata invece fa partire direttamente Google Lens in modalità riconoscimento oggetti​. Inoltre, quando si è dentro l’app Fotocamera, il tasto agisce come pulsante di scatto.

Inoltre grazie ad un sensore di pressione, il pulsante può riconoscere diversi livelli di intensità, permettendo addirittura di mettere a fuoco con una mezza pressione e zoomare quando in modalità Pro​.

Honor 400 Lite è il primo smartphone Android a permettere l’avvio diretto di Google Lens tramite un pulsante dedicato, a testimonianza dell’attenzione di Honor verso funzionalità AI concrete.

Lato applicazioni preinstallate, troviamo le classiche Google Apps (Play Store, Gmail, Maps, YouTube, ecc oltre a poche app proprietarie e qualche app di terze parti, quindi nessuna di troppo.

In termini di aggiornamenti software, Honor non ha fornito indicazioni chiarissime sulla politica di supporto per questo modello. Dato che esce con Android 15, si può ipotizzare che riceverà almeno l’aggiornamento ad Android 16 e forse Android 17, ma al momento non c’è un impegno ufficiale pluriennale come quello offerto da altri competitor, peccato.

La stabilità di MagicOS 9 si è rivelata ottima: durante il nostro utilizzo non abbiamo incontrato bug gravi né crash anomali.

MagicOS 9 su Honor 400 Lite offre un’esperienza ricca e moderna, con tanti extra che arricchiscono il classico Android e sfruttano l’AI per rendere l’uso quotidiano più smart. L’interfaccia è gradevole, personalizzabile e in generale facile da usare anche per chi viene da altri brand, grazie a una certa familiarità nelle logiche base. Qualche applicazione duplicata c’è (ad esempio Galleria Honor e Google Foto convivono), ma nulla di drammatico. L’aspetto che ci è piaciuto di più è proprio l’integrazione del tasto AI e delle funzioni di Lens e drag&drop AI: aggiungono un tocco innovativo e soprattutto utile, che una volta provato torna difficile lasciare. Sul fronte aggiornamenti, rimane solo un piccolo punto di domanda sulla durata del supporto, ma per il resto Honor 400 Lite in termini software non delude le aspettative di uno smartphone 2025 e anzi sorprende per alcune chicche da vero flagship killer.

Fotocamera Honor 400 Lite : Voto 8.0

Veniamo ora a uno dei capitoli centrali: il comparto fotografico. Honor 400 Lite, pur essendo un dispositivo economico, punta molto sul reparto foto/videocamera, sia in termini di hardware sia di funzioni. Troviamo sul retro una dual camera composta da:

  • Sensore principale 108 MP, apertura f/1.75, dimensione 1/1.67”, PDAF (autofocus)​
  • Sensore secondario 5 MP ultrawide/depth, apertura f/2.2, angolo di campo ~120°, fuoco fisso
  • In aggiunta è presente un flash LED a singolo tono nel modulo triangolare.

La fotocamera principale da 108 megapixel è la protagonista: si tratta di un sensore ad alta risoluzione di fascia media, presumibilmente di produzione Samsung che scatta di default immagini a 12 MP tramite pixel binning 9-in-1, combinando i pixel per catturare più luce.

In condizioni di luce diurna o buona illuminazione, i risultati sono eccellenti per la categoria: le foto presentano un’ottima quantità di dettaglio e nitidezza, colori vivaci ma non esageratamente saturi, e un contrasto piacevole. Gli algoritmi di immagine di Honor sembrano lavorare bene nel bilanciamento di luci e colori: gli scatti hanno esposizione equilibrata e buon range dinamico

La risoluzione elevata del sensore si traduce in foto da 12MP molto definite: zoomando anche al 100% si apprezzano dettagli fini (fino al limite dell’ottica) che i sensori 48-64MP di alcuni rivali non riescono a catturare.

In modalità Ritratto, il telefono sfrutta il sensore secondario per mappare la profondità e applicare un effetto sfocatura digitale ancora più accentuato: il risultato sui ritratti di persone è buono, con una scontornatura del soggetto abbastanza accurata (grazie al sensore di profondità dedicato). Honor inoltre offre tre opzioni di ritratto preimpostate: Ritratto Ambientale 1x, Ritratto Classico 2x e Ritratto da Vicino 3x

La qualità dello zoom è buona fino a 2x e 3x con un dettaglio più che sufficiente, mentre spingendosi oltre (5x o 10x disponibili nell’app) la qualità cala rapidamente e compaiono artefatti.

