Ethereum ETF: Grayscale denuncia $61 milioni persi per i ritardi SEC

Il punto sulla richiesta di Grayscale alla SEC

Apr 28, 2025 - 15:00
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Ethereum ETF: Grayscale denuncia $61 milioni persi per i ritardi SEC

Il tema scottante dei ritardi sull’approvazione dell’Ethereum ETF da parte della SEC accende l’attenzione degli investitori. 

Grayscale Investments ha infatti recentemente segnalato una perdita di circa 61 milioni di dollari in ricavi da staking, imputabile ai mancati permessi normativi statunitensi.

La SEC rallenta l’approvazione dell’Ethereum ETF, causando perdite significative per gli investitori

Grayscale, uno dei principali gestori di asset digitali, ha ufficializzato il 21 aprile un incontro con la Crypto Task Force della SEC per perorare la causa dello staking degli Ethereum ETF

L’iniziativa si concentra su specifici emendamenti ai moduli 19b-4 relativi sia al Grayscale Ethereum Trust ETF sia all’Ethereum Mini Trust ETF.

In questa occasione, Craig Salm, Chief Legal Officer di Grayscale, ha dichiarato: 

“Apprezziamo l’opportunità di confrontarci con la Securities and Exchange Commission’s Crypto Task Force.” 

Questa dichiarazione sottolinea il tentativo dell’azienda di collaborare costruttivamente con l’ente regolatore, pur in presenza di attriti crescenti.

Secondo un memorandum interno condiviso da Grayscale, la mancata autorizzazione allo staking ha comportato la perdita di circa $61 milioni di potenziali guadagni tra il lancio degli ETF e febbraio 2025. 

Questo calcolo esclude inoltre gli effetti della capitalizzazione composta giornaliera dei rendimenti, aggravando ulteriormente il conto.

Il documento, molto dettagliato, evidenzia che tali profitti sono nel frattempo confluiti verso gli stakeholder non statunitensi attivi su ETH ETP e piattaforme di staking tradizionali.

Grayscale sottolinea come l’approvazione dello staking per gli ETF Ether non avvantaggerebbe solo i detentori dei fondi, ma anche l’infrastruttura della blockchain Ethereum stessa. 

Attraverso lo staking, gli ETH ETP statunitensi contribuiranno alla validazione delle transazioni sulla rete” – spiega Grayscale – “rafforzando sicurezza ed efficienza.”

Inoltre, permettere lo staking negli ETF garantirebbe ai partecipanti un metodo più diretto e regolamentato per ottenere premi in ETH, eliminando la necessità di ricorrere a provider esterni o metodi autonomi più rischiosi.

Il ritardo normativo rispetto agli standard internazionali

Una parte rilevante della memoria di Grayscale chiama in causa apertamente l’inadeguatezza regolatoria americana rispetto agli standard esteri. 

In varie giurisdizioni extra USA, lo staking per gli ETF su Ethereum è infatti già consentito e operativo, offrendo ai rispettivi investitori opportunità di rendimento più ampie.

Il memo osserva che: “Attualmente, gli spot ETH ETP statunitensi non rappresentano completamente l’asset sottostante, poiché vietati dallo staking.” 

Una situazione che penalizza gli strumenti finanziari USA rendendoli meno competitivi a livello globale.

Oltre a criticare i ritardi regolatori, Grayscale ha ribadito la propria prontezza tecnica e gestionale nel sostenere attività di staking responsabili sugli Ethereum ETF. 

L’azienda ha dichiarato di voler attingere dall’esperienza maturata nei mercati finanziari tradizionali, unita alla propria rete consolidata di partnership nell’ecosistema digitale.

La capacità di garantire sufficienti livelli di liquidità e sicurezza nell’ambito dello staking verrebbe quindi assicurata attraverso procedure ottimizzate, adeguate a rispettare sia requisiti normativi sia aspettative degli investitori.

Prospettive future: un bivio cruciale per Ethereum e gli ETF

L’evolversi della situazione tra la SEC e Grayscale influenzerà profondamente non solo il futuro degli Ethereum ETF, ma anche la stabilità di prezzo di Ethereum stesso nei mercati finanziari. 

Come evidenziato nello studio fornito da Grayscale, il protrarsi dell’incertezza crea volatilità e limita l’accesso degli investitori istituzionali al settore crypto.

Sebbene speculazioni su tempi o esiti dell’approvazione non siano state fornite, è chiaro che una decisione definitiva modellerebbe le strategie di investimento in criptovalute nel contesto statunitense per gli anni a venire.

Grayscale resta quindi in una posizione di pressione verso la SEC, evidenziando come la mancata adozione del modello di staking penalizzi gli investitori americani e contrasti l’innovazione finanziaria.

L’appello di Grayscale per l’autorizzazione allo staking sugli Ethereum ETF mette sotto i riflettori la necessità di aggiornare il quadro regolamentare statunitense. 

Se la risposta della SEC si farà attendere ancora, gli operatori internazionali continueranno ad accumulare vantaggi competitivi considerevoli. 

Per proteggere gli investitori e sostenere l’adozione della blockchain, un intervento rapido e ponderato appare oggi più necessario che mai.