Tutti i fail di Nintendo Switch 2: cosa non convince della nuova console

Tutti i punti deboli di Nintendo Switch 2: dal display alla batteria, dai prezzi alla line-up di lancio. E non solo, ora c'è anche tanta concorrenza!L'articolo Tutti i fail di Nintendo Switch 2: cosa non convince della nuova console sembra essere il primo su Smartworld.

Apr 11, 2025 - 20:12
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Tutti i fail di Nintendo Switch 2: cosa non convince della nuova console

Nintendo Switch 2 è finalmente realtà, ma l'accoglienza non è esattamente quella che Nintendo sperava. Tra scelte hardware discutibili, politiche commerciali che lasciano l'amaro in bocca e una line-up di lancio poco convincente, sono tanti gli elementi che stanno alimentando dubbi e critiche da parte della community.

In questo articolo riassumiamo i principali punti critici emersi finora. Un elenco che, per quanto non definitivo, disegna un quadro tutt'altro che entusiasmante.

Uno degli aspetti meno discussi ma piuttosto rilevanti riguarda la batteria. Secondo le informazioni attuali, Nintendo Switch 2 avrebbe un'autonomia inferiore a quella di Switch OLED e persino di Switch Lite, risultando in linea con quella del primo modello uscito nel 2017.

A fronte di un hardware più potente – con supporto al ray tracing e alle tecnologie di upscaling firmate NVIDIA – il compromesso sull'autonomia sembra penalizzante per un dispositivo portatile. Non era possibile un bilanciamento migliore, magari con batterie di nuova generazione (come quelle al silicio-carbonio)?

Il prezzo della console era già un tema caldo, ma la vera esplosione di polemiche è arrivata con l'annuncio del prezzo dei giochi: fino a 90 euro per le versioni fisiche.

Un rincaro che, se da un lato riflette l'aumento dei costi delle componenti hardware rispetto al 2017, dall'altro segna un pericoloso precedente per il settore. Molti utenti temono che Nintendo, sdoganando prezzi così alti, possa "autorizzare" anche altri produttori a fare lo stesso.

Sui social, l'espressione "drop the price" è diventata virale. Un commento emblematico riassume la frustrazione generale: "Una Serie S portatile al doppio del prezzo, senza Game Pass e con giochi più costosi". Un'esagerazione? Forse, ma la percezione è importante, soprattutto in fase di lancio.

Aggiungiamo però un paio di altre considerazioni, giusto per non parlare "male gratuitamente" di Nintendo. In questa infografica pubblicata sempre da IGN USA si confronta il prezzo di Switch 2 con quello delle altre console Nintendo, ovviamente tenendo di conto dell'inflazione.

Switch costerebbe comunque meno di Switch 2, ma diciamo che lo scarto di prezzo non sembra poi così esagerato a vederlo sotto questa luce.

Visto che ci siamo, vediamo anche un'altra immagine che confronta i prezzi delle cartucce Super Nintendo
negli Stati Uniti negli anni '90 a confronto con i prezzi attuali delle edizioni fisiche per Switch 2.

Se aggiustassimo anche questi prezzi tenendo di conto dell'inflazione forse i prezzi dei giochi di Nintendo Switch 2 non vi sembrerebbero così esagerati. Forse.

Dopo la qualità del pannello OLED su Switch, molti si aspettavano un'evoluzione o quantomeno una conferma. Invece no: Switch 2 torna alla tecnologia LCD.

Nintendo ha spiegato che un pannello OLED a 120Hz con HDR avrebbe aumentato troppo il costo finale. Ma per molti utenti sarebbe stato sufficiente mantenere lo schermo della Switch OLED, senza ambire a specifiche da top di gamma.

Anche perché a che serve un OLED 120 Hz? Nintendo ha fatto l'esempio di Metroid Prime 4 Beyond, che viene riprodotto a 120 Hz in 720p in modalità portatile o 120 Hz in 1080p in modalità docked. Veramente i fan Nintendo vogliono giocare in full HD su televisori 4K?

Tra le decisioni più curiose c'è sicuramente il "Welcome Tour", una sorta di tutorial che spiega tutti i segreti della console venduto separatamente.

Un contenuto base, pensato per introdurre l'utente alla console… ma a pagamento.

Un'operazione che ha suscitato reazioni perplesse e ironiche: nel 2025, anche imparare a usare una console diventa un DLC?

Al lancio di Switch, nel 2017, c'era The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Switch 2 invece parte con Mario Kart World, che pur con qualche novità forse non si discosta poi così tanto da Mario Kart 8.

Donkey Kong Bananza arriverà settimane dopo il lancio, e Metroid Prime 4 Beyond, atteso da anni, è previsto genericamente nel 2025. The Duskbloods, il multiplayer PvPvE firmato From Software, arriverà nel 2026, e tra l'altro potrebbe essere un'esclusiva temporale. Il resto? Remaster, terze parti già note, e tanti titoli di nicchia.

Una line-up forse poco incisiva, senza una vera killer app. Anche la comunicazione social, come un reel di GameStop Italia che promuove la possibilità di "rigiocare titoli passati", ha generato flame e ironie.

Il concetto di formato fisico su Switch 2 rischia di diventare puramente simbolico. Ci saranno giochi cje verranno distribuiti con cartucce "con chiave": all'interno ci saranno cartucce, ma richiederanno un download obbligatorio di tutto il gioco.

Nintendo stessa lo conferma sul suo sito: "Il gioco in sé non è incluso nella scheda con chiave di gioco, perciò dovrai scaricarlo prima di poter giocare".

Ci saranno anche cartucce normali, ma l'arrivo di questa variante preoccupa, e non poco. E che dire dei giochi Nintendo Switch 2 Edition, riedizioni di giochi per la prima Switch che includono una cartuccia di gioco per Switch e un codice per Switch 2?

Una decisione che sta facendo discutere non poco. La sensazione è quella di acquistare un prodotto fisico solo per ricevere… un biscotto della fortuna col codice dentro.

Nintendo Switch ha venduto oltre 150 milioni di unità, e ha continuato a performare bene anche nel 2024. Per molti utenti, la nuova console non rappresenta una rivoluzione, ma solo un upgrade. Vale davvero la pena investire il doppio, oggi, per passare a Switch 2?

Quando Switch arrivò nel 2017, il mercato delle console portatili era praticamente deserto. Oggi è tutto diverso.

Steam Deck, ASUS ROG Ally, Lenovo Legion Go, MSI Claw: tutte alternative valide, anche se più costose. Ma con una libreria PC potenzialmente infinita, e giochi che si svalutano nel tempo.

Con Switch, invece, anche titoli di cinque anni fa restano a prezzo pieno. Un approccio che ricorda quello di Apple, ma in un contesto – quello videoludico – dove l'elasticità dei prezzi è cruciale.

Tra le incertezze ancora da chiarire ci sono le nuove levette dei Joy-Con. Nintendo afferma di averle riprogettate da zero, ma non è stata sfruttata la tecnologia Hall Effect, che garantirebbe una maggiore resistenza al temuto "drift".

Resta poi il tema dei servizi online, con Nintendo Switch Online che continua a mostrare limiti in termini di salvataggi cloud e offerta.

E sullo sfondo… lo spettro della Wii U. Un meme che torna a circolare ogni volta che Nintendo si allontana troppo dai suoi utenti.

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