Nintendo Switch 2 Provato: abbiamo messo le mani sulla nuova console

I mesi precedenti all’uscita di una nuova console sono il periodo che più preferisco all’interno del calendario di eventi dell’industria. Un po’ per l’effetto novità e l’eccitazione attorno a un nuovo hardware in arrivo, un po’ perché è un occasione per discutere e dibattere con colleghi e membri del settore su ciò che potrebbe o […] L'articolo Nintendo Switch 2 Provato: abbiamo messo le mani sulla nuova console proviene da Vgmag.it.

Apr 27, 2025 - 14:05
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Nintendo Switch 2 Provato: abbiamo messo le mani sulla nuova console
Nintendo Switch 2

I mesi precedenti all’uscita di una nuova console sono il periodo che più preferisco all’interno del calendario di eventi dell’industria. Un po’ per l’effetto novità e l’eccitazione attorno a un nuovo hardware in arrivo, un po’ perché è un occasione per discutere e dibattere con colleghi e membri del settore su ciò che potrebbe o non potrebbe funzionare sul lungo termine. Comprenderete quindi la mia eccitazione nel momento in cui Nintendo Italia ci ha invitato all’apertura della tappa italiana della Nintendo Switch 2 Experience al The Mall di Milano, evento showcase dove abbiamo avuto modo non solo di provare i nuovi titoli in arrivo come Mario Kart World e tanti altri, ma soprattutto mettere finalmente le nostre manacce sulla nuova generazione della console ibrida. Come sarà andata? Scopriamolo!

Nintendo Switch 2
Immagine promozionale di Nintendo Switch 2

Eleganza e stabilità a servizio del gioco!

A primo impatto, ciò che si può dire di Nintendo Switch 2 è che presenta un design molto elegante e confortevole. Al di là del gusto personale riguardante l’assenza (momentanea) di un colore più vivace del nero con il quale la console si presenterà all’uscita in entrambe le sue versioni, la scocca della nuova console Nintendo sembra essere improntata verso una filosofia più “prosumer” dalle linee più morbide e sinuose, piacevoli al tatto grazie alla ruvidità dei materiali e in totale controtendenza dallo sviluppo dei più recenti PC Handheld di fascia alta in termini di dimensioni: 116 mm x 272 mm x 13,9 mm (spessore identico a quello di Nintendo Switch OLED). Nonostante le sue “delicatezze”, Nintendo Switch 2 ci è sembrata una console molto robusta e stabile, accentuato dalle migliorie apportate ai supporti costruiti attorno ad essa, in primis il modo in cui i Joy-Con 2 si “attaccano” ad essa: come ormai sappiamo, i nuovi controller utilizzano dei magneti come agganci, richiamabili tramite dei grilletti che vanno ad estrarre o retrarre la loro posizione a seconda dell’evenienza. E non preoccupatevi, fino a quando i grilletti non verranno premuti del tutto, i Joy-Con 2 rimarranno fermi e uniti allo schermo.

Questo non solo dona alla struttura una resistenza che in fase di prova all’evento ci ha permesso di assistere a momenti in cui la console veniva tenuta saldamente in mano per un singolo Joy-Con, ma faciliterà anche l’esperienza utente con i vari accessori riducendola ad un singolo input e a un risultato automatico, rispetto allo slide della sua precedente iterazione e che nei primi mesi di vita la rese protagonista di esilaranti malfunzionamenti. Bisognerà vedere se – una volta passati i primi mesi d’uso intensivo – la console dimostrerà di essere stata oggetto di una progettazione conscia del suo valore nei momenti chiave della sua vita come prodotto. Perché va bene la presenza di una seconda porta USB-C per la carica, comodo il nuovo sostegno per giocare in modalità tabletop anche se rimaniamo ad un setting prettamente situazionale, ma nel momento in cui non vengono comunicate migliorie al sistema di controllo in particolare ad eventuali metodi per mitigare al problema del drift, diciamo che di fronte a una spesa di ben 509 euro comincio a percepire una certa ansietta. Si spera che la presenza di due porte USB-A nel dock porteranno a una retrocompatibilità anche con i controller come il precedente Switch Pro Controller e le sue controparti provenienti da terzi.

Nintendo Switch 2
Console e Joy-Con 2 (con tanto di “Cane”) in tutto il loro splendore!

Nintendo Switch 2 dà un freno all’innovazione, ma è veramente un male?

Tra le varie controversie che hanno accompagnato l’annuncio e accompagneranno l’arrivo nei negozi di Nintendo Switch 2, molti utenti – soprattutto la parte più “romantica” del fandom della casa di Kyoto – ha sottolineato la fine di quello che per molti risultava il “marchio di fabbrica” di Nintendo da un po’ di generazioni a questa parte: la mancanza di una gimmick, o comunque di una caratteristica peculiare con il quale le loro console si differenziavano dalla concorrenza come per esempio i motion control di Wii, lo schema di controlli non convenzionale di GameCube o la confusionaria ma altrettanto sottovalutata struttura a doppio schermo di Wii U. E laddove posso essere d’accordo sul fatto che Nintendo Switch 2 manchi della “Fantasia Nintendo™”, dall’altro lato possiamo tranquillamente guardarci indietro e ammettere che attualmente non siamo più in un’era in cui lo sviluppo del software può girare attorno a questo tipo di chicche.