In condizioni di poca luce o notturne, il 400 Lite si difende bene ma mostra i limiti dell’assenza di stabilizzazione ottica (OIS). In modalità automatica, il telefono attiva spesso la Modalità Notte quando rileva scene buie: viene effettuato uno scatto multi-frame con esposizione prolungata per catturare più luce. Con soggetti statici, si ottengono foto notturne di buona qualità: l’immagine risulta nitida, con rumore digitale contenuto e una sorprendente luminosità anche in scene quasi buie In generale, diremmo che la fotocamera principale di Honor 400 Lite in notturna si comporta bene per la sua classe, ma non raggiunge le prestazioni di smartphone dotati di stabilizzazione o sensori ancora più grandi. Per foto ricordo e situazioni comuni (strade illuminate, locali interni, ritrovi serali) va benissimo e tira fuori foto piacevoli da guardare. Se invece si cerca il cameraphone notturno definitivo, bisogna salire di budget.

Il sensore secondario 5MP ultrawide rappresenta il compromesso più evidente: la sua resa è accettabile solo con tanta luce. Di giorno, poter passare alla fotocamera grandangolare consente di catturare scene molto più ampie – paesaggi, foto di gruppo, architetture – con un campo visivo intorno ai 120 gradi. La distorsione ai bordi è moderata via software, c’è un po’ di aberrazione cromatica ma nulla di drammatico. Tuttavia, i 5 megapixel di risoluzione sono pochi e si vede: le foto ultrawide appaiono decisamente meno dettagliate rispetto a quelle della camera principale (anche ridimensionandole a schermo intero su smartphone si nota una differenza). Inoltre la gamma dinamica è ridotta – le zone d’ombra tendono a diventare scure, i cieli possono sovraesporre – e in generale i colori sono meno vividi.

La fotocamera frontale è una 16 MP f/2.5 inserita nel foro a pillola. La particolarità è la presenza di un piccolo flash LED frontale accanto alla selfie cam. Questa aggiunta si rivela davvero utile per chi scatta molti selfie in condizioni di scarsa illuminazione: la “selfie light” illumina il volto in maniera decisamente più efficace del classico schermo bianco usato come flash dalla maggior parte degli smartphone.

Di giorno o con buona luce, la camera frontale da 16MP scatta foto buone, nella norma: il dettaglio c’è, la gestione luci è bilanciata.

Passando ai video, ecco la nota dolente: Honor 400 Lite supporta al massimo la registrazione in 1080p a 30 fps, sia con la fotocamera posteriore principale che con la frontale​. Non c’è la possibilità di registrare in 4K né a 60 fps in Full HD.

Quanto alla qualità del 1080p, l’abbiamo trovata discreta: i filmati hanno un livello di dettaglio buono in condizioni di luce diurna, colori fedeli e messa a fuoco rapida e precisa C’è una sorta di stabilizzazione elettronica (EIS) attiva che aiuta a smorzare i tremolii nelle riprese a mano libera, ma limitatamente. L’audio catturato dai microfoni in video è pulito, stereo, con un’efficace riduzione rumore del vento nei limiti del possibile. Di notte, i video 1080p mostrano rumore evidente e calo di frame rate se la scena è molto buia.

L’app Fotocamera di MagicOS è abbastanza ricca: oltre alle modalità citate (Notte, Ritratto, AI Ultra Clarity 108MP), abbiamo Pro (con controllo manuale di ISO, esposizione, fuoco e bilanciamento del bianco), Panorama, Macro (che in realtà usa la ultrawide per scattare da più vicino, con risultati modesti data la risoluzione), Moviola (slow-motion a 120 fps in 720p), e la modalità AI Snapshot per catturare più frame di un’azione e scegliere il migliore. Ci sono filtri in tempo reale, adesivi AR e una funzione chiamata AI Vlog che monta automaticamente clip video con musica, utile per creare storie senza editing manuale. La velocità dell’app camera è buona in generale: il lancio col tasto dedicato è istantaneo, lo scatto è rapido in piena luce, un po’ più lento in HDR e notte (dove elabora per 1-2 secondi).

