Brutte notizie per chi ha un termostato Google Nest

Google annuncia lo stop ai nuovi termostati Nest in Europa e al supporto per i modelli più vecchi, puntando su collaborazioni locali e Google Home.

Apr 28, 2025 - 15:01
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Brutte notizie per chi ha un termostato Google Nest

Google ha annunciato una drastica riduzione del suo impegno nel mercato europeo dei termostati intelligenti, segnando la fine di un’era per i dispositivi Nest Thermostat. A partire da ottobre, i modelli di prima generazione perderanno le loro funzionalità smart, lasciando agli utenti solo la possibilità di regolare manualmente la temperatura. Questa decisione rappresenta un significativo cambiamento nella strategia di Google per il settore della smart home.

Europa troppo frammentata per Google

La motivazione principale fornita dall’azienda di Mountain View riguarda la complessità dei sistemi di riscaldamento in Europa. “I sistemi di riscaldamento europei sono unici e presentano una varietà di requisiti hardware e software che rendono difficile la progettazione di dispositivi adatti a tutte le abitazioni”, ha spiegato Google in una nota ufficiale. Questo sottolinea le difficoltà incontrate dall’azienda nel creare soluzioni universali per un mercato così frammentato.

Nonostante l’interruzione dello sviluppo di nuovi modelli, Google ha garantito che il Nest Thermostat E rimarrà disponibile fino all’esaurimento delle scorte e continuerà a ricevere aggiornamenti di sicurezza. Tuttavia, i dispositivi di prima e seconda generazione, introdotti tra il 2011 e il 2014, perderanno tutte le funzionalità connesse, compresa l’integrazione con Google Home e Google Assistant. I termostati di terza generazione, invece, continueranno a ricevere supporto regolare, offrendo agli utenti una maggiore tranquillità.

Il futuro dei termostati Nest

Guardando al futuro, Google sembra intenzionata a collaborare con produttori locali per integrare i loro prodotti nell’ecosistema Google Home, piuttosto che sviluppare nuovi dispositivi autonomamente. Questa strategia potrebbe consentire all’azienda di affrontare meglio le sfide poste dalle specificità tecniche dei mercati europei, sfruttando la conoscenza locale dei partner. Tale approccio riflette un tentativo di adattarsi a un mercato frammentato, mantenendo al contempo una presenza significativa nel settore della domotica.

Nonostante questa mossa possa suscitare insoddisfazione tra i primi utenti dei dispositivi Nest, Google ha sottolineato che non si tratta di un disimpegno dal settore della casa intelligente in Europa. Al contrario, l’azienda si impegna a continuare a innovare nel campo della smart home, pur riconoscendo le difficoltà di standardizzazione in un contesto così variegato.