Senza andare a riprendere ancora una volta la storia di Wii U, perché ormai è stata raccontata in tutte le salse al punto da diventare una buzzword sterile nel vitriolo quotidiano dei social media, anche la prima Nintendo Switch aveva delle feature al di fuori dei Joy-Con che promettevano tanto ma che poi alla fine hanno portato a idee carine e nulla di più: la telecamera IR utile su Nintendo Labo e 1-2-Switch rimasta poi nell’oblio dell’irrilevanza, oppure il touchscreen stesso della console che al di fuori della navigazione tra i menu di sistema e quei titoli first party che lo supportavano per i primi anni non ha poi portato a chissà quali utilizzi. Questo perché al momento la produzione di videogiochi ha raggiunto un punto in cui le software house non hanno economicamente il tempo per pensare a funzioni extra al di fuori dell’essere un videogioco sulla quale valga la pena investire tempo e denaro. Ragion per cui l’aumento nelle prestazioni e caratteristiche hardware di Nintendo Switch 2 è il giusto modo per esprimere il concetto del “squadra che vince non si cambia”, risolvendo quello che per anni è stato il vero tallone d’Achille della console e andando a migliorare ciò che funzionava nell’originale. Anche se, a onor del vero, la mancanza di una IR Camera potrebbe rendere inutilizzabile la retrocompatibilità di alcuni titoli senza l’ausilio di due Joy-Con di vecchia generazione. Non proprio la migliroe delle notizie, soprattutto in un momento in cui la preservazione del medium (di qualsiasi qualità e profondità, indipendentemente dai propri gusti) è un tema molto sensibile.

Nintendo Switch 2
La vera prova del nove per questa console arriverà quando si dovranno fare i conti con le release future che proveranno a spingere per il tanto agognato 4K a 60 fps 

Imparando dalla propria nemesi

Ma se proprio siete alla ricerca di un “guizzo” della Nintendo Difference, ironicamente questo potrebbe arrivare dalla Modalità Mouse attraverso i due sensori IR presenti ai lati dei Joy-Con 2. Durante la nostra prova in quel di Milan abbiamo avuto modo di provare questo metodo di controllo nelle sue due varianti: il controllo tradizionale in stile FPS con Metroid Prime 4: Beyond e il loro uso meno convenzionale in Drag x Drive. Nei confronti del setup simil-PC, nonostante qualche inghippo nella struttura dei controlli di Metroid, anche se risolvibile con la pura e semplice abitudine al di fuori del contesto di una demo di 20 minuti, il feeling e la responsività di questo setup mi hanno sorpreso in positivo e sono risultati l’evoluzione più sensata possibile per quello che era la combo Nunchuk + Wiimote, anche se bisognerà vedere come i Joy-Con si abitueranno a vari tipi di superficie nel momento in cui non avremo un mousepad a disposizione. Jeans e pantaloni in tessuto sembrano andare bene, ma vedremo.

L’uso che questa funzione ha in Drag x Drive invece ha avuto reazioni un po’ miste, non tanto per l’esecuzione incredibilmente coinvolgente e divertente seppur so già che sarà un incubo nel momento in cui si entrerà (se mai il gioco riuscirà a prendere il volo) in una dimensione competitiva, quanto più per le condizioni alle quali bisogna sottostare per poter utilizzare questo tipo di funzione, lo spazio necessario prima di tutto. Però il concept attorno all’utilizzo di due controller con sistemi di puntamento in simultanea risuona con la parte di “game designer autoriale” che è in me, portandomi ad ipotizzare ad eventuali usi e che in qualche modo trovano similitudini con la realtà AR/VR, seppur con tutte le limitazioni del caso. Starà però a Nintendo in quanto first party cercare di trovare la formula corretta per convincere il pubblico, sperando che questa non diventi l’ennesima gimmick “nata morta”.


Alla vigilia di quella che speriamo sarà una nuova e duratura generazione per la Grande N, la nuova Nintendo Switch 2 si propone come una macchina che cambia il giusto senza rivoluzionare del tutto la propria formula ibrida, andando ad effettuare intelligenti e mirate migliorie a quelle che potremmo definire le criticità di tutti i suoi predecessori. E al di là di un discorso che potremmo tranquillamente fare riguardo l’effettiva potenza del suo hardware in relazione al futuro prossimo, la nostra prova in quel di Milano si è focalizzata più sull’esperienza base dal punto di vista del pubblico generalista, dal quale siamo usciti soddisfatti per ciò che offre e offrirà, ma con qualche riserva che speriamo diventi un qualcosa di più una volta che avremo la possibilità di provare la console al di fuori delle limitazioni di un evento.


L'articolo Nintendo Switch 2 Provato: abbiamo messo le mani sulla nuova console proviene da Vgmag.it.