Inoltre Honor 400 Lite integra una serie di funzionalità fotografiche AI avanzate che permettono all’utente di ottenere risultati di alto livello in situazioni dinamiche, di gestire i ritocchi in post-produzione in modo intuitivo e di ampliare la creatività visiva con strumenti evoluti.

Con AI Motion Sensing Capture, Honor introduce un sistema intelligente in grado di anticipare il momento perfetto dello scatto, grazie a un algoritmo di rilevamento della velocità in tempo reale.

Moving Photo invece è progettata per immortalare scene in movimento attraverso clip dinamiche di tre secondi.

Anche la fase di ritocco fotografico post-scatto è semplificata grazie all’intelligenza artificiale: AI Eraser consente di rimuovere oggetti o persone indesiderate da una fotografia in maniera automatica e intelligente, AI Outpainting permette di ampliare artificialmente i bordi di una foto, generando nuovi contenuti visivi coerenti con l’immagine originale.

Autonomia e ricarica Honor 400 Lite : Voto 8.5

La batteria integrata ha una capacità di 5230 mAh, un valore leggermente superiore alla media in combinazione con l’efficiente chip e le ottimizzazioni software di MagicOS, questo smartphone garantisce una durata formidabile.

In sintesi, con un utilizzo normale la maggior parte degli utenti riuscirà ad ottenere 2 giorni di autonomia. L’utente super-intensivo (molte ore di video, navigatore GPS attivo, hotspot etc.) comunque coprirà sempre la giornata intera e probabilmente avrà ancora carica per la mattina successiva. Questo rende Honor 400 Lite affidabile sul fronte batteria: è uno di quei telefoni che ci si dimentica di dover ricaricare spesso, ideale per chi è spesso in movimento o non ha modo di attaccarsi a una presa durante il giorno.

Quando poi arriva il momento di ricaricare, il 400 Lite supporta la ricarica rapida cablata a 35W (tecnologia Honor SuperCharge). Non è un valore da record, ma è comunque buono e consente di fare il pieno in tempi abbastanza brevi. circa 75 minuti per una ricarica completa 0-100%​.

La gestione energetica di MagicOS merita un plauso: come accennato, il consumo in standby è quasi nullo grazie a meccanismi aggressivi di doze e ibernazione app. Il rovescio della medaglia, come già detto, può essere un eccesso di zelo nel chiudere app in background, ma si può personalizzare app per app se tenerle attive. In ogni caso l’utente medio apprezzerà il fatto di non vedere cali anomali di batteria quando il telefono è in tasca.

In pratica, l’esperienza d’uso in termini di autonomia è eccellente: questo smartphone vi accompagnerà per ore e ore senza dover cercare una presa di corrente. E quando dovrete ricaricarlo, basterà una breve sosta (anche 15 minuti di carica possono dare circa 25% di batteria, traducibile in diverse ore di utilizzo leggero). In un panorama dove l’endurance è fondamentale per molti utenti, Honor 400 Lite promuove a pieni voti: un telefono che non vi lascerà a secco prima di sera, nemmeno con uso intenso.

Prezzo e principali competitor

Honor 400 Lite viene proposto in Italia al prezzo di listino di 299,90€ per la versione 8+256GB​. Si tratta di un posizionamento molto aggressivo considerati gli 8 GB di RAM e 256 GB di storage inclusi, e infatti Honor al lancio ha accompagnato il prodotto con promozioni (trade-in di 30€ e persino un wearable in omaggio in alcuni store)​, portando il costo effettivo attorno ai 269€. Anche online, è facile prevedere che il prezzo possa scendere di qualche decina di euro col passare dei mesi, rendendo il 400 Lite ancor più competitivo nella fascia 200-300€.

I competitor più accreditato sono da individuare in Motorola G85, Redmi Note 14 5G, Poco X7 e Samsung Serie A, nei confronti dei quali Honor 400 Lite può vantare una maggiore versatilità.

Honor 400 Lite regge bene il confronto con i rivali della fascia 250-350€. Non primeggia in assoluto su ogni fronte (ad esempio alcuni hanno OIS+4K, altri stereo, altri ancora più potenza bruta), ma offre un equilibrio eccellente di caratteristiche e alcune unicità: il suo display è probabilmente il più luminoso del segmento, l’AI Camera Button è unico, l’autonomia è tra le migliori, e la dotazione (cover+charger) dà valore aggiunto immediato. Il tutto a un prezzo leggermente inferiore a molti concorrenti diretti.

Dunque, sul rapporto qualità/prezzo Honor 400 Lite può tranquillamente essere annoverato tra i best buy di inizio 2025, rivolgendosi a chi cerca un telefono completo e affidabile senza spendere cifre da capogiro.

Conclusioni e valutazione Honor 400 Lite : Voto 8.2

Honor 400 Lite ci ha convinto per essere un medio gamma concreto e ricco di sorprese, capace di distinguersi grazie ad alcune scelte progettuali azzeccate.

Dopo averlo provato a fondo, possiamo dire che Honor è riuscita nell’intento di portare alcune caratteristiche tipiche di smartphone più costosi (display AMOLED luminosissimo, fotocamera ad alta risoluzione, resistenza IP, funzioni AI avanzate) in un device dal prezzo accessibile. Certo, non è un prodotto perfetto e presenta anche lui qualche compromesso; per questo è bene riassumere pro e contro principali:

Considerati i punti sopra, Honor 400 Lite è ideale per un pubblico ampio: l’utente tipo è colui che cerca uno smartphone affidabile in ogni situazione quotidiana, con un ottimo display per contenuti multimediali, una batteria che non lasci a piedi, e una fotocamera valida per scatti da condividere su social.

Piacerà a chi vuole un telefono moderno, veloce nelle operazioni comuni e con qualche chicca tecnologica (il tasto AI farà gola ai curiosi e a chi usa molto Lens o fa tante foto al volo). È particolarmente consigliato a studenti o professionisti che apprezzano l’idea di avere un assistente tascabile – grazie all’AI – per acquisire appunti da una lavagna, tradurre al volo un testo, cercare info su un oggetto sconosciuto semplicemente premendo un tasto. Anche chi viaggia spesso ne apprezzerà la dual SIM/eSIM, la super autonomia e la luminosità dello schermo sotto il sole. In generale, è uno smartphone perfetto per l’uso multimediale e social: video, TikTok, Instagram, chat, tutto scorre fluido e le fotocamere sono all’altezza per produrre contenuti (con la sola eccezione dei video in alta risoluzione, come detto).

Viceversa, potrebbe non soddisfare pienamente gli utenti che danno priorità assoluta a specifici aspetti dove alcuni concorrenti offrono di più. Ad esempio, un creator che fa molti video potrebbe preferire un dispositivo con 4K e OIS. Un audiofilo o gamer incallito potrebbe desiderare stereo speakers o un chip più potente. Se appartenete a queste categorie, valutate bene le priorità: Honor 400 Lite punta sull’equilibrio complessivo, mentre per esigenze di nicchia esistono modelli più mirati (magari a costo di sacrificare altro).

In conclusione, Honor 400 Lite si rivela un ottimo smartphone,  isuoi pro superano di gran lunga i contro nel contesto d’uso di un consumatore medio: ha tanta autonomia, un display magnifico, prestazioni affidabili e un comparto fotografico divertente e capace di dare soddisfazioni, il tutto racchiuso in un design piacevole e maneggevole.

L’azienda cinese, ormai autonoma da Huawei, dimostra con questo modello di voler competere ad armi pari con i big del settore offrendo qualcosa di diverso – vedi l’AI Button – senza far pagare il prezzo dell’innovazione inaccessibile.

Il 400 Lite è uno smartphone consigliatissimo per chi dispone di circa 300€ di budget e vuole il massimo valore possibile: difficile restare delusi, a patto di essere consapevoli delle poche rinunce fatte

Honor, con questo dispositivo, riesce a creare un vero Lite, proponendo un best-buy che porta una ventata di freschezza e intelligenza artificiale nel segmento dei telefoni per tutti i giorni.

L'articolo Recensione Honor 400 Lite : più sottile, più leggero, più intelligente proviene da Batista70.